sabato 23 giugno 2012

Sulla permanenza dell'Italia nell'euro, la politica parli chiaro ai cittadini


Anche i più convinti assertori del liberalismo e dell’economia di mercato cominciano a nutrire seri dubbi su quanto è avvenuto e ancora avviene in questo periodo di crisi profonda. Fermo restando che il libero mercato continua a essere lo strumento migliore per l’allocazione delle risorse, e che i modelli alternativi si sono rivelati fallimentari alla prova della storia, c’è qualcosa di inquietante nel susseguirsi di allarmi che ormai scandiscono la nostra vita quotidiana.
Paolo Franchi ha scritto sul Corriere della Sera che nemmeno l’esito tutto sommato positivo delle elezioni in Grecia è stato in grado di “distogliere i mercati dalla loro collera fredda contro i debiti sovrani che contano, a cominciare dallo spagnolo e dal nostro”. 

venerdì 22 giugno 2012

La Germania ha più debiti di noi ma finge di non saperlo

Il Paese più virtuoso sul fronte del debito nell'eurozona? É l'Italia, molto migliore della Germania. Non è uno scherzo, ma il frutto di un serissimo studio della fondazione tedesca Stiftung Marktwirtschaft, presieduta dall'economista Bernd Raffelhüschen, professore di Scienze finanziarie all'Università di Friburgo.




Il Paese più virtuoso sul fronte del debito nell'eurozona? É l'Italia, molto migliore della Germania. Non è uno scherzo, ma il frutto di un serissimo studio della fondazione tedesca Stiftung Marktwirtschaft ("Economia di mercato"), presieduta dall'economista Bernd Raffelhüschen, professore di Scienze finanziarie presso l'Università di Friburgo, in Germania, ed esperto di evoluzione demografica. Due giorni fa il professore, elogiando l'Italia, ha accusato il governo tedesco di seguire un percorso di indebitamente insostenibile a colpi di «regali» nel campo dello Stato sociale.
Lo studio della Fondazione - pubblicato a fine 2011 ma passato, curiosamente, piuttosto inosservato, almeno dalle nostre parti - stila una vera e propria classifica della sostenibilità a lungo termine delle finanze pubbliche (sulla base dei dati 2010) dei 12 Stati fondatori dell'euro (esclusi sono dunque i cinque "ultimi arrivati": Slovenia, Slovacchia, Estonia, Cipro e Malta). Il titolo del relativo comunicato stampa la dice lunga: «Italia urrà, Lussemburgo puah». La classifica tiene conto non solo di quello che la fondazione chiama «esplicito» (il «classico» debito pubblico, pari a circa il 120% del pil per l'Italia), ma anche il debito implicito legato soprattutto all'invecchiamento: pensioni in maturazione nei prossimi anni, la spesa sanitaria, il saldo primario e quant'altro.

domenica 3 giugno 2012

Dichiarazione del 2 giugno: l’Italia sta cambiando



Trentacinque tra soggetti politici, movimenti, comitati e liste civiche d’Italia hanno scelto il 2 Giugno 2012, giorno della Festa della Repubblica, per lanciare un’alternativa credibile al sistema politico attuale e sottoscritto la  DICHIARAZIONE DEL 2 GIUGNO…cosi comincia un comunicato stampa  che 35 tra gruppi ,movimenti,associazioni,liste civiche hanno sottoscritto, impegnandosi ad andare fino in fondo, a cambiare questo paese ormai alla mercè di una classe politica non più in grado di pensare,e il peggior incubo che questa classe  politica potesse immaginare  si è materializzato.

venerdì 1 giugno 2012

Via Rapetto, "sceriffo del web" silurato dalla Gdf, si dimette

Il capo del nucleo speciale frodi informatiche, noto come "lo sceriffo del web", lascia la Guardia di Finanza. Interrogazioni parlamentari da parte di Idv, Pd, Udc e Pdl.

Parlare di lotta ai crimini e alle truffe informatiche, in Italia, significava parlare di lui: il colonnello Umberto Rapetto, capo del Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, un gruppo di specialisti da lui fondato e sviluppato che può vantare un lungo elenco di successi a vantaggio non solo della legalità, ma anche delle casse dello Stato. Rapetto è stato il pioniere delle indagini informatiche, fin da quando Internet, per la burocrazia e anche per gli apparati di sicurezza del nostro paese, era ancora pressoché sconosciuto.