Il
comitato di sorveglianza interna dell'Unione europea ha aperto
un'indagine su Draghi a seguito di una denuncia per conflitto di
interessi. Corporate Europe Observatory, ente che si occupa di tracciare
le lobby europee, accusa il presidente della Bce di conflitto di
interessi e mancanza di indipendenza per via della sua appartenenza al
Gruppo dei Trenta, un forum internazionale di leader finanziari pubblici
e privati.
"Abbiamo
ricevuto l'esposto e inviato una lettere alla Bce. Ora aspettiamo una
risposta", ha affermato la portavoce, aggiungendo che Francoforte ha
tempo fino a ottobre per rispondere.(Fonte: Milano Finanza)
I padroni del mondo: Group of Thirty
Leggendo l’ultimo
scritto di Barnard, vengo a conoscenza dell’esistenza dell’ennesimo
gruppo elitario. Faccio ammenda, nonostante sia uno dei temi che
affronto e studio maggiormente, ne ero completamente all’oscuro. Il
suo nome è Group of
Thirty (G30), ovvero
Gruppo dei Trenta. Sul web sono riuscito a trovare poche
informazioni, per di più in inglese, il che la dice lunga
sull’importanza di questo ristretto gruppo globalista. Spulciando
nel sito della Banca d’Italia, ho appreso che dal 21 al 23 maggio
2009, si è tenuta in Italia, presso la sede del massimo istituto
creditizio, la 61^ riunione plenaria del G30. Addirittura, al termine
dei lavori, l’allora presidente del Gruppo, prof. Jacob
A. Frenkel, ex
Governatore della Banca centrale di Israele, e l’allora Governatore
della Banca d’Italia, prof. Mario
Draghi, hanno tenuto
una conferenza stampa formale dove hanno potuto partecipare solo
giornalisti scrupolosamente selezionati.
Sempre sul sito della
Banca d’Italia sono riuscito a reperire una brevissima
presentazione del G30:
“Il Group of
Thirty (G30), organizzazione senza fini di lucro, è formato da
esponenti di altissimo profilo che ricoprono nel mondo importanti
incarichi nel settore pubblico e privato, nonché da accademici delle
università più prestigiose. Il G30, fondato nel 1978, si riunisce
periodicamente per discutere temi economici e finanziari ed esaminare
gli scenari che le autorità nazionali e gli operatori devono
fronteggiare.
Formalmente
denominato “The Consultative Group on International Economic and
Monetary Affairs, Inc.”, il Gruppo è un importante foro di
discussione e di elaborazione di idee in materia economica. I membri
del G30 – governatori di banche centrali, rappresentanti di
governi, economisti ed esperti del settore privato provenienti da 16
paesi diversi – hanno discusso nel tempo diverse questioni e
pubblicato una serie di studi e ricerche sui più rilevanti temi di
economia e finanza. Il G30 è guidato da Paul A. Volcker e Jacob A.
Frenkel.”
Insomma,
sempre la solita presentazione a filastrocca. Se consultate i diversi
siti di queste organizzazioni elitarie potrete constatare di persona.
Questo organismo
internazionale svaria su tutto il fronte economico, le tematiche
affrontate nelle riunione del G30 sono le più disparate: dall’ambito
monetario a quello finanziario; dalle Banche centrali ai mercati
internazionali dei capitali; dalla vigilanza dei servizi e dei
mercati finanziari, alle questioni macroeconomiche, come mercato del
lavoro e l’intera catena produttiva.
Il Gruppo dei Trenta
è stato fondato nel 1978 da Geoffrey
Campana su iniziativa
della Fondazione
Rockefeller, che ha
anche fornito il capitale iniziale. Il suo primo presidente fu
Johannes Witteveen,
l’ex direttore generale del Fondo monetario internazionale (FMI).
Il suo attuale presidente è Jean-Claude
Trichet, ex presidente
della Banca Centrale europea, da poco succeduto (22 Novembre 2011) al
sopracitato Jacob Frenkel.
La sede del G30 è a
Washington DC, negli States. Ogni anno si tengono due riunioni
plenarie, oltre a numerosi convegni, seminari e gruppi studio.
Monitorano quotidianamente l’andamento dell’economia globale,
veicolandola a proprio uso e consumo, nel tranquillo anonimato e
nella cortina di disinformazione che li cela agli occhi e alle
orecchie della maggior parte, troppo distratte e indaffarate dalla
schiavismo giornaliero.
