L'intervento del pg della corte d'Appello di Caltanissetta alla commemorazione per i 20 anni dell'attentato al magistrato antimafia: "Stringe il cuore a vedere talora tra le prima file, nei posti riservati alle autorità, anche personaggi la cui condotta di vita sembra la negazione dei valori di giustizia e legalità per i quali tu ti sei fatto uccidere"
L’intervento di Roberto Scarpinato, procuratore generale della Corte di Appello di Caltanissetta, letto alla commemorazione per i 20 anni dell’assassinio di Paolo Borsellino, con il quale ha lavorato fianco a fianco nel pool antimafia.
Caro
Paolo,
oggi siamo qui a commemorarti in forma
privata perché più trascorrono gli anni e più diventa imbarazzante
il 23 maggio
ed il 19 luglio
partecipare alle cerimonie ufficiali che ricordano le stragi di
Capaci e di
via D’Amelio.
Stringe il cuore a vedere talora tra le
prime file, nei posti riservati alle autorità, anche personaggi la
cui condotta di vita sembra essere la negazione stessa di quei valori
di giustizia e di legalità per i quali tu ti sei fatto uccidere;
personaggi dal passato e dal presente equivoco le cui vite – per
usare le tue parole – emanano quel puzzo
del compromesso morale che tu tanto aborrivi
e che si contrappone al fresco profumo della
libertà.