martedì 28 luglio 2015

IL SEQUESTRO DEI FUCILIERI DI MARINA LATORRE E GIRONE - TRAGICOMMEDIA ESTIVA DELLE DICHIARAZIONI DI CHI GUIDA QUESTO SFORTUNATO PAESE


28 Luglio 2015A Sergio Mattarella che dichiara: "L'Italia si batterà perché Massimiliano Latorre resti in Italia e Salvatore Girone possa farvi rientro", mi permetto di dire:

Signor Presidente, una simile dichiarazione dopo tre anni e mezzo di sequestro avallato dallo Stato italiano poteva sinceramente evitarsela. 
A volte il silenzio è più dignitoso.

Le parole rivolte ai Marò che vorremmo presto sentire da Lei, al rientro in Italia di Salvatore Girone, saranno: 
"Scusateci! Ora l'Italia dimostrerà al mondo intero la Vostra innocenza ed accerterà tutte le responsabilità del vostro calvario". 
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A Paolo Gentiloni che dichiara: "Confermo l'impegno del governo per difendere le loro ragioni nelle sedi internazionali che abbiamo deciso di attivare", mi permetto di dire:
Signor Ministro degli Esteri, ci risparmi ulteriori prese in giro. 
L'attivazione delle sedi internazionali è stata un'esigenza dell'attuale governo indiano per cercare di aggirare la propria Corte Suprema. Ora il governo indiano vi sta 'telefonando' anche la linea da seguire e lo sta facendo pubblicamente per evitare che, nella loro ottica, voi 'italiani' facciate altri 'casini' come in passato. 

Signor Ministro, questa volta non potete non riportare a casa Salvatore Girone!
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A Roberta Pinotti che dichiara che tra i vari motivi che hanno rallentato la soluzione della controversia "uno potrebbe essere la provenienza dell'ex ministro della Difesa indiano, originario proprio della zona in cui avvennero i fatti", mi permetto di dire:
Signor Ministro della Difesa, Lei è proprio un genio.
Io che sono nessuno l'ho spiegato ripetutamente a partire dal 3 Settembre 2013 che una delle figure chiave dietro il sequestro dei marò e l'umiliazione dell'Italia è stata proprio quella dell'ex ministro della Difesa indiano AK Antony 
https://www.facebook.com/stefano.tronconi.79/posts/294641134007567?pnref=story

Signor Ministro, se solo oggi a Lei sorge qualche dubbio a riguardo, per il bene Suo e nostro, la prego, cambi mestiere.

lunedì 27 luglio 2015

DOPO IL TTIP ARRIVA IL TISA, UN ALTRO TRATTATO CHE UCCIDE LA DEMOCRAZIA


Serpenti striscianti pronti a colpire una volta approvati. Sono i trattati internazionali, accordi presi sulla testa di milioni di persone senza il benché minimo processo democratico. Prive di condivisione democratica, queste strette di mano intra-governative e sovranazionali hanno anche la caratteristica d'essere irreversibili. Dopo la prima battaglia che le multinazionali sono riuscite a portare a casa col TTIP (ma badate non la guerra), arriva il TISA, ovvero il "Trade in Service Agreement". In altre parole un "accordo" internazionale di scambio sui servizi, che ne prevede la deregolamentazione e la liberalizzazione selvaggia. Scandaloso che i cittadini debbano essere informati tramite Wikileaks, che dopo le prime rivelazioni del 19 Giugno 2014, a distanza di un anno, rilascia nuovi documenti riguardanti le negoziazioni in corso. L'importanza di questo accordo è facilmente intuibile considerando sia i numerosi Paesi coinvolti, sia i tipi di servizi.
CHI PARTECIPA?

Al tavolo delle trattative sono seduti la bellezza di 51 Stati: naturalmente gli Stati Uniti, assieme ai 28 paesi dell'Unione Europea, con Australia, Nuova Zelanda, Canada, Svizzera, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Israele, Turchia, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Pakistan, Panama, Perù, Paraguay, Uruguay, Cile, Colombia, Messico e Costa Rica. Insomma, unici assenti i BRICS.

domenica 26 luglio 2015

CHI FINANZIA LA FONDAZIONE DEL PD?


