Come mai in Italia le royalties per
l'estrazione di petrolio e gas sono così basse? Perchè il governo
non adegua i prezzi portandoli su standard mondiali? è in combutta
con i petrolieri?
Voglio ricordare che nel resto dl mondo
le aliquote oscillano dal 20% all'80% del valore del prodotto
estratto; ce lo chiederà mica l'Europa?.
Ci saranno mica delle lobby
che premono sulle decisioni e sulle scelte strategiche per lo
sviluppo dell'Italia, avvantaggiando i petrolieri, a discapito di una
crescita fondata sullo sviluppo di nuove forme di energie provenienti
da fonti rinnovabili che ci permetterebbe lo sganciamento dal
petrolio?
Non capisco a chi conviene questo
business visto che il nostro
petrolio è poco e di scarsa qualità ed equivale allo 0,1% del
prodotto globale. Il motivo è forse da ricercare nel basso prezzo
delle royalties oltre che al mancato pagamento allo Stato delle
aliquote sulle prime 20 mila tonnellate di petrolio prodotte
annualmente in terraferma e le prima 50 mila tonnellate di petrolio
prodotte in mare, come i primi 25 milioni di smc (standard metri
cubi) di gas in terra e i primi 80 milioni di smc in mare.
"Se estraessimo tutto il
petrolio che, secondo il ministero dello Sviluppo Economico, è
presente in mare, l'Italia lo esaurirebbe in sole 7 settimane. E se
al petrolio marino aggiungiamo quello estratto a terra, arriveremmo a
13 mesi. Un quantitativo che definire ridicolo è poco" (fonte
ADN KRONOS).
Mi
chiedo quindi se vale la pena di rischiare catastrofi ambientali
trivellando e riducendo a colabrodo un piccolo catino qual'è il
Mediterraneo rischiando incidenti e
danni ambientali irreversibili per un totale di petrolio
che se fosse
estratto, distribuito e utilizzato nella sua interezza durerebbe solo
7 settimane?
In
questa tabella si possono vedere sia le ditte che estraggono gli
idrocarburi in Italia che quanti Euro versano a Stato Regioni e Comuni.
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