Dopo mesi di antidemocratico
governo tecnico, lunghe settimane di campagna elettorale, la peggiore
che si sia mai vista, e un voto che ha spaccato il Paese in tre,
l’italica idiozia ha prodotto una flatulenza programmata da tempo: Monti
bis. Et voilà, chiusa l’epoca democratica, si apre una Nuova Era in cui
votare conta meno di zero e i governi vengono imposti da “alte
personalità istituzionali” per “superare il momento di crisi”.
Napolitano ha anche preannunciato un “governo del Presidente” i cui nomi
si conosceranno a stretto giro di posta.
Nessun
vuoto istituzionale. Il Governo c’è e sta prendendo decisioni
importanti in Europa. Ergo: fin tanto che non si arriverà a un “governo
del Presidente” sostenuto da “due gruppi ristretti” che lavoreranno
sulle future “linee programmatiche”, si continua con Mario Monti. Monti
bis, ok, ma fino a quando?
Nessuno
può rispondere a questa domanda, perché non è dato sapere quanto tempo
impiegherà Re Giorgio a trovare una soluzione “ampia e condivisa”,
rappresentativa dell’intero schieramento parlamentare, ma resta un
fatto: Monti e i suoi continueranno a fare danni e a restare in carica.
In maniera palesemente antidemocratica.
L’unico
segnale che siamo riusciti a cogliere è questo: l’alba della Terza
Repubblica è molto vicina e si apre con una spinta tecnocratica e
antidemocratica, con i cittadini chiamati alle urne imbambolati di
chiacchiere, spread e disaccordi, costretti quindi ad accettare – e
magari tirando anche un sospiro di sollievo – personalità per le quali
non si sarebbero mai sognati di votare.
E questo vale sia per il temporaneo Monti bis che per il futuro “governo del Presidente”.
La
democrazia sta cedendo il passo a forme nuove di governabilità,
probabilmente mai conosciute prima, anche perché – come ripeteva Gaber –
i sistemi che uno Stato ha avuto fino ad oggi per organizzarsi sono
due: la democrazia, appunto, e la dittatura.
Entrambe
già sperimentate dagli italiani, più la seconda che la prima, qualora
dovessero fondersi potrebbero dare vita allo spauracchio tecnocratico
che i mercati – e non solo – stanno imponendo in tutta Europa.
Buona Pasqua...
(Fonte)
Nessun commento:
Posta un commento