LEspresso dedica un super articolone alla fondazione del Primo Ministro Matteo Renzi “Open“, sapete di cosa stiamo parlando? “Le fondazioni sono le casseforti dei politici , il dato è ormai assodato. Sono i loro strumenti del consenso, e si sostituiscono spesso ai partiti, perché offrono maggiori spazi di autonomia. In un recente report, Openpolis in Italia ha contato 65 “pensatoi”, quasi tutti nati negli ultimi quindici anni (…)” e ancora “Il punto è il bilancio 2014 della Fondazione Open gestita dal cerchio magico del premier,Maria Elena Boschi, Luca Lotti, Marco Carrai, tutti con incarichi sociali a titolo gratuito. La data è quella del 20 giugno 2015. Il dato interessante è l’ottimo risultato in fatto di raccolta fondi, con donazioni pari a un milione e 184mila euro. Sono 300mila euro in più rispetto all’anno precedente, quando però il bilancio registrava anche 100mila euro raccolti durante le manifestazioni: era però l’anno della campagna elettorale, delle molte cene e iniziative (…)”. 

venerdì 24 luglio 2015

Boldrini ne inventa un'altra delle sue: "Ospitiamo anche rifugiati climatici"

Il presidente della Camera segue il papa e li chiama eco-rifugiati. Per loro chiede una normativa internazionale che li consideri profughi come chi scappa dalle guerre.


Non bastano quelli che già arrivano nelle nostre coste. Ora la presidente della Camera Laura Boldrini propone di allargare le maglie della legislazione, così da assicurare protezione internazionale a chi scappa dai cambiamenti climatici.

Lo ha proposto ieri nel suo intervento a conclusione dei corsi della "Scuola di scienza e tecnica della Legislazione" dell'Isle. "Non riesco nemmeno a chiamarli rifugiati - dice la Boldrini - perché tecnicamente la Convenzione di Ginevra non li considera tali". Per questo, secondo la Boldrini, è ora che l'Italia, l'Europa e il mondo varino una normativa che permette a chi scappa dai cambiamenti climatici di ottenere diritto d'asilo nei Paesi dove approdano.

A sostegno della sua tesi la presidente chiama l'Enciclica di papa Francesco, ultimo testo sacro della sinistra. "Anche il papa li ha chiamati eco-rifugiati", dice la Boldrini. E così sarà impossibile distinguere tra chi è davvero in difficoltà, chi fugge da crisi e guerre, e chi invece no. Grazie alla Boldrini.

giovedì 23 luglio 2015

100 miliardi di tasse per i prossimi 5 anni: Unimpresa smonta le balle di Renzi

Le balle di Renzi smentite dagli atti ufficiali di Palazzo Chigi: col Documento di Economia e Finanza già approvato dal governo è stata decisa una stangata da 100 miliardi per i prossimi 5 anni, come denuncia un comunicato stampa di Unimpresa.


“Con un po’ di stupore prendiamo atto della promessa di Renzi. Il presidente del consiglio parla di un taglio delle tasse da 45 miliardi di euro. Tuttavia, i numeri ufficiali dello stesso governo vanno nella direzione opposta. Col Documento di economia e finanza già approvato, è stato certificato l’aumento della pressione fiscale oltre il 44% e si va incontro a una stangata fiscale da oltre 100 miliardi. Ovviamente, saremmo lieti se si concretizzasse un clamoroso cambio di rotta e se le promesse diventassero realtà”.
Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, in relazione all’annuncio del premier Matteo Renzi circa un piano di riduzione del fisco da 45 miliardi nei prossimi tre anni.

Secondo i calcoli del Centro studi di Unimpresa, dal 2015 al 2019 le entrate tributarie dello Stato cresceranno costantemente e arriveranno fino agli 881 miliardi del 2019. Complessivamente nel prossimo quinquennio i contribuenti italiani dovranno versare nelle casse pubbliche 104,1 miliardi in più rispetto allo scorso anno (+13%). Sulle imposte dirette e indirette – principalmente Irpef, Ires e Iva – ci sarà una stretta da quasi 80 miliardi. E la pressione fiscale salirà oltre il 44%. Il bilancio statale non sarà sforbiciato: le uscite cresceranno di quasi 38 miliardi (+4%) e sono stati sterilizzati gli investimenti pubblici, che resteranno stabili attorno ai 60 miliardi l’anno.