Spostiamoci ora sul
sito inglese del Gruppo dei Trenta. Qui troviamo una scarna ma
precisa presentazione:
“Il Gruppo dei Trenta è un organismo internazionale privato, senza scopo di lucro, composto da rappresentanti di alto grado dei settori pubblico e privato e il mondo accademico. Il Gruppo dei Trenta si propone di approfondire la comprensione delle questioni internazionali economiche e finanziarie, per esplorare le ripercussioni internazionali delle decisioni prese nei settori pubblico e privato, e di esaminare le scelte a disposizione di operatori del mercato e politici. Il lavoro del Gruppo dei Trenta plasma la struttura attuale e futura del sistema finanziario globale, fornendo raccomandazioni fruibili direttamente alle comunità politiche pubbliche e private.”
“Il Gruppo dei Trenta è un organismo internazionale privato, senza scopo di lucro, composto da rappresentanti di alto grado dei settori pubblico e privato e il mondo accademico. Il Gruppo dei Trenta si propone di approfondire la comprensione delle questioni internazionali economiche e finanziarie, per esplorare le ripercussioni internazionali delle decisioni prese nei settori pubblico e privato, e di esaminare le scelte a disposizione di operatori del mercato e politici. Il lavoro del Gruppo dei Trenta plasma la struttura attuale e futura del sistema finanziario globale, fornendo raccomandazioni fruibili direttamente alle comunità politiche pubbliche e private.”
Poco spazio
all’immaginazione. Si tratta di un gruppo di potere molto
influente, i suoi membri sono l’èlite economica mondiale, i veri
padroni del mondo, quelli che detengono il potere, e dettano i
programmi politici ai burattini che noi andiamo ad eleggere
“democraticamente” nella farsa elettorale.
L’organigramma del
Gruppo dei Trenta è molto semplice, e si divide in:
Membri attuali;
Membri Senior;
Membri onorari;
Membri del passato;
I membri
attuali sono 31,
provenienti da ogni parte del globo, sono tutte personalità di
spicco, i soliti nomi che compaiono in ogni organizzazione elitaria
mondiali sta. Ecco la lista:
Jean-Claude
Trichet, presidente
del G30, ex presidente della BCE e governatore onorario della Banca
di Francia.
Paul A.
Volcker, presidente
onorario del G30, ex presidente della Federal Reserve , presidente
onorario della Commissione Trilaterale, si è diviso per lungo tempo
tra il Dipartimento del tesoro degli States e la Chase Manhattan
Bank.
Jacob A.
Frenkel, presidente
del Consiglio di amministrazione del G30, presidente di JPMorgan
Chase International, membro del Comitato esecutivo della JP Morgan
Chase & Co. e dello JP Morgan International Council.
Geoffrey L.
Bell, segretario
esecutivo del G30, presidente della GeoffreyBell&Co. (società
che si propone come consulente per grandi aziende e banche in tutto
il mondo, fornendo consulenza sulle transazioni del mercato dei
capitali nonché le attività di analisi del rischio economico e
finanziario), ex consulente della Banca del Venezuela, ex consulente
finanziaro del governo delle Barbados e della Giamaica, ex presidente
della Guinness Mahon Holdings, una delle banche più antiche di
Londra.
Abdlatif
Al-Hamad, presidente
del Fondo Arabo per lo Sviluppo Economico, ex Ministro delle Finanze
e della Pianificazione del Kuwait.
Leszek
Balcerowicz,
professore della Scuola di economia di Varsavia, presidente del
Consiglio della Bruegel (acronimo che sta per ”Brussels european
and global economic laboratory’, ovvero un think tank elitario), ex
presidente Banca di Polonia.
Mark J.
Carney, governatore e
presidente della Banca del Canada, membro del Consiglio di
Amministrazione della Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS).
Jaime
Caruana, direttore
Generale della Banca dei Regolamenti Internazionali (BIS), ex
governatore della Banca di Spagna.
Domingo
Cavallo, presidente e
amministratore delegato della DFC Associates e di LLC, ex Ministro
dell’Economia argentina. Ha lavorato a lungo nell’amministrazione
pubblica ed è noto per il piano di convertibilità che ha stabilito
il rapporto di parità tra il dollaro americano e il peso argentino
tra il 1991 e 2001, che ha trascinato l’Argentina nell’insolvenza,
portando il paese in una crisi economica senza precedenti.
E. Gerald
Corrigan,
amministratore delegato di Goldman Sachs Group, ex presidente,
Federal Reserve Bank di New York.
Guillermo de
la Dehesa Romero,
direttore del gruppo Santander, ex vice direttore della Banca di
Spagna.
