venerdì 17 luglio 2015

“IMPICCATE I MARÒ” - PANTALEONI SI DIMETTE DA SEGRETARIO DI PRC

Il segretario Prc Rimini: “Impiccate i marò”, scoppia la polemica e si dimette


Dopo 24 ore di proteste, il segretario di Rifondazione Comunista di Rimini, Paolo Pantaleoni, che nella sua pagina Facebook aveva preso di mira i due Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, con un lapidario:
“Ma non è ora che impicchino i due marò?”,

ha presentato oggi le sue dimissioni.

Un annuncio maturato lunedì a metà pomeriggio on line con queste motivazioni: “il mio post sui marò è stato una colossale scemenza, di cui mi scuso con tutte le persone che ho urtato, ferito ed infastidito. La mia voleva essere una battuta a fronte dei tanti politici che usano parole violente contro i profughi e gli stranieri, ma – ribadisco – è stata una battuta sbagliata e altrettanto violenta: una violenza verbale che è esattamente ciò in cui non credo. Perciò sono doppiamente mortificato”.
Il segretario di Rifondazione Comunista di Rimini si è anche scusato con il suo partito e con la comunità politica di donne e di uomini di cui fa parte spiegando che: “ciò che ho scritto è distante anni luce da ciò che pensa e pratica il Prc. Mi scuso sapendo che in questi giorni siamo impegnati a fianco del popolo greco e invece Rifondazione andrà sui giornali per questa mia scemenza” e provando a chiudere la polemica con una frase: “rimetto il mio incarico a disposizione della Federazione di Rimini”. 
Il post incriminato era stato commentato dallo stesso Massimiliano Latorre che aveva replicato: “Spero che queste parole siano uscite dalla testa e non dal cuore, ma lo dicesse ai nostri figli”.
Paolo Pantaleoni, aveva successivamente cancellato la frase, con le scuse.
(Fonte)
Può pure essere che il cervello del segretario Pantaleoni si sia inserito solo successivamente alle sue deplorevoli parole anche se personalmente ne dubito.
Ne dubito perchè ho letto oggi dei commenti di suoi sostenitori o amici, sulla sua pagina Facebook, che sembrano indicare la non inversione di pensiero. 
Mi riferisco a certi commenti che potete vedere nelle immagini sotto e che vi lascio giudicare.
Dopo la "bufera" capitatagli addosso per le infelici frasi pronunciate io avrei continuato a rendere invisibile la "pagina" (come aveva fatto) e non avrei di certo lasciato solo i post dal 7 luglio a oggi (tutto il resto è stato oscurato fino al 1 dicembre 2012) o perlomeno avrei tolto certi commenti. Ma quella è la sua pagina e può fare tutto quello che ritiene sia giusto.



Ultima ora

Stavo per pubblicare quando mi sono imbattuto in questa ANSA. Che sia il risultato di quanti si sentono "sostenitori" dell'ex segretario della vicina provincia di Rimini?

Marò, vandalismo contro lo striscione nella sede dei marinai d'Italia. Mingozzi: "Gesto vile"

Strappata la scritta "Riportiamoli a casa" e imbrattati i muri con scritte ingiuriosa

Venerdì 17 Luglio 2015 - Questa notte è stato strappato lo striscione appeso all'esterno della sede dei marinai d'Italia a Marina di Ravenna, che conteneva l'appello "Riportiamoli a casa" per il ritorno in Italia di Massimiliano La Torre e Salvatore Girone trattenuti in India dal febbraio 2012.

"Alcune scritte ingiuriose contro questi due marò sui muri della sede hanno completato un brutta pagina di inciviltà e irrisione. L'offesa ai marò - dichiara il vicesindaco Giannatonio Mingozzi - a poche settimane dal raduno nazionale dei marinai d'Italia a Ravenna è un gesto vile e intollerabile da condannare subito e con fermezza. Non mi interessa sapere se sia una bravata o un gesto politico, ma è un fatto che in queste ultime settimane alcuni episodi analoghi hanno segnato una sorta di dileggio nei confronti dei nostri marinai, in India per un processo che continua a essere rinviato in modo intollerabile nonostante via siano in corso trattative comunitarie ed internazionale che appoggiano la richiesta del Governo italiano. Non va dato alcuno spazio a questi atteggiamenti che intendono offendere tutta la Marina e le istituzioni".
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