IMMIGRAZIONE: TRITON, OPERAZIONE UE, SOSTITUIRÀ «MARE NOSTRUM» NEL PATTUGLIAMENTO FRA ITALIA E LIBIA
BRUXELLES – «Con l’operazione Triton si pone fine a Mare Nostrum. L’operazione europea sarà al posto di quella italiana. Non avremo due linee di difesa delle nostre frontiere». L’annuncio di Angelino Alfano arriva da Bruxelles alla conferenza stampa finale del ministri della Comunità Europa. «Mentre viene avviata l’operazione Triton sarà garantito il pieno coordinamento con le misure di emergenza adottate dall’Italia in vista di una loro rapida eliminazione».
TRITON – Le navi di Triton, per i loro pattugliamenti si spingeranno a trenta chilometri dalle acque territoriali, coprendo così anche 18 miglia di quelle internazionali. Un’area comunque di molto inferiore rispetto a quanto viene fatto attualmente dalle navi della Marina Militare italiana, che, con l’obiettivo principale di salvare quante più vite possibile, si spingono fin sotto le coste libiche. Alfano ha spiegato che, a differenza di Mare Nostrum, pero’, Triton provvederà solo al controllo delle frontiere e non a quella attività di ricerca e salvataggio che era la caratteristica dell’operazione italiana. « Il nostro paese – ha detto Alfano – farà la propria parte che discende dal diritto internazionale della navigazione: non si puòcancellare questo dovere di search and rescue che incombe su tutti. D’altra parte – ha proseguito – l’Italia non poteva restare sola su quella frontiera, che veniva attraversata per andare in tutta Europa».
BUDGET – Il budget mensile di Triton, almeno nella sua fase iniziale, sarà di 2,9 milioni di euro al mese e per finanziarne il lancio e la prima fase, sono stati riallocate risorse del Fondo internazionale per la sicurezza, e del bilancio di Frontex. Il suo destino sarà però nuovamente valutato nei prossimi mesi, in parallelo alla discussione di Consiglio e Parlamento Ue per incrementare gli stanziamenti a Frontex per il 2015, condizione necessaria per garantire la sopravvivenza di Triton nel tempo.
(Fonte)
MA NON SOLO TRITON
E ai Paesi come Germania e Svizzera (riporta l'ANSA) che si lamentano per le mancate registrazioni dei migranti in arrivo nel nostro Paese, Alfano risponde: "I migranti spesso si sono rifiutati individualmente o in gruppo. Ma la polizia italiana ha stretto ulteriormente i bulloni dell'organizzazione per rispondere in modo ancora più efficace sul tema del foto-segnalamento e delle impronte digitali", segnalando come negli ultimi mesi sia stato "raggiunto uno straordinario miglioramento".
Intanto le polizie europee, col coordinamento italiano, si preparano ad una stretta sul fenomeno dell'immigrazione irregolare, con l'operazione "Mos maiorum", due settimane di controlli mirati ai punti di passaggio 'caldi' delle frontiere esterne e lungo le rotte interne, per monitorare i cosiddetti 'secondary movement' all'interno dell'area Schengen, dal 13 al 26 ottobre. Ma quattro eurodeputate Pd, Costa, Kyenge, Schlein e Toia, sono pronte a dar battaglia e chiedono al Consiglio europeo di ricevere informazioni sulle procedure dell'operazione.
ANGELINO, LE QUATTRO EURODEPUTATE LO PERMETTERANNO?
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