LA SERBIA VERSO IL NO AL RICATTO DI BRUXELLES
Mentre
a Bruxelles sono in corso le trattative tra l’Ue, il governo
fantoccio schipetaro del Kosovo e Metohija e Ivica Dacic primo
ministro serbo che si comporta in modo piuttosto lunatico, nella
provincia serba continuano le manifestazioni della “cultura” - ma
necrofila - degli schipetari albanesi consistente nella distruzione
dei monumenti sacri cristiani serbi e particolarmente delle tombe nei
cimiteri.
Sin
dal 1999 cioè dall’arrivo dell’occupante atlantico, gli
schipetari hanno sistematicamente distrutto tutti i monumenti serbi:
155 chiese e monasteri, fontane storiche, busti dei personaggi
storici serbi e soprattutto i cimiteri (più di 10.000 tombe nei
10.886 chilometri quadri del territorio che rappresentano i due terzi
del territorio completo della provincia da dove hanno cacciato o
ucciso tutti i serbi e altri non albanesi). Hanno abbattuto anche
l’edificio del consolato russo nella parte sud di Kosovska
Mitrovica e il busto del console russo Nikolaj Scerbin. Hanno
abbattuto il pino secolare dell’imperatore serbo Dusciano (Dushan,
il donatore della basilica di San Nicola a Bari) piantato
personalmente da lui nel 1336 ed alto 30 metri e nel cui tronco, cioè
nella cavità dell’albero, potevano stare 40 persone.
Hanno
abbattuto le statue a Petar Petrovic Njegos, il poeta che per i serbi
è il proprio Dante nazionale, poi il monumento a Vuk Karadzic,
creatore della lingua moderna e dell’alfabeto serbi. Hanno
abbattuto i monumenti a tutti gli scrittori e personaggi serbi e
tutti i monumenti resistenziali della seconda guerra mondiale (gli
schipetari si schierarono in gran parte a fianco degli
italo-tedeschi).
Pochi
giorni fa un altro atto di vandalismo ha avuto come obiettivo
conseguito la distruzione delle tombe del cimitero serbo-ortodosso a
sud di Kosovska Mitrovica cioè a Kosovo Polje, zona controllata
dalla maggioranza albanese.
Catherine
Margaret Ashton, Baronessa Ashton di Upholland, Alto rappresentante
per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione europea,
“nobile” di basso calibro politico, peraltro non ha mai chiesto
al suo beniamino Hascim Taci
- detto il “Serpente” per aver ucciso di mano propria almeno sei
persone ed accusato e della tratta degli organi dei serbi vivi -
spiegazione
di questi fatti ma continua a ricattare la Serbia e a chiedere il
riconoscimento dello “Statarello” albanese predato alla sua madre
patria in cambio dell’adesione all’Ue. Sembra
che tali ricatti s’avvicinino alla loro fine, perché la “trojka”
serba composta dal presidente Tomislav Nikolic, dal primo ministro
Ivica Dacic e il suo vice Alessandro Vucic sembra finalmente decisa a
comunicare alla baronessa e la suo beniamino proclamato terrorista
nel 1988 dagli USA, nelle trattative previste per l’11 marzo a
Bruxelles, che non accetterà più alcun nuovo ricatto al costo di
rinunciare all’adesione all’Ue.
La
risposta ai vandalismi schipetari dell’Ue, dell’UNMIC; della
KFOR, dell’UNESCO, di Washington, è identico alla famosa immagine
delle tre scimmie di cui una non sente, l’altra non vede e la terza
non parla. Perciò, allo stesso momento gli albanesi della Macedonia
prendono a sassate la polizia macedone, mentre gli schipetari di
Prescevo e Medvedja, paesi del sudest della Serbia, una zona
confinante con il Kosmet, a maggioranza albanese, chiedono aiuti
economici e diritti eguali che hanno i serbi della provincia serba
occupata...
O
tempora, o mores! Non hanno avuto mai alcun problema in Serbia e
godendo già di una lucrosa autonomia risucchiano i fondi centrali
anche se molti di loro hanno combattuto nelle file dell’UCK contro
i serbi.
