Monti è costato come una guerra perduta, il professore genio
Non vorrei che la notizia
passasse in cavalleria: il genio ha fatto fuori il 47% delle ricchezza
nazionale. Cioè con il suo governo ha distrutto quasi la metà della ricchezza
nazionale. Come in una guerra! I TECNICI HANNO DISTRUTTO IL PAESE. Poche cifre su
pressione fiscale e spesa pubblica mostrano quanto i fatti non coincidono con
annunci e promesse. Leggere per credere. Grazie all’autorizzazione del gruppo
Class editori pubblichiamo il commento di Edoardo Narduzzi apparso su Italia
Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi.
A leggere le cifre, ormai
ufficiali, qualche dubbio viene circa il fatto che i governi tecnici o
emergenziali facciano davvero bene all’economia. Da quando è iniziatala crisi,
nell’ultimo trimestre del 2008, l’Italia ha perso il 9,1% del suo Pil prodotto
nei decenni precedenti. Ma ben il 47% della ricchezza nazionale è stata
distrutta nell’ultimo biennio, quello del 2012/13 quasi tutto
all’insegna dell’atipico governo Monti, visto che in soli 24 mesi è andato in
fumo il 4,3% del Pil di fine 2011. UNA QUESTIONE DI CORAGGIO La mitragliata di
tasse, vecchie e nuove, imposte all’economia italiana ha prodotto la più
massiccia distruzione di ricchezza mai conosciuta nella storia recente. Forse,
se i governi emergenziali avessero osato di più, anziché replicare il copione
stantio della politica economica del Belpaese, oggi saremmo a commentare dati
diversi. Ma Monti e Letta hanno preferito seguire percorsi poco coraggiosi ed
adesso diventa davvero complicato formulare previsioni sul 2014.
Del resto le
stime fatte a suo tempo da Monti spiegano quant ola realtà dell’economia
italiana sia diventata distante rispetto ai modelli econometrici utilizzati per
prevederne l’andamento. QUALCHE CIFRA I numeri. Nel dicembre del 2011 il
governo Monti vara il DL Salva Italia eprevede una diminuzione del Pil dello
0,4% per il 2012 e una crescita dello 0,3% per il 2013. Ad Aprile 2012,
approvando il Def, Monti aggiusta le previsioni: -1,2% il Pil 2012 e + 0,5%
quello dell’anno successivo. Il calo della ricchezza nazionale a consuntivo
2012 sarà, come certificato dall’Istat, del 2,4%, cioè il 600% in più di quanto
previsto da Monti a dicembre e il doppio della riprevisione fatta dal Def ad
anno ampiamente in corso. Ancora peggio è andata con l’anno in corso. Il Pil
2013 chiuderà con il segno meno dell’1,9%, anni luce distante dalla modesta
crescita indicata nel DEF dell’aprile 2012 e quasi il 1000% peggio del -0,2%
indicato dall’ultimo documento previsionale ufficiale di fine 2012.
Insomma una
navigazione tra la probabilità dei numeriche è perfino difficile etichettare
come a vista e la peggiore che l’Italia poteva avere nella suo relazionarsi con
i mercati EMERGENZA RECESSIONE I governi tecnico-emergenziali hanno inferto al
paese una recessione ben più dura di quanto avessero stimato e comunicato e,
purtroppo,senza porre le basi per una sana e robusta ripresa di medio termine,
avendo rinunciato a fare le riforme meno facili dei mercati troppo regolamentati.
La scusa dell’emergenza non può più da sola bastare a giustificare politiche
economiche che sanno soltanto accentuare la negatività del ciclo, altrimenti la
previsione dell’andamento del Pil 2014 resta un mestiere da maghi e per esperti
di oroscopi
(Tratto da: informare.over-blog - fonte: Italia oggi)
.... poi, come ben sappiamo, arriva Matteo Renzi e nonostante tutti i proclami e le previsioni le cose non sembrano migliorate anzi .....
LE PREVISIONI SUL DEBITO SONO GIA' SALTATE IN ARIA
La settimana scorsa Bakitalia ha comunicato che il debito pubblico, nel mese di aprile, è salito al livello record di 2146 miliardi. Già un paio di mesi fa, con un post sul tema, avevamo avvertito che le previsioni sulla dinamica del debito in rapporto al PIL contenute nel DEF 2014 sarebbero state presto smentite.
Ed ecco compiersi la previsione, peraltro assai facile da intuire.
Sfogliando le pagine del DEF 2014 ci si accorge che il governo prevede che il rapporto Debito/Pil, a fine 2014, si attesti al 134,9% come riscontrabile dall'immagine che segue, tratta dallo stesso DEF.
Volendo fare qualche conto spicciolo, considerando che il Pil nominale, alla fine del 2013, era di circa 1560 miliardi di euro e, tenuto conto che, per il primo trimestre del 2014, l'Istat ha certificato una flessione dello 0.1%, considerando anche il basso livello di inflazione (circa lo 0.5%), potremmo concludere che, ad essere ottimisti (ma proprio ottimisti), il PIL a fine aprile potrebbe essersi attestato a circa 1563 miliardi di euro, che si confronta con il debito salito a 2146 miliardi, con previsioni ancora in crescita. Rapportando i dati, concludiamo che a fine aprile il rapporto debito/PIL è stato di circa 137.30%, ossia quasi tre punti in più rispetto a quanto previsto dal governo per fine 2014.
In termini assoluti, va segnalato che il debito pubblico, nei primi 4 mesi del 2014, è aumentato di oltre 78 miliardi di euro, che corrispondono allo stesso incremento che si è verificato in tutto il 2013.
Riprendendo un grafico che avevamo proposto in un precedente articolo, dove si evidenziavano gli errori dei vari governi nella stima della dinamica del rapporto debito/PIL, si osserva che il governo Renzi (linea rossa continua), a consuntivo, sta facendo addirittura peggio dei suoi predecessori.
(Fonte: vincitorievinti)
QUESTI ULTIMI TRE GOVERNI SONO STATI "SPONSORIZZATI" DAL PRESIDENTE NAPOLITANO MA DA CHI SONO STATI IMPOSTI? NON CERTAMENTE DAL POPOLO SOVRANO VISTO CHE ELEZIONI NON NE SONO STATE FATTE!
fin quando ancora....
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