martedì 21 luglio 2015

MOGHERINI E GLI SPRECHI DI PALAZZO BRUXELLES

1. TELEGRAPH CONTRO “GLI SPRECHI DI BRUXELLES” PIATTI E POSATE D’ARGENTO PER TRE MILIONI DI EURO


Mentre proprio l’Europa impone a tutti rigore e austerità, il servizio diplomatico dell’Unione ha ordinato servizi di piatti in stile imperiale, bicchieri in cristallo, porcellane e posate in argento, per circa tre milioni di euro: serviranno a ospitare banchetti, party e visite di dignitari a Bruxelles e nelle 140 rappresentanze dell’Unione all’estero.

A rivelarlo, in maniera apertamente critica, è il britannico Daily Telegraph: stando alle indiscrezioni pubblicate dal quotidiano, i servizi da tavola sono in preziosa ceramica col bordo dorato e un’incisione della bandiera europea. A essi si affiancano bicchieri da whisky, brandy e champagne, oltre a vassoi in argento, candelabri ed altro. Il conto finale si avvicina ai tre milioni di euro. Secondo il giornale, questa cifra è circa dieci volte il costo di un analogo ordine effettuato di recente dalla Casa Bianca.

lunedì 20 luglio 2015

VAI CON L’ANNUNCITE: TAGLI DELLE TASSE PER 45 MILIARDI

RENZI, PIU’ CAZZARO DI BERLUSCONI: MENO TASSE PER TUTTI! - VAI CON L’ANNUNCITE: TAGLI DELLE TASSE PER 45 MILIARDI, VIA LA TASSA SULLA PRIMA CASA, E VIA CAZZEGGIANDO - MA DOVE VA CON UN DEBITO PUBBLICO DI OLTRE 2200 MILIARDI?
Sono alcuni dei punti del premier Renzi all'assemblea del Pd a Milano, ad Expo. ‘’Ora nel Pd non ci sarà nessun cambiamento genetico sui valori, sulla cultura politica, sugli ideali, ma sulle tasse sì. Saremo i primi che le riducono davvero e perciò saremo considerati credibili"…


Interventi a tutto tondo nel giro dei prossimi tre anni, dal fisco alle pensioni.Tagli delle tasse per 45 miliardi per una riduzione fiscale in cinque anni: un intervento senza precedenti nella storia repubblicana.

Sono alcuni dei punti del premier Renzi all'assemblea del Pd a Milano, ad Expo. Annunci che hanno fatto insorgere l'opposizione, scettica. "Se faremo le riforme nel 2016 elimineremo noi, perché gli altri hanno fatto la finta, la tassa sulla prima casa, l'Imu agricola e sugli imbullonati. Nel 2017 ci sarà un intervento Ires e Irap e nel 2018 interventi sugli scaglioni Irpef e sulle pensioni". Lo ha annunciato Matteo Renzi all'assemblea del Pd all'Expo, anticipando una "rivoluzione copernicana" per la riduzione delle tasse.

"Se continueremo a tenere in pista il cantiere delle riforme, come credo, nel 2016 faremo una sforbiciata delle tasse che proseguirà nel 2017-18 in maniera puntuale. Per 5 anni avremo un impegno di riduzione delle tasse che non ha paragoni nella storia repubblicana di questo paese. Una rivoluzione copernicana, senza aumentare il debito".

domenica 19 luglio 2015

#MARÒ - GRANDE CAPUOZZO! ... FERRARO? SEMBRAVA STARE DA UN'ALTRA PARTE!


Ogni tanto succede che si parli pure di loro, i marò (grazie LA7), non succede spesso. Grazie alla pochissima divulgazione da parte dei "media" nostrani, i cittadini non sono a conoscenza che i due fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono innocenti. Perchè non lo dicono chiaramente? sono forse timorosi di svelare al popolo quella verità scomoda per molti frequentatori abituali dei "Palazzi" e/o dalle carriere ottenute anche da certi "personaggi" che hanno fatto parte della storia di questi quaranta mesi? 
Ora si nota un certo risveglio e si legge qualche notizia in più forse perchè, finalmente, hanno deciso di chiedere, con ampio ritardo, l'arbitrato? ... ma non è ancora finita e il tutto potrebbe ancora divaricarsi per chissà quanto tempo.
Ieri sera su La7 nel programma "In Onda" condotto da Gianluigi Paragone e da Francesca Barrasi si è parlato dei due fucilieri. Ospiti della trasmissione sono stati Giorgia Meloni e Paolo Ferrero. Toni Capuozzo in collegamento esterno.

