Giordano: "È una strage di italiani". Che cosa ci uccide come in guerra
In 8 mesi 46mila mila morti in più. Ogni mese, dunque, 5mila in più. Ogni giorno 166 in più. Significa che ogni ora in Italia muoiono 7 persone in più rispetto all' anno scorso. È un' enormità. Tanto più che per trovare una simile impennata nella mortalità bisogna risalire al 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale. E prima di allora al 1918, con la Prima Guerra Mondiale e l' aggiunta dell' influenza spagnola. Ma che cos' è che sta sterminando gli italiani come se fossimo in guerra? Nessuno ha la risposta giusta, i demografi s' interrogano, guardando i dati con stupore e preoccupazione. Ma è inevitabile che tutti pensino ad un' unica grande causa. Il suo nome è: crisi. Purtroppo eravamo stati facili profeti: ogni generazione ha la sua guerra. I nostri nonni morirono nelle trincee del Carso, i nostri padri vissero fra Gestapo e bombardamenti. Noi siamo falcidiati da una depressione senza precedenti, unita naturalmente alle scelte assassine dell' euro e dell' Europa, applicate in Italia con ben nota ottusità. Dal rigor Monti al rigor mortis, il passo è stato evidentemente breve: sempre più anziani non hanno i soldi per curarsi, la prevenzione è andata a farsi benedire, l' alimentazione è peggiorata, le famiglie in difficoltà sono aumentate a dismisura e i tagli ai servizi sociali rendono sempre più complicato trovare aiuti nel welfare. Ora dobbiamo dire che stiamo bene, sennò Renzi s' arrabbia. Ma chi glielo spiega a quei 46mila connazionali che nel frattempo sono passati a miglior vita?