sabato 15 novembre 2014

#MARÒ, LA FARSA È ARRIVATA A 1000 GIORNI - TUTTI QUELLI CHE LA HANNO RESA POSSIBILE



Giorgio Napolitano: Come capo dello Stato e capo delle FF.AA. non si è opposto al rientro in India ai due soldati italiani nonostante la costituzione e le norme europee inibiscano l’estradizione in Paesi dove vige la pena di morte. Perchè non è intervenuto? Di lui rimane solo qualche frase: “Da India gestione sconcertante", “I nostri marò, ingiustamente trattenuti troppo a lungo lontano dalla Patria, fanno onore all’Italia” e una foto che ripropongo qui sottostante. 



Giulio Terzi: diede le dimissioni il 26 marzo 2013 (era in carica come MAE dal 16 novembre 2011). Io penso che abbia sbagliato, che avrebbe dovuto agire standosene al suo posto. Oggi fa parte dell'ufficio di presidenza del partito Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale. Va comunque ricordato che dopo le dimissioni ha continuato a seguire “la faccenda” con articoli, interventi e comunicati stampa in cui ha fatto pure dei nomi importanti.

Emma Bonino: in carica al MAE dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. Famosa soprattutto per il suo profilo Facebook dove è apparso in un commento la frase divenuta celebre "Non è accertata la colpevolezza, e non è accertata l'innocenza. I processi servono a questo" oltre a non mai rispondere alle domande fatte dai “naviganti” delegando i suoi “fidi” a cacciare e censurare quanto era scomodo dalla sua pagina.

Daniele Mancini: nominato ambasciatore in India il 1 gennaio 2013 è famoso solo per aver richiesto 400€ per far ridipingere la recinzione della sua residenza a Nuova Delhi rovinata dai fili per i panni utilizzati dai due marò.

Mario Mauro: Ministro della Difesa dal 28 aprile 2013 al 22 febbraio 2014. Famoso per il viaggio in India e il pronunciamento della frase: “Una visita per dire innanzitutto che i due marò non sono soli nella loro ormai interminabile battaglia legale”. e ancora: “L’Italia è tutta concentrata su un unico scopo: riportare i nostri Fucilieri di Marina al più presto a casa come uomini liberi”. E ancoraSono convinto della loro innocenza e non da ieri. Ora però sono più convinto del fatto che riusciremo a dimostrarlo, e che presto i nostri marò potranno tornare a casa”. 

Gianpaolo Di Paola: Ministro della Difesa  dal 18 novembre 2011 al 28 aprile 2013. Conferma la sua disponibilità a non abbandonare i due fucilieri, anzi, fa di più. Si scusa con questa frase: “Dico a Massimiliano e Salvatore che mi scuso per non essere stato capace di fare in modo che oggi fossero con noi in questa piazza” (28 marzo 2013). 
Un esposto è stato presentato alla Procura generale militare di Roma nel novembre 2013 dall'alto ufficiale in pensione Alfredo Saitto che dice: “Ho chiesto ufficialmente di incriminare l'ammiraglio Di Paola per inettitudine grave al comando e aver abbandonato due militari in servizio, da lui dipendenti, in territorio straniero chiaramente ostile”.  (È stato aperto un fascicolo ma non si sa con quale esito).

Staffan de Mistura: nominato il 27 marzo 2013 alla carica di viceministro degli affari esteri per il caso dei marò. Famoso soprattutto per i suoi viaggi Italia-India. Edward Luttwak, il politologo di lui ha detto: “De Mistura ha fatto la carriera all'Onu, dove essere totalmente incapaci non è un ostacolo. É solo un bellimbusto e in India è considerato un cretino”. 

Federica Mogherini: Ministro degli affari esteri e della Cooperazione Internazionale dal 22 febbraio 2014 al
31 ottobre 2014.  Si presenta con questa frase: “Si apre nuovafase”, la “procedura internazionale”, già avviata con l’invio in India di una nota verbale. Un primo passo che se non darà esiti sfocerà nel ricorso a strumenti internazionali, quali l’arbitrato. Poi invece si viene a conoscere che niente dei tanti annunci fatti è andato in porto. In questi giorni ha salutato tutti per diventare Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Elio Vito: dal 7 maggio 2013 presidente della IV commissione (difesa). Famoso per portare il fiocco giallo per i marò e averlo fatto indossare pure ad altri ministri, per essere andato a trovare Massimiliano nella suaabitazione e per augurare giornalmente il buongiorno sui social network.

Paolo Gentiloni: è il nuovo MAE in carica dal 31 ottobre 2014 e come prima cosa ha telefonato ai due fucilieri (come altri prima di lui hanno fatto). Poco ancora si può dire di lui ma una frase mi ha lasciato allibito: "continuità con i "governi precedenti e con il lavoro dellaMogherini”. Beh se mi è permesso, secondo me, non è un buon inizio. Dimenticavo, neppure lui risponde sui “social”.

Naturalmente anche altri “campioni” sia italiani che esteri si sono distinti in questa farsa. Ne citerò alcuni scusandomi se altri ho dimenticato. Non mi voglio dilungare su fatti e misfatti di questi "personaggi" perchè ne verrebbe fuori un enciclopedia per cui vi rimando ad alcuni link che troverete "cliccando" sui vari nominativi. 
In primis i presidenti del consiglio Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi ; la ministro europea Catherine Ashton (Primo Vice Presidente della Commissione europea), Ban Ki-moon (Segretario generale delle Nazioni Unite); Corrado Passera (ex ministro quello che assieme a Mario Monti rimandò in India i due fucilieri.


Per finire voglio citare anche Ignazio La Russa che dal 8 maggio 2008 al 16 novembre 2011 fu Ministro della Difesa e proprio in quel Governo (Berlusconi) venne fatto il Decreto-Legge 12 luglio 2011, n. 107 che ha dato il via a questa assurda vicenda, non ben definendo le regole di ingaggio. 

Beh che dire? Direi che abbiamo avuto  e abbiamo dei governi che non sono stati capaci di difendere due soldati, comandati proprio dal Governo, a eseguire missioni antipirateria … mi voglio fermare qui.

Ma, nonostante tutto, questi “signori” sappiano che noi non ci fermeremo fino a quando non li riporteranno a casa.



Ma nonostante tutto noi non ci arrenderemo …
“TUTTI INSIEME NESSUNO INDIETRO”
Maurizio
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1 commento:

  1. E' il classico cane che vuole mordersi la coda gira, gira, gira, senza giungere ad alcuna conclusione.
    Questi sono i nostri politici.

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