venerdì 24 giugno 2016

CORVI E STELLETTE

Corvi e stellette - gli ultimi due Capi di Stato Maggiore sostituiti (De Giorgi per la marina e Preziosa per l'aeronautica) sono stati oggetto di dossier anonimi, peraltro debolucci. Per non dire della guerra al nuovo capo della finanza, Toschi - queste 'gole profonde' sono spinte dal risentimento per la Pinotti, che non ha rispettato la regola dell'alternanza?

Al ministero della Difesa si pensa che quest'attività di dossieraggio contro i capi di Stato maggiore sia una 'punizione' per la scelta di non rispettare la logica del l'alternativa nella guida delle Forze armate. Scelta che sarebbe stata consigliata alla Pinotti dal suo ventriloquo: Rolando Mosca Moschini...


Corvi e stellette. Sarà un caso, ma gli ultimi due capi di stato maggiore di forza armata sostituiti (De Giorgi per la Marina e Preziosa per l'Aeronautica) sono stati oggetto di dossieraggio anonimo.

Il primo veniva accusato di ricevere gli ospiti a cavallo (poi dimostrato che era della polizia di New York); e di ordinare mandorle salate e champagne. Il secondo di aver fatto pressioni per verificare le condizioni di salute di un altro generale dell'Am, Carlo Magrassi; guarda caso, Margrassi è stato poi ricoverato a Firenze per arresto cardiaco. In compenso, può ancora pilotare jet militari.

Non è finita. Indossa le stellette anche il nuovo Comandante della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi, scelto dal Giglio tragico sia per la conoscenza diretta (è stato a lungo a Firenze) sia per la "vicinanza" con Michele Adinolfi che si scambiava sms al veleno con Lotti contro la proroga anticipata del predecessore Saverio Capolupo.

Il fratello di Toschi, però, è coinvolto in un processo a Milano, in cui il Pm non sembra credere alla tesi che i soldi che aveva a Lugano erano diretti al presidente dell'Inpgi, Camporese. Un teste dice che li ha consegnati a lui direttamente. Il Toschi generale è stato preferito a Luciano Carta quale comandante della GdF. E Carta spedito a guidare le scuole dell'Arma.

Il Comandante della Guardia di Finanza, formalmente, viene scelto dal ministro dell'Economia. Piercarlo Padoan, però, si è sempre tenuto lontano dai "canarini" (come viene chiamata la GdF a Via Venti Settembre). Ben diverso è stato invece l'atteggiamento della ministra Pinotti.

Tant'è che al ministero della Difesa si pensa che quest'attività di dossieraggio contro i capi di Stato maggiore sia figlia della scelta di non rispettare la logica del l'alternativa nella guida delle Forze armate. Scelta che le sarebbe stata consigliata dal suo ventriloquo: Rolando Mosca Moschini, verso il quale lo stesso Quirinale comincia a manifestare segni di insofferenza. Uno su tutti. Alla sfilata del 2 giugno non è riuscito a spostare un corazziere che gli bloccava la visuale della sfilata.

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