Ecco, per chi se lo fosse perso, il video della puntata del 18 luglio 2015 


(Maurizio)


Altri video....





venerdì 17 luglio 2015

“IMPICCATE I MARÒ” - PANTALEONI SI DIMETTE DA SEGRETARIO DI PRC

Il segretario Prc Rimini: “Impiccate i marò”, scoppia la polemica e si dimette


Dopo 24 ore di proteste, il segretario di Rifondazione Comunista di Rimini, Paolo Pantaleoni, che nella sua pagina Facebook aveva preso di mira i due Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, con un lapidario:
“Ma non è ora che impicchino i due marò?”,

ha presentato oggi le sue dimissioni.

Un annuncio maturato lunedì a metà pomeriggio on line con queste motivazioni: “il mio post sui marò è stato una colossale scemenza, di cui mi scuso con tutte le persone che ho urtato, ferito ed infastidito. La mia voleva essere una battuta a fronte dei tanti politici che usano parole violente contro i profughi e gli stranieri, ma – ribadisco – è stata una battuta sbagliata e altrettanto violenta: una violenza verbale che è esattamente ciò in cui non credo. Perciò sono doppiamente mortificato”.

IL DEBITO È IMMORALE IN GRECIA COME IN ITALIA



La Troika ha sentenziato: la Grecia deve morire per pagare il suo debito. Deve morire dissanguata, lentamente in agonia ed esposta al pubblico ludibrio come monito per il prossimo (l'Italia?). Il volere dei cittadini greci, espresso tramite il refendum popolare del 5 luglio, conta meno di niente, anzi è un aggravante che ha comportato l'ipoteca di 52 miliardi di beni pubblici greci come garanzia sul ripagamento del debito. Un'assicurazione sull'esercizio della democrazia: se i greci vogliono votare per cambiare le cose loro comunque si tengono il "grisbi". Tanto vale non votare più. E' il debito che comanda. Questi greci traditori... "si son fatti prestare i soldi e ora non vogliono restituire nulla". 

Ma chi l'ha contratto questo debito mostruoso? Come si è accumulato? Per cosa è stato investito? A marzo di quest'anno la presidentessa del parlamento greco, Zoé Konstantopoulouha annunciato la costituzione di un audit del debito greco attraverso una commissione coordinata da Eric Toussaint, autore del libro "Debitocrazia", e presidente del Comité pour l’Annulation de la Dette du Tiers Monde (“Comitato per l’annullamento del debito nel Terzo Mondo”). La storia della commissione è raccontata in questo video di Giorgio Simonetti, di cui consiglio la visione, e che le redazioni di tutti i giornali e telegiornali italiani hanno ricevuto, ma evitato di diffondere:

giovedì 16 luglio 2015

LA GRECIA POTREBBE AVERE UN 'ALTERNATIVA (MA NON LO DICONO) ... E INTANTO RENZI CHE FA?


SE NON SIAMO INCOSCIENTI, TENIAMO PRONTO IL PIANO B.

La Germania ha dichiarato che ha perso la fiducia nella Grecia di Tsipras. Questa dichiarazione fa perdere definitivamente fiducia nella Germania di Schaeuble o, più esattamente, conferma che la Germania non è partner affidabile nella costruzione dell’Europa unita. Per me non è una novità, per altri lo è e per molti è l’occasione per disfarsi dell’ultimo straccio di sovranità fiscale, ponendo fine allo Stato italiano (che non hanno mai amato) senza che nasca uno Stato europeo, ma un corpo di regole facilmente manipolabile dai poteri forti. Tale si sente e opera la Germania di Schaeuble.
La mia insistenza nel non attribuire alla Merkel la responsabilità della vicenda è dovuta alla conoscenza delle vicende dei Cristiano Democratici tedeschi che vide Schaeuble, delfino del prestigioso Cancelliere Khol con il quale restò coinvolto negli scandali finanziari del Partito, sorpassato dalla Merkel. Egli è stato protagonista della riunificazione tedesca e, nel corso di questa storica operazione, Schaeuble fu oggetto di un vile attentato che lo privò dell’uso delle gambe costringendolo su una carrozzella. Alla sua ambizione personale ha perciò aggiunto il diritto a un compenso, quello di essere nominato Cancelliere; la crisi greca è l’occasione che gli è stata offerta di cavalcare il 70% dei tedeschi contrari ad assistere la Grecia e favorevoli a gestire l’euro in modo diverso dal marco tedesco.