Il vostro corrispondente ha attraversato la vale di questi paesi l’hanno
scorso. Una terra da sogno, fertilissima, Acque abbondanti. Ma
nemmeno un campo arato. Nemmeno un pezzo di terra coltivato. Nemmeno
una mucca a pascolare. Non lavorano. Non conoscono il detto: aiutati
che il dio t’aiuta.
Gli
italiani sanno bene come, al contrario di quanto si vuole fare in
terra serba, gli italo arberesh di Puglia, Calabria, Sicilia o
Lucania non hanno loro diritti: scuole in lingua albanese, TV, radio,
documenti bilingui, aiuti economici alla zona, rappresentanti etnici
nel parlamento con diritto di parlare in sedute in loro lingua, non
scelti però in base al numero dei voti come gli altri, ma in base
alla “chiave” politica che gli garantisce i mandati senza
riguardo ai limiti previsti per altri partiti, ecc. ed ovviamente
tutti gli altri i diritti garantiti dalla costituzione a qualunque
cittadino serbo.
Intanto
si distruggono sistematicamente le tombe e i cimiteri di un popolo,
si costruiscono depositi d’immondizia sopra i cimiteri serbi.
Sono
i fatti che convincono sempre di più i serbi ad abbandonare la
strada dell’Ue se questa non solo non interviene, ma appoggia
apertamente una secessione, un furto delle terre serbe storiche e
ricchissime di risorse minerarie ed energetiche fatto a mano armata
della NATO.
Gli
eurocrati di Bruxelles – braccio politico della Nato angloamericana
- cercano di annientare l’orgoglio nazionale, la storia e la
tradizione e l’identità dei popoli, la cultura etnica, costruendo
sempre di più un Ue come una prigione delle nazioni proprio tale
quale è stata l’Austria-Ungheria.
(Fonte)
MENTRE PER IL CONFLITTO ITALIA-INDIA PER LA QUESTIONE DEI DUE MARO'
.... L'Unione Europea ci «scarica» sostenendo che
la vicenda deve essere chiarita fra India e Italia. Il Giornale, però,
ha scoperto grazie a precise segnalazioni che esiste un'arma efficace di
«ritorsione»: il blocco dell'accordo commerciale fra l'Unione Europea e
l'India. Guarda caso a caldeggiarlo era stata la baronessa inglese
Catherine Ashton, quando ricopriva il ruolo di Commissario Ue per il
commercio estero. Oggi rappresenta la politica estera europea e non si è
mai strappata le vesti per i marò.....
(Tratto da: Il Giornale)
Sono curioso di sapere da dove viene tutto quest odio di voi italiani nei confronti degli albanesi , cmq di balle ne sparate a volonta qua... Il kosovo e sempre stato e sempre sara terra albanese , regalato alla serbia da questa europa che accusi di essere pro albanese ( che in realta nn lo e per niente).Perche nn parlate mai del genocidio serbo contro donne,uomini e bambini albanesi ma di presunti organi venduti... Perche nn parlate mai della storia prima di 100 anni fa quando la serbia il kosovo lo vedeva solo in sogno... Smetetela di sparare cavolate e legetevi la storia com e'
RispondiEliminaInnanzi tutto buona giornata. Per prima cosa ti voglio tranquillizzare riferendoti che è ben lungi da me odiare, nel generale, qualsiasi popolo in quanto mi sento cittadino del mondo e mi sono trovato bene con tutti. Devo invece dirti che non mi piace per niente l'Europa così come è stata creata. Questa Europa serve solo a rendere i cittadini delle nazioni che vi aderiscono a diventare degli schiavi.
RispondiEliminaL'articolo che ho proposto qui sopra, come avrai notato, non è stato scritto da me ma solo preso per dare un esempio di come i vari ministri europei e, in questo caso Catherine Ashton, non ha usato la stessa “misura” con tutti ad esempio fregandosene della questione dei due fucilieri di marina italiani (Marò) arrestati e detenuti in India e per cui non ha mosso un dito. Tutto qui.