Mario Draghi,
presidente della Banca centrale europea, ex Governatore della Banca
d’Italia, e presidente del Financial Stability Board.
William C.
Dudley, presidente
della Federal Reserve Bank di New York, ex partner e Amministratore
Delegato di Goldman Sachs.
Martin
Feldstein, Professore
di Economia all’Università di Harvard, e Presidente Emerito del
National Bureau of Economic Research.
Roger W.
Ferguson, Jr.,
presidente e CEO di TIAA-CREF, ex presidente dell’America
svizzera Re Holding Corporation.
Stanley
Fischer, governatore
della Banca d’Israele, ex Amministratore Delegato First, ex
amministratore del Fondo Monetario Internazionale.
Arminio Fraga
Neto, socio Fondatore
di Gavea Investimentos, ex governatore della Banca centrale del
Brasile.
Gerd Häusler,
CEO Bayerisch Landesbank, ex amministratore delegato e membro del
consiglio consultivo di Lazard and Company.
Philipp
Hildebrand, Presidente
del consiglio di amministrazione della Banca nazionale svizzera, ex
partner di Moore Capital Management.
Mervyn King,
Governatore della Banca d’Inghilterra, ex professore della London
School of Economics, socio della British Academy.
Paul Krugman,
Professore di Economia all’Università di Princeton, ex membro del
Council of Economic Advisors.
Guillermo
Ortiz Martinez, ex
Governatore della Banca del Messico, Presidente del Consiglio della
Banca dei Regolamenti Internazionali.
Kenneth
Rogoff, Professore di
Public Policy and Economics ad Harvard, ex capo economista del Fondo
Monetario Internazionale.
Tharman
Shanmugaratnam,
ministro delle finanze di Singapore, ex Amministratore Delegato della
Monetary Authority di Singapore.
Masaaki
Shirakawa, governatore
della Banca del Giappone, ex professore della Kyoto University School
of Government.
Lawrence
Summers, ex Direttore
del Consiglio Economico Nazionale, ex presidente dell’Università
di Harvard, ex segretario al Tesoro Usa
Lord Adair
Turner, presidente
della Financial Services Authority, membro della Camera dei Lord del
Regno Unito.
David Walker,
Senior Advisor di Morgan Stanley International, ex presidente del
consiglio Securities and Investments.
Yutaka
Yamaguchi, ex Vice
Governatore della Banca del Giappone, ex presidente Euro Valuta
Commissione Permanente.
Ernesto
Zedillo, direttore del
Centro di Yale per lo studio della globalizzazione, ex Presidente del
Messico.
Zhou
Xiaochuan, governatore
Banca Popolare Cinese, ex presidente Banca cinese costruzione, ex
Asst. Ministro del commercio.
Poi abbiamo i membri
senior:
William R.
Rhodes, presidente e
CEO della William R. Rhodes Global Advisors, e Senior Advisor,
Citigroup, membro del CFR,
Marina v N.
Whitman, professore
all’Università del Michigan ed ex membro del Council of Economic
Advisors.
E, infine, ma non
come importanza, i membri
onorari:
Richard A.
Debs, ex presidente
della Morgan Stanley International, ex COO dela Federal Reserve Bank
di New York.
Jacques de
Larosière, presidente
di Eurofi, consigliere di BNP Paribas ed ex direttore del FMI.
Gerhard Feld,
ex direttore de Institut der Deutschen Wirtschaft, membro del
Comitato delle Nazioni Unite del programma sviluppo.
Toyoo
Gyohten, presidente
dell’Istituto Internazionale per gli affari monetari ed ex
presidente della Banca di Tokyo.
John Heimann,
senior Advisor per la stabilità finanziaria dell’Istituto
Comptroller of the Currency.
Erik
Hoffmeyer, presidente
Politiken-Fonden ed ex presidente del consiglio della Banca nazionale
di Danimarca.
Peter Kenen,
professore di Economia all’Università di Princeton ed ex socio
senior del Council on Foreign Relations (CFR).
William
McDonough, ex Vice
Presidente di Bank of America, ex presidente della Federal Reserve
Bank di New York;
Shijuro
Ogata, vice Presidente
della Commissione Trilaterale, ex Vice Governatore Banca del
Giappone.
Silvia Ostry,
socio ricercatore del Center for International Studies ed ex
ambasciatore per i negoziati commerciali del Canada
Ernest Stern,
senior Advisor del Gruppo Rohatyn ed ex Amministratore Delegato della
Banca Mondiale.