mercoledì 15 luglio 2015

Grecia-Ue: 'l'accordo è stato imposto dagli Stati Uniti'


Con il referendum di domenica scorsa i greci hanno detto NO all'ultima proposta dei creditori e all'austerità, ma Tsipras si avvia a stringere un accordo che prevede riforme simili a quelle rifiutate in precedenza. Cosa è successo nel frattempo? Secondo il giornalista Marcello Foa gli Stati Uniti avrebbero esercitato pressioni su Atene e l'Europa affinché si giungesse ad un'intesa. Riportiamo di seguito il suo post


"GRECIA-UE:L'ACCORDO CHE SPAZZA OGNI ILLUSIONE 

AVETE CAPITO CHE L'EUROPA NON E' RIFORMABILE? 

(E CHE A COMANDARE E' SEMPRE L'AMERICA?) 

Che cosa resterà della crisi greca, considerato che l'epilogo sembra ormai segnato, salvo sorprese dell'ultimo minuto ? Di positivo la capacità di reazione di un popolo. Il no degli elettori, lo scorso week-end, è stato un no a un'idea di Europa basata sull'austerity, sui vincoli assurdi della moneta unica, su un concetto non democratico e verticistico dell'Unione. Il fatto che oltre il 60% di un popolo si sia espresso con tanta convinzione rappresenta un segnale di malcontento profondo e non eludibile ; significa che la coscienza critica dei popoli europei non è sopita e che il Dna democratico è ancora vigoroso e può essere contagioso. Da oggi, come già osservato, la Lega, il Movimento 5 Stelle, Podemos, la Le Pen e, fuori dalla zona euro, lo Ukip di Farage e altri movimenti poco noti, ricevono una spinta propulsiva e vitalizzante i cui effetti si manifesteranno nei mesi a venire

lunedì 13 luglio 2015

IL SEQUESTRO DEI FUCILIERI DI MARINA LATORRE E GIRONE - LA STOICA RESISTENZA ED ATTESA DI SALVATORE GIRONE SEMPRE OSTAGGIO IN INDIA E VITTIMA DI POLITICI CRIMINALI, GIORNALISTI INADEGUATI E GIUDICI COLLUSI


“La richiesta d'arbitrato è quindi solo l'ultimo gioco di specchi venduto alle opinioni pubbliche per coprire le malefatte compiute tanto in India che in Italia. Serve tra l'altro a giustificare l'ennesimo non-rientro di Massimiliano Latorre, in Italia ormai dal Settembre 2014 ed il cui rientro non vuole certamente più neppure il governo indiano, che altrimenti non sarebbe spiegabile all'opinione pubblica indiana all'oscuro della verità.

Ora, nelle more dell'avvio dell'arbitrato destinato a non arrivare a conclusione, l'unica speranza è che, essendo l'arbitrato figlio di esigenze di politica interna indiana a cui l'Italia si è piegata per l'ennesima volta, vi sia quanto meno un accordo per il rientro in Italia anche di Salvatore Girone, ostaggio innocente ancora in India. Lo vedremo presto.”

