Il movimento artistico “IN GIRO CON L’ARTE” in collaborazione con “MUSA DISTORTA” presentano la PRIMA EDIZIONE del “A tutto tondo Art Festival” che si svolgerà presso il Museo delle Tradizioni Popolari di Canepina in provincia di Viterbo con il Patrocinio dell’Assessore dei Beni Culturali di Canepina e del direttore del Museo Prof. Quirino Galli.
Sarà un’occasione di incontro tra pubblico e artisti di ogni genere: un grande festival interdisciplinare, un Festival dell’Arte a 360° nei giorni di sabato 19 e domenica 20 settembre prossimi.
“A tutto tondo” è un movimento artistico a 360º nato dal blog “In giro con l’arte”, fondato dall’autrice Concesion Gioviale e dal fotografo Alberto Costantini, con la collaborazione della pagina facebook “Musa distorta” fondata dal musicista poliedrico Emiliano Guiducci.
Il progetto, senza scopo di lucro, nasce con l’intento di portare l’arte originale “in giro” per la Capitale, unendo varie discipline, come musica, letteratura, teatro e via dicendo, dando la possibilità agli artisti stessi di condividere esperienze e opinioni con lo scopo di creare qualcosa di dinamico e innovativo che susciti interesse e curiosità a un vasto pubblico.
Offre la possibilità agli artisti di esprimere le proprie arti in vari luoghi, a partire dai bar più piccoli e rinomati della Capitale, fino ad arrivare in luoghi pubblici come musei.
L’unica cosa che richiede il movimento è la condivisione, arma efficace per far diventare questa piccola macchia un grande oceano, in un paese dove l’arte originale fa fatica a farsi strada.
Il programma prevede presentazioni letterarie, mostre fotografiche e pittoriche, live e brevi interpretazioni teatrali estrapolati dai libri presentati. Il tutto si aprirà il 19 settembre alle 9,30 con il taglio del nastro e la presentazione del professor Quirino Galli e l’intervento del direttore artistico Concesion Gioviale..
“Speriamo che questa piccola macchia possa diventare un grande oceano, in un paese dove l’arte originale fa fatica ad emergere”.
Artisti che partecipano:
Concesion Gioviale: autrice e direttrice artistica
Teresa Pontillo: pittrice, giornalista e presentatrice del festival
Alberto Costantini: fotografo e inviato di Roma da Leggere
Emiliano Guiducci: Musa Distorta e cantante dei Kryia
Marta Tempra autrice – (e Furio Thot) con “A.D.1243 – L’Ultimo Assedio Edizioni Arpeggio Libero
Lorina Lucciarini autrice – con “Il Cielo d’Inghilterra” edizioni Arpeggio Libero
Emanuela Rocca autrice- con “Ofle tra i due Mondi” edizione A.pe.d.
Giovanna Avignoni autrice con “Come una bolla” edizione Yucaprint
Emiliano Sclame autore – con “il Circolo Trevi” edizioni Arpeggio Libero
I ladri di Mescal : band
Vladimiro Modolo: cantautore
Direttore museo: Quirino Galli
Alberto Scala è il custode che ci ha aiutato con l’assessore.
e ora che ne dite di dare uno sguardo a questo luogo fantastico?
MUSEO DELLE TRADIZIONI POPOLARI
Il Museo Delle Tradizioni Popolari di Canepina occupa una buona parte dell’antico convento dei frati Carmelitani. L’ubicazione del Museo nella seicentesca struttura, ormai di proprietà del Comune dopo il 1870, fu voluta dal Sindaco Rosato Palozzi. Con il passare degli anni, a partire proprio da quando nel 1986 si cominciò ad allestire il Museo, la polverizzazione dell’imbiancatura sui muri, gradualmente, metteva in luce sempre più grandi macchie di colori e frammenti di forme e di figure. Ciò fece pensare subito che, sotto una pesante scialbatura, vi fossero degli affreschi. Fatti poi gli opportuni saggi, si ebbe la prova che vari affreschi decoravano il chiostro, il salone al piano terra e le pareti che fiancheggiano le scale che portano al primo piano dell’edificio. Dunque, il Sindaco Enrico Panunzi, allora in carica, coadiuvato dall’entusiasmo del sopraintendente del Museo Quirino Galli, avvia le procedure per avere quei fondi necessari, per il recupero ed il consolidamento di quanto si era intravisto. Procedure, passate poi all’attenzione dell’attuale Sindaco Maurizio Palozzi, che hanno reso la richiesta meritevole del finanziamento nel Docup 2001 – 2006 della Comunità Europea, tramite la regione Lazio. A questo finanziamento unendosi anche il contributo della stessa Regione Lazio, il contributo dello Stato, quello della Comunità Montana dei Cimini e la compartecipazione del Comune di Canepina, hanno reso possibile l’inizio dei lavori e la loro conclusione. Purtroppo, persone ignare del prezioso patrimonio che vi era nascosto sotto la scialbatura, hanno aperto una porta ed alcune finestre menomando di larghi pezzi i sottostanti dipinti, compromettendone la godibilità ed in alcuni perfino la lettura del dipinto stesso. L’intero ciclo di pitture murali, che ornano le lunette e i pennacchi del chiostro, è databile tra il 1610 e il 1627 e sono visibilmente tre i maestri attivi nei tre bracci del chiostro, tutti della scuola di Giuseppe Sebastiani da Macerata, che operava per conto del CardinaleOdoardo Farnese, nell’omonimo Palazzo della vicina Caprarola. L’espressione artistica e i contenuti sono quelli dettati dal Concilio di Trento,1545 – 1563: si dovevano adornare i chiostri dei conventi e dei monasteri, con le storie dei santi più rappresentativi dei rispettivi Ordini; l’iscrizione di didascalie doveva illustrare l’episodio, che, comunque, doveva essere di facile lettura; e le singole scene dipinte dovevano mostrare il Santo vicino alla gente comune, immerso nei fatti del quotidiano. Altri dipinti emersi sono databili a metà del 1700 e sono del Viterbese Domenico Corvi. Insomma, è stato portato alla luce un patrimonio di arte, di cultura e di storia, che merita essere osservato, per sentirne in noi l’intimo colloquio in cui ci porta e le vibranti sensazioni che in noi produce.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI… PASSERETE DUE GIORNI DIVERSI IMMERSI NELL’ARTE.
by Emanuela Rocca
(Fonte)