Il
ministro Emma Bonino sta “viaggiando” tra Siria, Libano e Gibuti per accordi sui
diritti umani e credo farebbe bene a recarsi anche in India per fare gli stessi accordi, non solo per i due soldati italiani ma anche per le molteplici situazioni di
stupri che vedono coinvolti minori, … invece lì sembra non ci voglia proprio andare. Non sento,
ma forse mi è sfuggito, alcuna sua parola o presa di posizione, dal 3 febbraio, in merito all’evolversi
del “caso India” inerente i 2 Marò. Sembra quasi essersi eclissata seppure, credo,
abbia i mezzi per comunicare e/o intervenire.
Vista
questa mancanza devo dire grazie al ministro Mario Mauro per il suo intervento
al senato (forse incaricato dal M.A.E.?) e spero vivamente riesca a risvegliare
i colpevoli o solo disinteressati “personaggi” che poco e niente di decisivo finora hanno
fatto per questa faccenda che si protrae da poco meno di due anni, speriamo solo non
sia tardi.
Se mi è permesso però devo dire che mi sarebbe piaciuto se avesse
calcato un po’ più la mano magari dicendo che non solo la partecipazione
alle missioni antipirateria sono intrinseche con la soluzione positiva della
vicenda dei due fucilieri del San Marco ma anche tutte le altre
missioni internazionali.
Riporto
una articolo di Adnkronos, di oggi, in merito a
questo fatto.
''E' notizia di ieri la dichiarazione dell'Alto
Rappresentante Ashton che sui marò ha espresso 'serie preoccupazioni' perché la
questione, a suo dire, rischia di avere ripercussioni negative sulla
credibilità degli sforzi della Ue nella lotta alla pirateria. E' mia premura
sottolineare che la
partecipazione italiana alle future missioni antipirateria della Nato e della
Ue è legata intrinsecamente alla soluzione della vicenda dei nostri due marò che dovrà concludersi
positivamente con il ritorno a casa, con onore, dei nostri due fucilieri''. Lo
ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro, nel suo intervento in Senato
per le comunicazioni del governo sullo stato delle missioni in corso e degli
interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di
stabilizzazione.
"Prendo atto -ha proseguito Mauro rispondendo
alle domande dei parlamentari delle commissioni Difesa di Camera e Senato,
riunite a Palazzo Madama- che c'è una intenzione del Parlamento di presentare
un ordine del giorno che vincoli la nostra partecipazione alla questione dei
marò, una decisione che spetta al governo nella sua interezza e non solo al
ministro della Difesa. Torno a sottolineare che sono intrinsecamente collegate
la soluzione di questo caso e la conduzione di questo tipo di missione''.
Anche perché, ha rimarcato il ministro della
Difesa, ''quel caso investe la legittimità delle azioni che sul piano
internazionale i governi fanno per porre freno al flagello antipirateria''.
Intanto il governo indiano avrebbe trovato, con la
mediazione del procuratore generale, una "via d'uscita" per sbloccare
l'impasse sull'incriminazione di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. E' quanto scrive oggi The Indian Express,
precisando che la soluzione proposta è quella di presentare un atto di
accusa in cui viene mantenuta l'applicazione del Sua Act, la legge
anti-pirateria, senza però il ricorso alla pena capitale.
La proposta è stata avanzata dal procuratore generale Goolam E Vahanati in una riunione a cui
hanno partecipato funzionari di alto livello del ministero dell'Interno, della
Giustizia e degli Esteri. Come è noto, da tempo è in corso un braccio di ferro
tra il ministero dell'Interno e quello degli Esteri indiano sulla questione del
Sua Act e la pena capitale, con quest'ultimo impegnato a bloccare questo tipo
di impostazione "che avrebbe potuto avere gravi effetti nelle relazioni
dell'India con l'Italia e l'Unione Europea", scrive il giornale indiano.
La proposta di compromesso avanzata dal
procuratore generale è stata considerata "la più funzionale", riporta
ancora il giornale, sottolineando che i presenti alla riunione non hanno
espresso sostegno all'idea di escludere completamente il ricorso al Sua Act.
Sulla vicenda dei due fucilieri è nuovamente
intervenuto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
"Due giorni fa ho parlato con nostri fratelli italiani in India, Latorre e
Girone. Le mie posizioni sono internazionalmente note e non perdo occasione per
avere contatti e prendere iniziative con miei omologhi europei per sollecitare
un approccio di interesse comune europeo al rispetto della considerazione dei
due nostri fucilieri" ha detto, nel corso di un incontro con gli
eurodeputati italiani al Parlamento europeo a Strasburgo.
(Fonte)
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