Gli esiti dell'udienza della Corte Suprema tenutasi oggi a Delhi hanno semplicemente confermato quanto da me ripetutamente sostenuto e cioè che:
- lo stratagemma dell'avvio dell'arbitrato internazionale (intrapreso dopo oltre tre anni dal momento della costruzione delle false accuse contro i marò italiani ed in precedenza sempre rifiutato dall'India) è stata la modalità oggi suggerita ed abbracciata dallo stesso governo Modi alla pavida Italia per aggirare l'ostacolo costituito dalla Presidente della Corte Suprema Indiana, Dattu. E' stato infatti Dattu ad opporsi ad una soluzione negoziata in quanto personalmente colluso con la gang politico-criminale del Kerala (Chandy, Antony, ecc.) che ha sequestrato e manipolato le indagini sulla vicenda;

Intercettazioni Nardella-Adinolfi: “Napolitano? Ce l’hanno per le palle, sanno di Giulio”

Immagine tratta da: http://www.newspedia.it/wp-content/uploads/2015/07/intercettazioni-nardella-adinolfi-napolitano.jpg 
Oltre alle imbarazzanti intercettazioni fra Matteo Renzi e il generale Michele Adinolfi (oggi comandante in seconda della Gdf, al tempo dei fatti capo di Emilia-Romagna e Toscana), sul Fatto Quotidiano appaiono anche le intercettazioni fra Dario Nardella (fedelissimo di Renzi, al tempo vicesindaco e oggi sindaco di Firenze) e lo stesso Adinolfi.
Nelle intercettazioni ci sono anche i nomi di Maurizio Casacco, presidente dei medici sporitivi, e Vincenzo Fortunato, ex capo di gabinetto del ministro Tremonti e presidente Invimit (società del ministero dell’Economia per la gestione del risparmio sugli immobili pubblici).
Il colloquio è stato intercettato con una cimice piazzata dai carabinieri del Noe, coordinati dal colonello Sergio De Caprio.
Intercettazioni fra Dario Nardella e Michele Adinolfi: Napolitano ricattabile?
Due i temi: Saverio Capolupo, nominato inaspettatamente al posto di Adinolfi al vertice della Finanza dal governo Letta, a cui restavano pochi giorni di vita; e l’arrivo di Matteo Renzi a Palazzo Chigi al posto di Enrico Letta.
Il comandante in seconda della Gdf, Michele Adinolfi, spiega che ormai il figlio di Napolitano, Giulio, è potentissimo:“Giulio oggi a Roma è potente, è tutto”. Viene poi suggerita l’idea che il padre, Giorgio Napolitano, sia ricattabile: “l’ex capo della polizia Gianni De Gennaro e (Enrico, ndr) Letta ce l’hanno per le palle, pur sapendo qualche cosa di Giulio”. Nardella resta impassibile.
Così scrive il Noe: “Nardella dice che la strada è più semplice. Bisogna fare la legge elettorale e andare alle elezioni anticipate”.
Poi spiega che Letta gli appare “andreottiano” e “attaccato alla seggiola”. E insinua: “A meno che non ci sia anche da coprire una serie di cose, come uno nomina sei mesi prima il comandante, perché… a me è venuta la Santanchè pensa, che dice tanto tutti sanno qual è la considerazione di Giulio Napolitano. Prima o poi uscirà fuori”. Insomma, il segreto di Pulcinella:“Se lo sa la Santanchè, vabbè ragazzi”.

giovedì 9 luglio 2015

CASO MARÒ, AMBASCIATORE TERZI: “MALAFFARE E INTERESSI ECONOMICI PRIVILEGIATI RISPETTO A SICUREZZA NAZIONALE. IN QUESTA VICENDA VIOLATI DIRITTI UMANI E COSTITUZIONE. GOVERNO RENZI CONTINUA A CERCARE SOLUZIONI SOTTOBANCO”


