La banconota diventa padana. Polemica elettorale sui 20 euro
Lasciare in Lombardia il 75 per cento delle
tasse pagate dai cittadini. È questo uno degli slogan scelti da Roberto
Maroni nella corsa al Pirellone. I sostenitori dell'ex ministro
dell'Interno, però, hanno deciso di rendere più chiaro il concetto. Gira
sui social network la foto di un foglio da 20 euro, sul quale è stata
timbrata una scritta: «Con Maroni presidente questa banconota resterà in
Lombardia». Messaggio efficace per spiegare ai cittadini la proposta
politica del segretario padano.
Peccato solo che sulla carta moneta non si possa scrivere. A notarlo, postando l'immagine su Facebook, è il giornalista e blogger Daniele Sensi, da sempre attento e critico cronista delle vicende legate al Carroccio. «Non sarebbe vietato fare 'ste robe qua?», il suo commento, «anche questa è illegalità».
Una segnalazione subito raccolta da Giulio Cavalli, consigliere regionale uscente di Sel in corsa per la riconferma. «Il perverso senso dei soldi e della legalità di Maroni», il titolo di un post apparso sul suo blog. Nel quale, sopra la foto di Sensi, si legge: «Fare campagna elettorale sulle banconote. Dopo avere fatto soldi sulla politica provare anche a fare politica sui soldi. Chapeau». Ed ogni riferimento agli scandali che hanno travolto la 'family' Bossi e gli esponenti padani al Pirellone è chiaramente voluto.
Peccato solo che sulla carta moneta non si possa scrivere. A notarlo, postando l'immagine su Facebook, è il giornalista e blogger Daniele Sensi, da sempre attento e critico cronista delle vicende legate al Carroccio. «Non sarebbe vietato fare 'ste robe qua?», il suo commento, «anche questa è illegalità».
Una segnalazione subito raccolta da Giulio Cavalli, consigliere regionale uscente di Sel in corsa per la riconferma. «Il perverso senso dei soldi e della legalità di Maroni», il titolo di un post apparso sul suo blog. Nel quale, sopra la foto di Sensi, si legge: «Fare campagna elettorale sulle banconote. Dopo avere fatto soldi sulla politica provare anche a fare politica sui soldi. Chapeau». Ed ogni riferimento agli scandali che hanno travolto la 'family' Bossi e gli esponenti padani al Pirellone è chiaramente voluto.
(Fonte)
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