Camera: partiti bloccano controllo esterno bilanci
Nella bozza di regolamento anticipata dall'ANSA
Più trasparenza nei bilanci dei gruppi parlamentari della Camera che
però avranno un controllo interno a Montecitorio e non passeranno al
vaglio di una società di certificazione esterna, come aveva proposto il
presidente Gianfranco Fini. Lo prevede il nuovo Regolamento, letto
dall'ANSA, che la Giunta esaminerà domani.
L'Ufficio di presidenza della Camera già in primavera aveva deciso di
modificare il Regolamento di Montecitorio per garantire una maggiore
trasparenza nell'uso dei fondi da parte dei gruppi parlamentari. La
Giunta per il regolamento si è quindi riunita il 31 luglio per esaminare
una proposta dei Questori che ha ricevuto un via libera di massima
dalla Giunta stessa. Il presidente della Camera Fini aveva chiesto di
inserire in questa bozza di Regolamento la previsione che i bilanci dei
gruppi fossero controllati da una società di certificazione esterna alla
Camera. La bozza, con questa integrazione, è stata esaminata dalla
Giunta mercoledì scorso, ma l'orientamento dei gruppi è stato quello di
eliminare il controllo esterno, in base al principio
dell'autogiurisdizione degli organi costituzionali (la cosiddetta
'autodichia'). La Giunta ha quindi incaricato Antonio Leone (Pdl) e
Gianclaudio Bressa (Pd) di redigere una nuova bozza, che è stata
presentata negli uffici della Camera e che sarà votata domani.
Il testo, che l'ANSA può anticipare, prevede che "entro trenta giorni
dalla propria costituzione, ciascun Gruppo approva uno statuto", il
quale "indica l'organo competente ad approvare il rendiconto e l'organo
responsabile per la gestione amministrativa e contabile del Gruppo".
Inoltre viene esplicitato che i "contributi" della Camera "sono
destinati dai Gruppi esclusivamente agli scopi istituzionali riferiti
all'attività parlamentare e alle funzioni di studio, editoria e
comunicazione ad essa ricollegabili, nonché al fine di garantire il
funzionamento degli organi e delle strutture dei Gruppi". Si esplicita
qualcosa che già avviene e cioé che i Fondi non possono essere usati a
scopi privati o estranei alle finalità parlamentari.
E qui scatta il controllo sull'effettivo uso dei soldi per le sole
finalità istituzionali. Esso sarà effettuato dal collegio dei Questori,
cioé i tre deputati di maggioranza e opposizione che sono a capo
dell'Amministrazione di Montecitorio.
(da www.ansa.it)
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