Orbene sappiamo che la Cassazione, con sentenza n. 8878/14, ha evidenziato la gravissima alterazione democratica compiuta con la legge elettorale che tutti conosciamo con il nome di “porcellum”. Tale legge è stata precedentemente dichiarata incostituzionale con sentenza della Corte Cost. n. 1/2014.
Bene ricordare a tutti che Mattarella è proprio tra i Giudici che hanno preso la storica decisione di dichiarare illegittima una legge elettorale che ci ha privato per dieci anni del diritto di voto libero, eguale, personale e diretto.
Oggi Sergio Mattarella, come primo atto della sua Presidenza, ha una sola possibilità per ripristinare la democrazia in questo paese: sciogliere immediatamente le camere e mettere fine agli effetti dell’incostituzionalità della legge elettorale nel nostro ordinamento. Effetti che la stessa Costituzione impone debbano cessare.
Io voglio credere che Mattarella lo farà, scioglierà le camere. Non ho motivi per pensare il contrario. Da un Giudice della Corte Costituzionale ci si aspetta prima di tutto un grande senso del rispetto dei principi fondamentali del nostro ordinamento.
Mi aspetto anche che Mattarella debba prendere una posizione netta sull’UE evidenziando la totale illegalità delle cessioni di sovranità più volte richieste dal suo indegno predecessore, Giorgio Napolitano.
La mia speranza è rafforzata dal fatto che la Corte Cost. (Sentenza 238/14), proprio con Mattarella tra i suoi componenti, ha potuto affermare che: “Non v’è dubbio, infatti, ed è stato confermato a più riprese da questa Corte, che i principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale e i diritti inalienabili della persona costituiscano un «limite all’ingresso[…] delle norme internazionali generalmente riconosciute alle quali l’ordinamento giuridico italiano si conforma secondo l’art. 10, primo comma della Costituzione»(sentenze n. 48 del 1979 e n. 73 del 2001) ed operino quali “controlimiti” all’ingresso delle norme dell’Unione europea (ex plurimis: sentenze n. 183 del 1973, n.170 del 1984, n. 232 del 1989, n. 168 del 1991, n. 284 del 2007), oltre che come limiti all’ingresso delle norme di esecuzione dei Patti Lateranensi e del Concordato (sentenze n. 18 del 1982, n. 32, n. 31 e n. 30 del 1971). Essi rappresentano, in altri termini, gli elementi identificativi ed irrinunciabili dell’ordinamento costituzionale, per ciò stesso sottratti anche alla revisione costituzionale (artt. 138 e 139 Cost.: così nella sentenza n. 1146 del 1988)”.
Ed ancora, confermando anche il concetto di limitazione fatto proprio dallo scrivente, la Corte afferma: “Anche in una prospettiva di realizzazione dell’obiettivo del mantenimento di buoni rapporti internazionali, ispirati ai principi di pace e giustizia, in vista dei quali l’Italia consente a limitazioni di sovranità (art. 11 Cost.), il limite che segna l’apertura dell’ordinamento italiano all’ordinamento internazionale e sovranazionale (artt. 10 ed 11 Cost.) è costituito, come questa Corte ha ripetutamente affermato(con riguardo all’art. 11 Cost.: sentenze n. 284 del 2007, n. 168 del 1991, n. 232 del 1989, n. 170 del 1984, n. 183 del 1973; con riguardo all’art. 10, primo comma, Cost.: sentenze n. 73 del 2001, n. 15 del 1996 e n. 48 del 1979; anche sentenza n. 349 del 2007), dal rispetto dei principi fondamentali e dei diritti inviolabili dell’uomo, elementi identificativi dell’ordinamento costituzionale”.
Ed ancora, confermando anche il concetto di limitazione fatto proprio dallo scrivente, la Corte afferma: “Anche in una prospettiva di realizzazione dell’obiettivo del mantenimento di buoni rapporti internazionali, ispirati ai principi di pace e giustizia, in vista dei quali l’Italia consente a limitazioni di sovranità (art. 11 Cost.), il limite che segna l’apertura dell’ordinamento italiano all’ordinamento internazionale e sovranazionale (artt. 10 ed 11 Cost.) è costituito, come questa Corte ha ripetutamente affermato(con riguardo all’art. 11 Cost.: sentenze n. 284 del 2007, n. 168 del 1991, n. 232 del 1989, n. 170 del 1984, n. 183 del 1973; con riguardo all’art. 10, primo comma, Cost.: sentenze n. 73 del 2001, n. 15 del 1996 e n. 48 del 1979; anche sentenza n. 349 del 2007), dal rispetto dei principi fondamentali e dei diritti inviolabili dell’uomo, elementi identificativi dell’ordinamento costituzionale”.
Renzi potrebbe davvero aver sbagliato i suoi calcoli! Spero dunque che Napolitano resti l’unico traditore che abbia seduto alla Presidenza della Repubblica.
Mattarella non deluderci! L’Italia ha bisogno di tornare un paese democratico e sovrano.
(dal sito dell'Avvocato Mario Mori)
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