Marchionne, stipendio da 7,4 mln tra fisso e bonus sale del 47,7%
Le vendite di Fiat continuano a calare, colpa della
crisi e - soprattutto - del mercato italiano che pesa "sul risultato di
Fiat Group Automobiles in Europa" spiega il Lingotto. Di più: al netto
dell'impatto positivo di Chrysler il gruppo ha chiuso il 2012 con un
rosso di un miliardo contro profitti per un miliardo nel 2011. Numeri
che, tuttavia, non hanno influenzato la remunerazione del capoazienda
Sergio Marchionne che lo scorso anno ha incassato 7,4 milioni di euro contro i 5 milioni del 2011 (+47,7%).
A
fare la differenza sullo stipendio del manager italocanadese (che per
il suo incarico al vertice di Chrysler non percepisce nulla) sono stati
sono stati i premi: tra Fiat Spa e Fiat Industrial, infatti, Marchionne ha ricevuto 7,387 milioni di euro (3,787 milioni come bonus)
con un aumento del 47,74% sul 2011 (quando l'aumento era stato del
42%). A febbraio 2012, inoltre, al manager - a seguito del
raggiungimento degli obiettivi anni 2009-2011 - sono stati assegnati 4
milioni di azioni Fiat e 4 milioni di azioni Fiat Industrial, mentre
l'assemblea degli azionisti ha approvato un nuovo piano di
incentivazione in base al quale l'ad potrà ricevere, per il triennio
2013-2015, 7 milioni di azioni Fiat e 2,1 milioni Fiat Industrial
(entrambe per un terzo in ciascun anno), a condizione che rimanga in
carica in ognuno dei tre esercizi. Il fair value delle azioni assegnate al manager è pari a 14,885 milioni.
Numeri che fanno di Marchionne uno dei manager più pagati sul mercato delle auto. Il suo collega di Volkswagen, Martin Winterkorn, ha guadagnato 14,5 milioni contro i 17 dell'anno precedente e ha chiesto al cda del gruppo di ridurre i suoi emolumenti: "Con i risultati che abbiamo raggiunto - ha detto - quest'anno avrei superato i 20 milioni e la gente non avrebbe capito". Al manager, non spettano neppure le stock option, mentre Marchionne, oltre allo stipendio e alle azioni gia percepite, ha ancora 10,67 milioni di opzioni da esercitare a 6,583 euro l'una entro gennaio 2016 e 6,25 milioni di opzioni a 13,37 euro entro novembre 2014. Nel primo caso, se le incassasse oggi, la plusvalenza sarebbe di 71 milioni, nel secondo ci sarebbe una minusvalenza di 793mila euro.
Numeri che fanno di Marchionne uno dei manager più pagati sul mercato delle auto. Il suo collega di Volkswagen, Martin Winterkorn, ha guadagnato 14,5 milioni contro i 17 dell'anno precedente e ha chiesto al cda del gruppo di ridurre i suoi emolumenti: "Con i risultati che abbiamo raggiunto - ha detto - quest'anno avrei superato i 20 milioni e la gente non avrebbe capito". Al manager, non spettano neppure le stock option, mentre Marchionne, oltre allo stipendio e alle azioni gia percepite, ha ancora 10,67 milioni di opzioni da esercitare a 6,583 euro l'una entro gennaio 2016 e 6,25 milioni di opzioni a 13,37 euro entro novembre 2014. Nel primo caso, se le incassasse oggi, la plusvalenza sarebbe di 71 milioni, nel secondo ci sarebbe una minusvalenza di 793mila euro.
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