E così domani, finalmente, va in scena la solita, vecchia, trita e ritrita pantomima dell'elezione del Presidente della Repubblica, hanno ancora un po' di tempo per le ultime, frenetiche trattative, scambi sottobanco, vendite e svendite, i catto-comunisti hanno ingrossato le loro fila con i 39 rinforzi gentilmente offerti dai grillunisti, tutto è pronto, signore e signori si va a cominciare; assisteremo alle solite scenette di seriosi personaggi impegnatissimi a non farsi scappare dal ridere, perchè guardate che non scoppiare a ridere è una delle prime cose che un politico italiano deve imparare a fare, voglio dire, voi ci riuscireste a dire quello che dicono e a fare quello che fanno senza sbellicarvi dalle risate? Noi siamo il pubblico, un pubblico un tantinello forzato e parecchio pagante, gli attori credo muiano dall'invidia, quando mai loro potranno avere il botteghino pieno anche se la sala è ... vuota! Eh sì, perchè tranne qualche residuo trinariciuto che ancora ci crede, roba da centro d'igiene mentale, gli altri, diciamocelo, se ne fregano altamente di questo polveroso spettacolo, sappiamo tutti benissimo chi sarà il prossimo presidente della Repubblica, il solito catto-comunista, intransigente garante della nomenklatura, uno che firmerà, come da 50 anni a questa parte, le Leggi incostituzionali e contrarie alle norme e persino alle nozioni del Diritto che questi Parlamenti di autonominati e improbabili auto governi emaneranno con la complicità della Consulta. Questa volta andrà un po' meglio, almeno non sarà un ex-fascista convertito sulla via di Damasco sono tutti troppo vecchi ormai.
Deve sapersi muovere in Europa, ma non è poi tanto difficile, in fondo, ne deve fare solo uno di movimento: mettersi velocemente a 90° ogni volta che vede un tedesco! Sarà certamente una o uno del quale mi vergognerò, ma fa nulla, ci siamo abituati ormai no? Settant'anni di vergogna, mica poi tanti da un punto di vista Storico, una ben triste e squallida parentesi, è toccata a noi, che ci volete fare, del resto se si resta a guardare non si può mica pretendere di più no? Non siamo forse spettatori? E allora applaudiamo contenti abbiamo, in fondo, quello che ci meritiamo anche se un simile spettacolo è un po'troppo caro, ai miei tempi l'avanspettacolo era più a buon prezzo e, tutto sommato, anche più divertente.
(di Giuseppe Salomone)
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