La vicenda dei due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, è stata al centro di una puntata speciale della trasmissione “Il mondo è piccolo”, condotta da Fabio Stefanelli, in onda ogni giorno dalle 17.00 alle 18.00 su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (FM89.1 nel Lazio e streaming su www.radiocusanocampus.it). Ospiti personalità politiche e militari che hanno seguito da vicino l’intera vicenda dei due Marò. In studio l’Ambasciatore Giulio Terzi di Sant’Agata, già ministro degli esteri del governo Monti, il Generale Fernando Termentini e il Prof. Nicola Colacino, docente di diritto internazionale della Cusano.
L’Ambasciatore Terzi ha ricordato i giorni successivi alle sue dimissioni da Ministro degli Esteri, dopo che il Governo Monti aveva deciso di rispedire i Marò in India.  ”Quando Monti andò al Senato a riferire delle mie dimissioni -ha affermato Terzi-, si è riferito a degli interessi economici che dovevano essere tutelati e che andavano aldilà dell’esigenza di salvaguardare la sicurezza e la posizione dei nostri due militari. La natura di questi interessi è intuibile, ma non è mai stata spiegata apertamente dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dello sviluppo economico. Mi auguro che almeno alla conclusione di questa vicenda, ci possa essere una Commissione d’inchiesta parlamentare su questo episodio. Questo caso mi ha impegnato più di tutti gli altri sul piano politico, personale, intellettuale durante il mio mandato. Ero sicuro che il caso si fosse risolto a metà marzo 2013, con uno scatto d’orgoglio e di autorevolezza del nostro Paese sulla scena internazionale. E invece purtroppo tutto quello che avevamo costruito è stato fatto crollare per interessi  economici. Mi ha scioccato dover constatare quanto il malaffare e le considerazioni sommerse di un’economia che non è trasparente possano influire sulla sicurezza e sulla politica estera del nostro Paese. Si è parlato ad esempio di interessi legati al commercio dell’amianto con l’India. I Governi Letta prima e Renzi poi hanno commesso l’errore di continuare a trovare delle soluzioni sottobanco, delle vie compromissorie nascoste, dei ‘do ut des’ inconfessabili che risolvessero la situazione, anzichè proseguire per la strada maestra dell’attivazione dell’arbitrato obbligatorio che era già stata presa a metà marzo 2013″.

martedì 7 luglio 2015

#iostoconimarò - MEDIA, DISINFORMAZIONE E IGNORANZA

 

Il primo maggio in concomitanza dell’apertura dell’EXPO di Milano, assieme ad altre 61 volontari, abbiamo creato un evento su Facebbok per divulgare, attraverso lo stesso Social e su Twitter, immagini, filmati, perizie, e quant’altro fosse nelle nostre conoscenze per sollecitare il Governo, i giornali, le trasmissioni televisive e i media in genere nonché altri personaggi pubblici. Lo scopo è quello di cercare di interessare tutti questi a proporre la divulgazione per far conoscere alla popolazione quell’incredibile storia, tutta italiana, dei due fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sotto scacco indiano da ben 1234 giorni nonostante, anche se non lo vogliono dire, sia provata la loro innocenza.

Quindi giornalmente dopo aver concordato su quali pagine intervenire, normalmente due, andiamo a porre o come commento o, dove sia possibile, come post i nostri messaggi.

In gran parte i nostri “interlocutori” hanno accettato il nostro fare, magari tollerando questa nostra sorta di spam (è l'unico modo in nostro possesso con cui possiamo renderci visibili) riscontrando tra i frequentatori delle “pagine” risposte sia sensate (poche per la verità) sia, prevalentemente, insulti (i soliti “buzzurri”) provenienti da aree per lo più di sinistra.

sabato 4 luglio 2015

GIURO DI ESSERE FEDELE ALLA REPUBBLICA ....


"Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione" ... interessante vero? Molti pensano che prestare un giuramento sia solo una noiosa formalità, beh io ne ho prestato uno simile, come tutti coloro che hanno servito in armi la Patria, ben due volte, in forma collettiva prima e poi in forma individuale quando prendevo servizio di prima nomina e ... mi tremavano le mani.

Quello qui riportato è il giuramento che devono prestare, individualmente, i ministri ed è tutt'altro che una mera formalità e contiene una frasetta importante "....nell'interesse ESCLUSIVO della Nazione" non dice che so, prevalente, ne dice in...in linea di massima, dice proprio ESCLUSIVO, non lascia molti margine direi su chi e che cosa devono servire queste signore e signori nel momento in cui si accingono ad assumere il loro alto incarico e che cos'è una Nazione se non il Popolo che le dà vita, i Cittadini, quelli infatti ai quali la Costituzione si rivolge.

venerdì 3 luglio 2015

FUCILIERI DI MARINA: ARBITRATO ALTRA FARSA ITALIANA?


Il 26 giugno u.s. i maggiori quotidiani italiani annunciano che l’Italia ha avviato l’Arbitrato internazionale per risolvere la vicenda dei due Fucilieri di Marina Latorre e Girone. Varie le fonti che hanno dato risalto alla decisione del Governo annunciata dalla Farnesina e presa nell’ambito della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS). 

