mercoledì 12 settembre 2012

MI MANCA IL QUID ........................... Ma dove vai se il Dna del consulente non ce l'hai???

La Corte dei Conti indaga sulle nomine di 686 consulenti firmate dal governo regionale dal 2008 ad oggi. L'ipotesi è danno erariale. La galassia delle consulenze è stata meglio di una fabbrica, perchè non servono gli studi, i concorsi, i curricula. Per essere "chiamati" basta avere quel certo non so che...quell'indispensabile quid che, o ce l'hai o non ce l'hai......

 

A 7 anni volevo fare la suora, causando un principio d’infarto a mia madre. Crescendo ho cambiato più volte idea: son passata da maestra, assistente sociale, psicologa quindi giornalista. La verità è che ho sbagliato tutto: avrei dovuto studiare da “consulente”. Anzi, non c’era neanche bisogno di studiare, perché la consulenza, come direbbe qualcuno, “è un quid” che hai nel sangue, quel certo non so che trasmesso dai tuoi avi nel Dna. O ce l’hai o non ce l’hai e allora, ti tocca lavorare. Non c’è neanche bisogno di passare la vita sui libri, specializzarsi in qualcosa che ti renda migliore degli altri o più abile. Non devi sostenere lo stress dei colloqui o spendere soldi in raccomandate per snervanti selezioni. Se avessi avuto il Dna del consulente avrei davvero potuto essere anche una suora e poi fare l’esperta d’informatica aerospaziale perché l’unica cosa che non serve è il curriculum.


Il governo Lombardo è meglio dell’Atm, ha dato lavoro a 686 famiglie di consulenti, tanti quanti sono i dipendenti dell’azienda messinese, con la differenza che autisti, meccanici e impiegati avanzano mesi di stipendi a cifre più basse. E devono guidare gli autobus, mentre quello che hanno fatto i 686 non è ben chiaro al punto che la Corte dei Conti ha avviato un’inchiesta su quella che è diventata una vera e propria fabbrica, senza il fastidio dei cartellini, dei fogli presenza e dei concorsi. 

In 4 anni e mezzo sono stati spesi oltre 8 milioni e mezzo di euro per consulenze esterne. Piccolo dettaglio: la Sicilia ha ventimila dipendenti e duemila dirigenti. Ma appena eletto Lombardo e i suoi si sono subito accorti di essere circondati da un esercito di sfaticati incompetenti e sono corsi ai ripari, nominandone 136 per 1,9 milioni. Nel 2009 è apparso subito chiaro che non avrebbero mai potuto fare il salto di qualità senza 180 consulenti, per 3,1 milioni. Nel 2010 sono stati 165 per due milioni di euro, nel 2011 sono 116 e infine quest’anno appena  87, (si sa c’è la crisi…)

In realtà queste cifre non comprendono l’intera galassia degli incarichi perché esistono diverse “fenomenologie”, sono solo quelle consegnate alla Corte dei Conti, che ha ravvisato ipotesi di danno erariale. Nell’elenco figurano professionisti, ci mancherebbe, ma spuntano anche trombettisti, suonatori di piano bar, abili sciatori, amanti della vela e del pianoforte. Laurea, abilitazioni o specializzazioni non sono requisiti indispensabili, perché l’unica cosa richiesta è essere vicini a esponenti della maggioranza (quelli giusti). Per il resto, sia che tu sia un genio della rete o uno che vuol solo sbarcare il lunario, non importa, perché poi l’argomento della consulenza si trova.  Per chi ha tempo invito a leggere sul sito livesicilia.it i dati relativi alle consulenze anno per anno con tanto di compensi.

Anche Messina pullula di consulenti insostituibili, soprattutto dopo l’alluvione (ma non tutte le consulenze sono andate a messinesi).

Indispensabile, ad esempio, il  “supporto amministrativo al soggetto attuatore per la sistemazione alloggiativa per la popolazione evacuata”, di Calogero Sirna ( allora a che cosa è servita la struttura allestita dal sindaco Buzzanca?). Il governo regionale ha poi nominato uno stuolo di docenti, ingegneri, architetti, geometri a supporto della ricostruzione dell’area, probabilmente perché gli uffici regionali, comunali, provinciali, sono popolati da nullafacenti. Nel frattempo però, per l’alluvione 2009 gli uffici di Palazzo Zanca e Palazzo dei Leoni hanno sborsato soldoni in straordinari proprio per dirigenti, burocrati, legali. Sempre per l’alluvione non si poteva fare a meno dell’ausilio dell’organizzatrice di eventi palermitana Angela Fundarò per “informare sulle istanze dei comitati di base” (il governo infatti non legge, non usa telefoni, non guarda tv né relazioni degli Enti locali). Nell’elenco c’ è anche il 23 enne Francesco Micali,suonatore di pianobar ed organista, l’appassionato di vela e sci alpino Gabriele Amato, l’organizzatore di eventi in discoteca e trombettista Carmelo Arcoraci e poi ingegneri, architetti, esperti, tra i quali negli anni troviamo Dario La Fauci e Felice Zaccone. Ovviamente si va da destra a sinistra, seguendo il mutare del colore della giunta. Il primo consulente del 2012 è stato il professor Alberto Stagno d’Alcontres, compenso 31 mila euro. Dal giugno 2009 c’è il “monitoraggio delle iniziative e dei processi organizzativi relativi ai rapporti istituzionali della Regione e dello Stato”, all’esponente dell’Mpa a Messina (nonché ex sindaco) Antonio Andò. C’è pure Pietro Cami, fedelissimo di Genovese. Ho scoperto persino di una consulenza per “attività d’intervento nella Pubblica Istruzione per l’affermazione nella popolazione studentesca dell’identità siciliana”, invito davvero a gustare la creatività nell’assegnare le nomine, c’è davvero di tutto. Nei giorni scorsi l’assessore Andrea Vecchio in una lettera aperta ha invitato i colleghi a non utilizzare gli ultimi scampoli di amministrazione nell’elargire le ultime prebende “con la regia dell’ex presidente”. Lombardo lo ha cortesemente fatto uscire dalla giunta. La stessa giunta dove il neo assessore Spampinato aveva appena nominato due nuovi consulenti: Davide Giordano, per censire il patrimonio Ipab e Giuseppe Orlando per quantificare i reati dei minori in Sicilia. I due, chiamati a settembre, finiranno l’indispensabile opera il 27 ottobre, il giorno prima delle elezioni. Il primo è stato assessore dell’ex sindaco di Gela Crocetta, oggi candidato alla Presidenza, il secondo è stato esperto dell’ex deputato Di Guardo, divenuto a giugno sindaco di Misterbianco lasciando la poltrona proprio all’attuale assessore Spampinato.

E io che volevo farmi suora. E’ che non ho il quid…
(di Rosaria Brancato - http://www.tempostretto.it)
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