Roma, 20 feb – L’articolo di oggi su Libero a firma Chiara Giannini segna una nuova fase per i cittadini italiani che si battono per “Verità e Giustizia per Massimiliano e Salvatore”, concludendo: “Oggi partirà una diffusione planetaria tramite newsletter che riporta al sito (www.italianmarines.net) che si potrà leggere in USA, Australia, Asia e in qualsiasi altra parte del mondo. Insomma la RAI oscurerà anche i Marò, ma non ha fatto i conti con la potenza mediatica del web”. Si deve partire come al solito dall’apertura della cassaforte indiana che per quattro anni ha custodito i documenti giudiziari sulla base dei quali i nostri militari sono stati arrestati e che la Republic of India ha usato come prova di colpevolezza a supporto di un documento scritto depositato il 6 Agosto 2015 al Tribunale di Amburgo sul Diritto del Mare (ITLOS). E proprio per non farsi mancare niente ha scritto anche che “in questa vicenda l’Italia cerca compassione”.
lunedì 22 febbraio 2016
martedì 16 febbraio 2016
MASSONE CHIAMA BABBO RENZI IN TRIBUNALE
UN MASSONE CHIAMA BABBO RENZI IN TRIBUNALE - INIZIATO IL PROCESSO AGLI EX SOCI DI TIZIANO, MARIANO MASSONE E ANTONELLO GABELLI, CHE SI SONO RITROVATI LA SOCIETÀ DELLA FAMIGLIA RENZI (CHIL POST) E ORA SONO ACCUSATI DI BANCAROTTA FRAUDOLENTA. IL BABBO È ANCORA INDAGATO, E ORA I DUE EX AMICI LO CHIAMANO A TESTIMONIARE
I legali vogliono far raccontare a Tiziano Renzi i rapporti di Massone con le aziende che prima collaboravano con Chil e che poi hanno trasferito i propri contratti alla Eventi6, la nuova società della famiglia dell' ex Rottamatore. Ma se patteggeranno, il Babbo non dovrà mai rivelare l'intreccio societario che ha portato a un buco milionario...
Ieri a Genova è iniziato il processo a Mariano Massone e Antonello Gabelli, imprenditori alessandrini in passato in affari con Tiziano Renzi, il babbo del premier. E non sono mancate le sorprese. L' udienza è stata subito rinviata dal collegio presieduto da Giuseppe Dagnino al 2 marzo per consentire al pm Marco Airoldi di valutare le proposte di patteggiamento dei due imputati: 2 anni e 2 mesi per il primo, un anno e dieci mesi per il secondo. Il sostituto procuratore nelle scorse settimane aveva rifiutato un' istanza un po' più mite (22 e 18 mesi).
lunedì 15 febbraio 2016
IL TERRITORIO DI TRIESTE È STATO DEVASTATO DA OGNI SORTA DI RIFIUTO
Sistema Trieste: assassinio di Stato
Per oltre 50 anni il territorio triestino è stato devastato da ogni sorta di rifiuto. È il cosiddetto
“Sistema Trieste”: fanghi industriali, residuati bellici, scorie
radioattive, armi chimiche, gas tossici (ossidi di azoto, ossidi di
zolfo, cloruri, fluoruri), diossine e metalli pesanti provenienti
da varie parti d’Italia. Un piccolo lembo di terra utilizzato come punto
strategico per il traffico di rifiuti tossico nocivo a livello internazionale.
