Paolo Ferraro: solo contro massoni e servizi segreti deviati
Paolo Ferraro è un magistrato che, a seguito di una vicenda complessa
e delicata, ha portato alla luce una setta all'interno di ambienti
militari, connessa ai cosiddetti "poteri forti" e collegata
all'omicidio di Melania Rea. Per ben due anni in mezzo il PM, uomo di
riconosciuta indipendenza e di alto rigore, ha sopportato pesanti
attacchi dal punto di vista professionale e privato. Il Magistrato ha
riscontrato in prima persona, durante il periodo di residenza presso la
cittadella militare della Cecchignola, comportamenti ed attività "non
normali", venendo a conoscenza di un mondo "sotterraneo, sconosciuto,
poco chiaro, ambiguo, fumoso".
Quindi Ferraro sporse denuncia immediatamente nel Novembre 2008
subito dopo aver proceduto all'ascolto di registrazioni audio relative a
sei mattine e due pomeriggi che prospettavano una "situazione
ambientale" inquietante. "Ebbi dichiarazioni conformi che la
disegnavano a grandi linee, e feci ascoltare l'audio sia ad un ufficiale
di P.G. particolarmente qualificato, che ad una psicologa incaricata
tramite un avvocato che ritenevo di fiducia, psicologa cui avevo
conferito il compito di un sostegno esterno e affiancamento alle persone
da me ritenute vittime dirette o indirette". Prosegue ancora il
Magistrato:"Dall'ascolto attento emergevano attività già indicate nella
conferenza ma, più in particolare, la possibilità di individuare uso di
sostanze, tecniche o procedure verbali a prima vista inquadrabili come
volte al condizionamento dei soggetti che li ricevevano. Tutto ciò in un
contesto veramente anomalo, fatto di numerose persone di varie età, che
sfruttavano una posizione di soppesabile assoggettamento della persona
che abitava nell'appartamento oggetto di intercettazione". Nel 2009 nel
terrazzo di casa di Ferrero si verificò uno strano incendio e il giorno
dopo subì una proposta di TSO (trattamento sanitario obbligatorio). Da quel momento il Magistrato subì
pressioni, intimidazioni indirette e inviti ripetuti a tacere. Poi il
Magistrato prosegue dicendo di aver notato simile a Carmela Rea nei
corridoi della Procura di Roma alle 19 di sera. A questo seguì la
sospensione per quattro mesi, voluta dal CSM, "per gravi motivi di
salute". Tra l'altro proprio per quanto riguarda la dichiarazione fatta
dal PM su Melania Rea pare trovi riscontro con una dichiarazione
rilasciata da un'amica di Melania, Imma Rosa, la quale aveva sostenuto
che la donna dopo aver scoperto la relazione extraconiugale del marito
con una collega di lavoro, aveva in un primo momento pensato al suicidio
e successivamente pensato di denunciare pubblicamente la storia dei due
amanti. Ludovica Perrone, l'amante di Parolisi, conferma di aver
ricevuto minacce telefoniche da Melania. Ancora. Un magistrato di
Teramo e un ufficiale dell’arma di Teramo, che si occupano del caso
Melania Rea, sono stati entrambi vittime di due attentati incendiari ai
danni delle loro vetture, realizzati alle cinque di mattina del 20
Novembre. Pochi giorni prima era stata acquisita la testimonianza
dettagliata del magistrato Paolo Ferraro. In sostanza Ferraro è convinto
che il programma "MK-ULTRA" non era stato abbandonato negli anni '70,
come sostenuto dalla CIA, ma ripresa negli anni '90 e chiamato
"PROGRAMMA MONARCH". Lo schema è semplice: vengono prese civili che
hanno sofferto o stanno soffrendo, si drogano o gli vengono fatte
torture psicologiche da psichiatri e tramite un codice questa persona
andrà ad esempio a consegnare droga. Il dottor Ferraro si è detto certo
che Melania Rea sia stata vittima del "PROGRAMMA MONARCH". Stessa
esperienza che proprio il Magistrato aveva trovato nella sua esperienza
del 2008 con l'amica fissa e permanente che alla Cecchignola fungeva da
controllo e condizionamento. Il Gip Giovanni Cirillo ha ipotizzato che
Melania Rea avesse scoperto che in caserma si stavano conducendo questo
tipo di esperimenti e che ne fosse stata vittima prima della gravidanza.
Dopo la nascita della figlia, sempre secondo il Gip, pare ne stesse
elaborando il ricordo. Paolo Ferraro, intervistato dalla nostra
redazione, ha confermato le sue teorie mai contestate fornendoci dati e
ricostruzioni a nostro giudizio inoppugnabili. Chissà se il Magistrato
potrà veramente combattere questa battaglia e risolvere i casi più
brutti della storia d'Italia.
(Fonte)
STRENUA DIFESA DELLA DEMOCRAZIA E DELLA LEGALITÀ
Comunico
che la via intrapresa per l'annichilamento e distruzione totale di
chi vi scrive sta' proseguendo a marce e tappe forzate .
Per il 14 marzo 2013 sono stato convocato in udienza dinanzi al giudice tutelare di Roma ( presidente della sezione Tribunale ) per la "nomina di " amministratore di sostegno " non alla mia anziana madre o alla signora terminale in ospedale .. ma a me .
Per il 14 marzo 2013 sono stato convocato in udienza dinanzi al giudice tutelare di Roma ( presidente della sezione Tribunale ) per la "nomina di " amministratore di sostegno " non alla mia anziana madre o alla signora terminale in ospedale .. ma a me .
Chi
sà capisce quanto grave sia questa iniziativa e comunque spiego per
gli altri che significa togliere a un soggetto autonomia capacità di
agire ed in crescendo intrappolarlo rapidamente .. nella direzione
finale che è stata evidentemente tracciata dall'odio di chi credeva
di poter mettere tutto a tacere .
Farlo
a Paolo Ferraro significa esattamente quello che intuite e non
servono parole.
Le
iniziative relative spettano a voi ma non sono "per me" ,
sono per la strenua difesa della democrazia e della legalità .
PAOLO
FERRARO
(Fonte)
SE VUOI PARTECIPARE .....
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