Il 14 giugno 2014 Passera presenta a Roma il movimento "Italia Unica". Incuriosito sono andato a sbirciare nella pagina di questo Movimento e mi è saltata all'occhio questo capoverso che voglio riportare:
"Io siamo… la Legalità
E la ricerca continua della giustizia.
Io siamo il rifiuto delle ingiustizie, della corruzione e dell’illegalità e l’intolleranza nei confronti della lentezza del sistema giudiziario. Io siamo il rispetto della legge, delle regole della nostra comunità perché la certezza del diritto è la base di ogni convivenza civile. Io siamo la ricerca di leggi al passo con i tempi, capaci di realizzare giustizia in un mondo in continua evoluzione. Per questo ci impegniamo a costruire un’Italia profondamente rinnovata nell’amministrazione della giustizia, che rispetti e valorizzi le forze dell’ordine e la magistratura, un’Italia che prenda decisioni rapide e giuste a tutela dei cittadini e delle imprese che esigono tempi certi per la riparazione dei torti e la soluzione delle controversie. E soprattutto, un’Italia sicura e rispettosa dei diritti e dei doveri, un’Italia nella quale vogliamo vivere e far crescere i nostri figli.
Mi domando come tale "personaggio" possa parlare di rispetto delle leggi e di rifiuto di ingiustizia, corruzione e illegalità, oltre che di tutela dei cittadini, mah! Per ora non è stato condannato ma certo che sul suo capo pendono dei bei pesi.
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CORRADO PASSERA E GIOVANNI BAZOLI (PIU' ALTRI) A GIUDIZIO PER TRUFFA PLURIAGGRAVATA E CONTINUATA SUI DERIVATI (BANKSTER)
Avrebbero fatto sottoscrivere prodotti derivati swap a due imprenditori dicendo loro che avrebbero permesso una "copertura dal rischio di variazione del tasso d'interesse" variabile dei mutui che essi avevano stipulato tra il 2004 e il 2011.
Invece - secondo l'accusa - ai due clienti furono fatti firmare derivati truffaldini che aggravarono la loro posizione perche' erano ingegnerizzati in modo tale da favorire solo la banca.
Per questo la procura di Trani ha fatto notificare agli ex vertici di Banca Intesa e di Banca Caboto (ora Banca Imi), gruppo IntesaSanpaolo, una citazione in giudizio per truffa pluriaggravata e continuata.
Tra gli imputati:
Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza ed ex presidente del Cda;
Corrado Passera, ex ministro per lo sviluppo economico e AD sino al 2011;
Giovanni Gorno Tempini, ex amministratore delegato di Banca Caboto, oggi AD di Cassa depositi e prestiti;
Enrico Salza, ex presidente del consiglio di gestione di Intesa-San Paolo;
Giampio Bracchi, ex vicepresidente e componente del comitato esecutivo di Banca Intesa;
Andrea Munari, ex AD di Banca Caboto.
Il reato di truffa e' ai danni degli imprenditori del nord barese Ruggiero Di Vece, titolare della ditta Euroalluminio, e Vincenzo Grimaldi, titolare del calzaturificio 'Vingi Shoes'. A tre funzionari della filiale di Barletta della banca, dove furono sottoscritti i derivati, viene contestato il reato di concorso in abusivismo finanziario, reato per il quale ci sara' il vaglio del giudice dell'udienza preliminare.
Secondo il pm Michele Ruggiero - lo stesso che ha condotto le indagini sulle fluttuazione del tasso Euribor e sulle agenzie di rating - i prodotti finanziari fatti sottoscrivere dalla banca a Di Vece e Grimaldi (riservati solo ad operatori "qualificati") erano "strutturalmente inadeguati a tale funzione per la loro peculiare natura speculativa (cioe' vere e proprie scommesse sui tassi), sempre sbilanciata in favore della banca".
I contratti hanno procurato agli istituti di credito un ingiusto profitto patrimoniale di rilevante gravita' stimato in oltre 260mila euro.
Agli ex vertici della banca il magistrato contesta di essere stati "consapevoli che i contratti swap" erano favorevoli solo all'istituto di credito.
Gli indagati - e' la tesi della pubblica accusa - "coscientemente e volontariamente (e quanto meno con dolo eventuale), predeterminavano le condizioni per la negoziazione di contratti derivati di natura truffaldina".
Quindi, amministratori e manager sono accusati di aver permesso il collocamento sul mercato dei titoli derivati, di non aver informato correttamente la clientela sui rischi; e di non avere tenuto conto delle segnalazioni dell'auditing interna della Banca d'Italia e della Consob.
In poche parole,"predeterminato, inducevano, consentivano e non impedivano" che la truffa si consumasse, "assumendosene le relative responsabilità".
Detto in breve: per la Procura di Trani sono dei "banksters" e cioè dei banchieri gangster.
(Fonte)
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Così diceva Passera nel maggio 2014: Una bacchettata a destra: “Difficile che il nuovo venga dal vecchio”. E una bacchettata a sinistra: “Difficile che merito e semplificazione vengano dal Pd”.
Io aggiungo: "Difficile se non impossibile che il nuovo salvatore dell'Italia venga da uno che la Procura di Trani ha citato per truffa pluriaggravata e continuata". Ma non è tutto, (qui un suo breve curriculum).
Ora vorrebbe diventare il leader del centrodestra, lo spera da tempo, magari travolgendo Berlusconi, Alfano e Cesa con l'aiuto dei sindaci e per questo, l’ex ministro, ha deciso di prendere carta e penna e scrivere agli oltre 8mila sindaci italiani. Cerca, quindi, di "piazzarsi" come vera opposizione a Renzi e per questo sembra si sia già parlato con Tosi che in un intervista a "Repubblica" l'ha pure difeso da Salvini. Purtroppo per lui comicia ad avere pure delle defezioni importanti come la defezione dell'inseparabile Mario Ciaccia.
Alla prossima puntata.
Alla prossima puntata.
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