Anche tra gli ex
membri risultano figure preminenti dell’ambito
economico-finanziario internazionale, sul sito possiamo consultare la
lista. Tra essi figura Tommaso
Padoa-Schioppa,
deceduto poco più di un anno fa, ma come ricordiamo ha fatto parte
delle più alte istituzioni finanziarie italiane, europee e mondiali.
E’stato vice presidente della Banca d’Italia, Ministro
dell’economia della finanza nel governo Prodi II, membro della
Commissione europea e della BCE. Convinto europeista, ha fatto parte
del Comitato Delors che ha disegnato la strada per la creazione della
moneta unica. Inoltre è stato un dirigente del FMI e consigliere
economici del governo greco di Papandreou,
di cui conosciamo bene la tragica fine.
Ora vogliamo dire che
tutti questi pezzi da novanta non hanno nessuna influenza sul
“regolare” decorso della storia? Suvvia, questi club esclusivi di
potere dirigono il mondo e scrivono la storia, hanno il diritto di
veto sulla vita di miliardi di persone. E’ da qui che vengono
decise e create a tavolino le crisi economiche. Nei meandri di questi
gruppi elitari si decide il tracollo economico di una nazione o di un
intero continente.
Questa rete di
organizzazioni internazionali di cui fa parte il Gruppo dei trenta,
insieme alla Commissione Trilaterale, il CFR, il RIIA, la Round
Table, il Bilderberg, l’Aspen Institute e il Club di Roma, sono il
nuovo olimpo degli dei. Essi giocano a dadi con il mondo, come in un
risiko a grandezza naturale. Per loro siamo solo pedine, un mezzo da
usare per un fine ben preciso, il controllo totale del globo.
Noi, nella nostra
infinita arroganza, crediamo di essere liberi, di vivere in
democrazia, nel migliore dei mondi possibili. Siamo troppo
indaffarati nella nostra schiavitù quotidiana per renderci conto di
ciò che realmente ci circonda. Siamo succubi, siamo schiavi, e nella
maggior parte dei casi siamo fieri di esserlo. Dibattiamo, sprecando
preziose energie, sulle cose più assurde, a volte anche pensando di
essere dei fini intellettuali e delle menti illuminate. Ognuno si
sente superiore a qualcun altro, la presunzione è tale da creare una
gerarchizzazione prima morale che materiale. Le armi di distrazioni
di massa hanno anestetizzato i cervelli, la pigrizia ancestrale e la
stupidità genetica han fatto il resto, cullandoci in fallaci
certezze e in comode convinzioni, indotte artificialmente, e non
certo frutto di un pensiero autonomo e indipendente.
I più si rifiutano a
credere quando gli si dice o scrive talune cose. A scuotere lo status
quo dominante si rischia di incamminarsi in un percorso di
solitudine. Quando il l’uomo-bradipo cade dall’albero su cui
sonnecchia pancia all’aria più o meno sereno, sbatte il culo per
terra, e non ha occhi per vedere, e non ha orecchie per intendere. Il
mondo artificioso in cui galleggia è talmente radicato nel suo
pensiero da non poter accettare nessun’altra definizione della
realtà che lo circonda. La presunzione e l’eccessiva autostima han
fatto molto più vittime di una guerra. Chi osa far ciò, lo fa a suo
rischio e pericolo, e l’isolamento è una delle peggiori arme che
il branco tende ad usare per istinto di sopravvivenza e di
autoconservazione. Poi ci sono anche alcune persone molto
intelligenti, ma anche tanto furbe quanto affariste e opportuniste,
che han fatto loro l’inganno, e lo sfruttano a proprio vantaggio,
elevandosi sulla spalle degli altri, e nonostante ciò ricevono la
stima e l’adulazione della stesse persone su cui questi soggetti
usano far leva per raggiungere i loro scopi egoistici. Essi sono i
più grandi servi del sistema.
“… Pochi
comprenderanno questo sistema, coloro che lo comprenderanno saranno
occupati nello sfruttarlo, il pubblico forse non capirà mai che il
sistema è contrario ai suoi interessi.”
Niente di più vero.
Dormite gente, e
sorridente nella vostra infima presunzione, siete schiavi, e della
peggior specie, perchè pensate arrogantemente di non esserlo, mentre
rappresentate lo schiavo tipo, che il sistema ama e accudisce.
Scendete dal vostro
piedistallo, informatevi, riscoprite i valori essenziali della vita,
dall’amore all’amicizia, tornate umani, svegliatevi.
(da http://www.oltrelacoltre.com di Italo Romano).
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