Una "Maddalena bis" nella laguna, chiesti 14 rinvii a giudizio. E un commissario nominato da Bertolaso per l'inquinamento fantasma
UDINE - Questa è la storia di una laguna che è
diventata una mangiatoia. Una laguna malata e mai bonificata. Un buco
nero di sprechi e veleni nel quale lo Stato ha annegato 100 milioni. È
una storia di fanghi al mercurio e commissari indagati, di canali
otturati e analisi creative. Per raccontare lo scandalo della laguna di
Grado e Marano basterebbe dire come è iniziato e come sta (forse)
finendo. È iniziato con uno stato di emergenza (3 maggio 2002, ministro
dell'Ambiente era Altero Matteoli) e la nomina di un commissario da
parte dell'allora boss della Protezione civile Guido Bertolaso
(dall'anno dopo e fino allo stop di Monti si andrà avanti col sistema
della deroga che ha causato le porcate del G8 e della ricostruzione
post-terremoto dell'Aquila).