Una provvedimento - peraltro invocato da almeno due anni dalla Società civile ed anche da parte del Parlamento - che sarebbe stato adottato per l’impossibilità di pervenire ad una soluzione concordata della controversia.

L’annuncio è stato accompagnato dalla notizia che l’Italia chiederà immediatamente l’applicazione di misure che consentano la permanenza di Latorre in Italia e il rientro in Patria di Girone in attesa del giudizio conseguente all’arbitrato. Un notizia sicuramente aspettata dopo un anno di silenzio istituzionale giustificato dall’esigenza di lasciare spazio a “manovre informali affidate alla nostra Intelligence”. Attività che non ha dato risultati stante i risultati fino ad ora raggiunti e con un unico effetto, quello di aver perduto tempo a danno dei due nostri militari.
Assicurazioni che, nello stesso tempo hanno, però, immediatamente indotto qualche perplessità sulle procedure che sarebbero state seguite nell’avviare “il generico Arbitrato” annunciato e sulla competenza sui contenuti della Convenzione del mare  UNCLOS, del baronetto inglese Sir Daniel Betlehem, esperto  internazionalista scelto dall’ex Ministro Mogherini.

giovedì 2 luglio 2015

LA GRANDE RAPINA E' SERVITA: IL PD FA APPROVARE ALLA CAMERA IN VIA DEFINITIVA IL PRELIEVO FORZOSO DEI SOLDI DAI C/C



ROMA 2 luglio 2015 - L'aula della Camera ha approvato in via definitiva la legge di delegazione europea 2014 che recepisce 58 direttive europee, adegua la normativa nazionale a 6 regolamenti Ue e attua 10 decisioni quadro. I sì sono stati 270, 113 i no, 22 gli astenuti.

Tra i contrari Lega M5S e Forza Italia, secondo cui le nuove norme danno il via libera al "prelievo forzoso" dai conti correnti al di sopra di 100mila euro per salvare la propria banca da una eventuale crisi.

La direttiva contro cui si scaglia l'opposizione è la direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive - BRRD) che affronta il tema delle crisi delle banche approntando strumenti nuovi che le autorità possono impiegare per gestire in maniera ordinata eventuali situazioni di dissesto anche in via preventiva o ai primi segnali di difficoltà.

Lo strumento più innovativo di una procedura di risoluzione è il cosiddetto 'bail-in', che consiste nella riduzione forzosa del valore delle azioni e del debito della banca in crisi, e/o nella conversione di quest`ultimo in capitale.

mercoledì 1 luglio 2015

#MARÒ, LA NON INFORMAZIONE E L'IGNORANZA DIFFUSA


Certo che è defaticante intervenire nei post relativi ai nostri due Fucilieri di Marina, c'è sempre un manipolo, ristretto, di sinistri che si scatena con le SUE granitiche verità, bontà loro e sin qui amen, tutto sommato non varrebbe neppure la pena di confutarli anche perché sono ormai sempre più in minoranza persino a sinistra, ma oggi [26.06.2015], sul post di Salvini queste persone veramente geneticamente infami, esseri spregevoli del tutto indegni di appartenere al genere umano, mettevano questo commento (e più di uno):

"E allora le foibe? "

Ma che razza di spazzatura ideologica può indurre una persona, parola enorme in questo caso lo so, a fare dell'ironia su un genocidio? Che tipo di spazzatura hanno al posto del cervello per ritenersi in diritto di usare un Genocidio per fare quello che loro credono essere ironia? E poi si inalberano se uno osa anche solo sfiorare uno dei loro temi classici, provate a ironizzare sui partigiani, sulle Fosse Ardeatine o sui Lager e vedrete quale peraltro ovvio polverone si solleva perché su certi eventi tragici non può essere lecito, mai, scherzare e forse è proprio questa le differenza fra la gente per bene e normale che prova un innato rispetto per questi eventi, tutti, e quel putridume sordido chiamato sinistra che si ritiene in diritto di insultare tutto e tutti. 

Lo voglio dire con molta chiarezza, fintanto che la sinistra nei suoi rappresentanti ufficiali non prenderà le debite distanze da tutto questo ne sarà complice e non potrà offendersi se verrà etichettata per quello che è, SPAZZATURA IDEOLOGICA!