Nel 1954, con il Memorandum di Londra, il Territorio
Libero di Triesteviene
dato in amministrazione fiduciaria al Governo italiano. Poco tempo
dopo, le amministrazioni pubbliche decidono di realizzare grandi
discariche, dal mare (intero arco costiero di Barcola, porto franco nord,
fino al confine con la Slovenia) all’altopiano carsico che ben si adattava a
far “sparire” rifiuti di ogni tipo. Il “Sistema Trieste” altro non è se
nonl’intreccio tra politica, economia e criminalità organizzata, come
definito dall’ambientalista dell’associazione triestina Greenaction TrasnationalRoberto
Giurastante (autore di un libro chiave, “Tracce
di legalità” – che non si trova più ma che può essere acquistato
telefonando al numero 040 0641602 – e destinatario di pesanti intimidazioni mafiose), che mise in atto quel
processo di smaltimento incontrollato di rifiuti.
venerdì 5 febbraio 2016
LAVORO PER TUTTI CON IL MADE IN ITALY- UN PROGETTO AMBIZIOSO MA FATTIBILE
Siamo stati contattati dal Presidente e Fondatore di ALR MEDITERRANEO il Sig. Angelo La Rosa il quale vuole far conoscere il suo fantastico progetto a tutta l’ Italia e nel Mondo.
Di cosa si tratta cercheremo di spiegarvelo con parole semplici, alla portata di tutti affinchè si possa comprendere sia l’importanza che avrà per il popolo italiano in difficoltà, sia per la rinascita nell’immediato dell’economia, sia per la valorizzazione del Made in Italy, tutte cose che questi Governi sembrano aver trascurato portandoci all’attuale crisi che ha messo in ginocchio le Aziende Italiane e i Produttori Agricoli.
La ALR MEDITERRANEO sta progettando delle vere e proprie BOUTIQUE ALIMENTARI che saranno distribuite su tutto il territorio Italiano e anche all’estero. Saranno cedute in FRANCHISING, ma non il solito Franchising dove chi guadagna è solo colui che mette il nome, ma sarà un lavoro di squadra dove chi vorrà entrare a far parte di questa grossa Azienda, avrà il lavoro assicurato a vita e se lo gestirà autonomamente sotto la supervisione della “Casa Madre”.
giovedì 4 febbraio 2016
LA PASSERELLA ROMANA PRIMA DELL’ATTACCO IN LIBIA
I cosiddetti 'paesi anti ISIS' a Roma danno di fatto il via al conto alla rovescia prima dell'attacco in Libia, il quale avverrà quando a Tripoli giurerà il nuovo 'governicchio' mediorientale utile a sostenere gli interessi occidentali del dopo Gheddafi
Più che un incontro interlocutorio, quello di Roma ha tutto l’aspetto di un meeting preparatorio; la fantomatica coalizione ‘anti ISIS’, la stessa che da circa 18 mesi bombarda le dune del deserto compreso tra Siria ed Iraq, si è riunita nella capitale per discutere di Libia, ma ciò che emerge in realtà altro non è che la preparazione vera e propria di un attacco diretto al paese africano.
Dopo aver bombardato la Libia nel 2011, dopo aver contribuito alla sua frantumazione con l’uccisione di Gheddafi e dopo aver spazzato via ogni forma di autorità e governo, l’occidente adesso si prepara ad un nuovo attacco militare; gli USA e la Gran Bretagna in primis, sembrano scaldare i motori, la scelta di Roma quale sede dell’incontro con cui, di fatto, si dà il via al conto alla rovescia per l’azione militare, testimonia che l’Italia andrà ad avere un ruolo chiave nella futura ‘small coalition’ armata ufficialmente per togliere l’ISIS dalla Libia.
lunedì 1 febbraio 2016
IN CAMBIO DI COSA IL GOVERNO RENZI HA FATTO QUESTA CONCESSIONE AI FRANCESI?
Il governo Renzi regala di nascosto alla Francia un pezzo di mare italiano
Genova, 24 Gennaio – Tutto inizia dieci giorni fa, quando il peschereccio italiano Mina viene sequestrato dalla polizia francese che accusa i marinai italiani di avere sconfinato nelle proprie acque. Le autorità italiane in un primo momento rispondono che c’è un equivoco: il Mina era ancora in acque italiane. La controrisposta francese è però disarmante: in realtà il 21 Marzo 2015 Francia e Italia hanno firmato un trattato col quale il nostro Paese ha ceduto un miglio di mare ai francesi.
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