"Dal presidio dei lavoratori della Ast a Roma presso l'ambasciata tedesca, dopo un comunicato insignificante diramato dell'ambasciata è partito un corteo pacifico, con in testa Bentivogli (Fim), Ghini (Uilm), Landini (Fiom), diretto verso il Ministero dello Sviluppo Economico, a cui la polizia ha risposto con una carica assolutamente ingiustificata in cui sono rimasti feriti quattro lavoratori dell'AST e alcuni dirigenti sindacali". E' quanto riferisce il Segretario nazionale Fim Cisl Marco Bentivogli in una nota.
"Continuiamo a sostenere quello che da tempo diciamo - prosegue Bentivogli - e cioè, che il governo non si occupi solo in televisione delle drammatiche vertenze industriali del nostro paese e la smetta di incoraggiare un confronto senza partire da un suo ruolo attivo per dare risposta alla disperazione di migliaia di famiglie. È inaccettabile che il nostro paese a partire dai suoi lavoratori non sia fatto rispettare come merita dalle più alte cariche istituzionali dello Stato".
Si e' concluso il presidio dei manifestanti della Ast di Terni di fronte al ministero dello Sviluppo economico. I dimostranti sono defluiti per via San Basilio, diretti verso i pullman, e seguiti da un contingente della guardia di finanza, senza il verificarsi di ulteriori incidenti. A quanto si apprende da fonti sindacali, il bilancio dei feriti tra i manifestanti e' salito a cinque. Ci sarebbero inoltre dieci contusi. Lo stesso segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, avrebbe preso una botta durante la carica.
Durante l'incontro avvenuto al Mise, il viceministro dell'Interno, Filippo Bubbico, ha dato la sua solidarietà ai feriti e non ha confermato ne' smentito la versione della questura sugli incidenti a Piazza Indipendenza. Lo riferisce il segretario nazionale Fim, Marco Bentivogli, che specifica come la versione della questura sia falsa: "Tutti i celerini sapevano che saremmo andati al Mise e non a Termini". Bubbico ha anche parlato di verifiche sulla dinamica dei fatti e annunciato un incontro entro sera con i sindacati.
"Alla disperazione di chi rischia di trovarsi da un giorno all'altro senza lavoro non si risponde a colpi di manganellate. Quanto e' accaduto nel corso del sit in degli operai della Ast non ha alcuna giustificazione e va duramente stigmatizzato. Ci auguriamo che il premier Renzi passi finalmente dalle parole ai fatti, come seppe fare qualche anno fa il presidente Berlusconi con una forte iniziativa politica. Gli operai delle acciaierie meritano rispetto e solidarietà, non certo le cariche della polizia". Lo dichiara il senatore Giancarlo Serafini di Forza Italia.
La procura di Roma e' in attesa di un'informativa della Digos per l'eventuale apertura di un'inchiesta legata al ferimento di tre manifestanti, coinvolti in alcuni scontri con la polizia, nell'ambito del corteo degli operai delle Acciaierie Terni-Ast. Sara' il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo a valutare se in relazione a quanto avvenuto oggi nel centro della citta' sussistano responsabilità di natura penale.
Questa, la cronaca e i commenti di una giornata "anni Settanta" a Roma, con la differenza che allora c'era al potere la Dc "fascista", oggi il Pd "renziano".
(Fonte)
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