giovedì 5 luglio 2012

PER ORA CI HANNO RIDOTTO IN MUTANDE .....

C'era una volta la Costituzione e chi la faceva osservare essendone garante



[Secondo le ultime notizie sembrerebbe che i piccoli ospedali, per ora, sarebbero stati salvati dalla Spending Review, .... io non mi fido di questi "tecnici"]

IL DIRITTO ALLA SALUTE
La realizzazione dell’uguaglianza sostanziale comporta, come è espressamente disposto dall’articolo 3 della Carta Costituzionale, il dovere dello Stato di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori alla organizzazione politica, economica e sociale del paese.
Questo significa riconoscere i diritti sociali.
Ma che cosa sono i diritti sociali?
Sono quei diritti che assicurano al cittadino le prestazioni pubbliche necessarie per il raggiungimento di livelli minimi di esistenza civile. Questi diritti sono attribuiti al cittadino, non come individuo isolatamente considerato, ma come componente di un gruppo sociale.
Fra i diritti sociali essenziale è quello all’assistenza sanitaria, che assicura uno dei più importanti diritti dell’individuo: il diritto alla salute disciplinato dall’articolo 32 della Costituzione.
Il diritto alla salute riconducibile alla categoria dei diritti inviolabili riconosciuti dall’articolo 2 della Costituzione ha una duplice natura.
Prima di tutto costituisce un diritto fondamentale dell’individuo e ha per contenuto la tutela dell’integrità fisica e psichica della persona umana e può essere fatto valere dai cittadini sia nei confronti dello Stato e degli enti pubblici sia nei confronti dei privati o dei datori di lavoro.
Inoltre il diritto alla salute, tutela anche un interesse collettivo della società a non subire conseguenze negative da situazioni igienico-sanitarie non controllate che potrebbero portare alla diffusione di malattie contagiose o epidemie.
Solo in questi casi lo Stato può limitarlo imponendo trattamenti sanitari obbligatori.
Per nessun motivo però si possono violare i limiti imposti dal rispetto dovuto alla persona umana.
Il diritto alla salute è una delle caratteristiche del nostro Stato sociale che, attraverso il Servizio Sanitario Nazionale istituito nel 1978, si impegna a realizzare politiche sociali adeguate a garantire cure gratuite ai bisognosi e a tutelare la salute dei singoli e della collettività, così come previsto dall’articolo 32 della Costituzione.
Al diritto alla salute si collegano anche i numerosi interventi dello Stato a tutela dell’ambiente che è ormai considerato un bene di valore primario.
Difendendo l’ambiente dalle varie forme di inquinamento e di degrado si pongono le condizioni per un’effettiva realizzazione del diritto alla salute (ad esempio).
In base al principio di solidarietà che caratterizza la nostra Costituzione per rendere effettivo il diritto di tutte le persone alla salute, nel corso degli anni è stato introdotto un insieme di norme idonee a garantire le prestazioni sanitarie gratuite o semi-gratuite, non solo ai bisognosi, ma a tutta la popolazione [poi venne Mario Monti con i suoi].
Dal principio di uguaglianza e dal principio dell’inviolabilità dei diritti dell’uomo, previsti dagli artt. 2 e 3 della Costituzione, discende che destinatari degli interventi della sanità pubblica siano non solo i cittadini italiani ma anche gli stranieri.
(Da: http://www.initalia.rai.it)
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