Ma cosa ha fatto veramente De Mistura per i due fucilieri del San Marco dalla data del loro arresto?
Oserei dire soprattutto
“tante chiacchiere” e tanti viaggi in India. Alla fine, probabilmente, ha pagato per il fallimento della
trattativa per portare a casa i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Certo che il
tempo per fare qualcosa di meglio lo ha avuto, perché non l’ha fatto? Non era
capace? gli è stato impedito? o che altro?.
Il 28
novembre 2011 è stato nominato sottosegretario di Stato del Ministero degli
Affari Esteri del Governo Monti.
Il 27 marzo
2013, dopo le dimissioni del ministro Giulio Terzi per il caso dei marò, è
stato promosso da Mario Monti a viceministro degli Affari Esteri.
Il 24 aprile
2014 il viene deciso il ritiro di Staffan De Mistura da inviato speciale presso
il governo indiano per il caso dei marò.
Certamente
alcune sue frasi rimarranno celebri, riporto qualcuna:
- “Siamo un team” (Il team
sarebbe formato, oltre che da lui, dai Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
e dall’ambasciatore italiano a Nuova Delhi Daniele Mancini);
- “Ogni sera facciamo il punto” (i quattro
sopramenzionati);
- “hanno capito che la pazienza dell’Italia è
finita” (gli indiani);
- “Dobbiamo reagire con glacialità, ma spero
con efficacia”;
- “un passo avanti è stato fatto”;
- “la ragionevolezza prevarrà”;
- "Non molleremo"
- "La nostra è un'azione diplomatica ma energica. Anzi, un'azione diplomatica e giuridica energica".
- "Non molleremo"
- "La nostra è un'azione diplomatica ma energica. Anzi, un'azione diplomatica e giuridica energica".
Alcune considerazioni su di lui:
- Pino
Corrias: “di tanti onori in patria, nulla sia trapelato in India?”
- Edward
Luttwak: “ha risposte semplici a
questioni complesse” - “Staffan è
solo un bellimbusto e in India è considerato un cretino”
- Federica
Mogherini: “esaurisce quella in cui ha
operato Staffan de Mistura che voglio ringraziare a nome del governo per la
dedizione e l’instancabile impegno con
cui ha seguito la vicenda. Servono figure nuove, stiamo definendo un collegio
di esperti, sotto la guida di un coordinatore”.
Dopo la sua “cacciata”
ci pensa il presidente Giorgio Napolitano a tirarlo "su di morale" conferendogli il
4 giugno 2014 l’Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito
della Repubblica, il più alto degli ordini della Repubblica italiana (mi piacerebbe sapere quali siano questi meriti).
Certo che
leggendo le ultime news De Mistura non si è perso d’animo e nell’ultimo fine
settimana si è nuovamente imbattuto, a Capri, in Napolitano che come riferisce
la stampa si trovava lì un periodo di riposo (solo 2 giorni, sigh).
Ma cosa
facevano sull’isola i due? un caso?. Da quanto evinco da notizie di stampa si sono
incontrati, assieme ai sindaci di Capri e di Anacapri (Franco Cerrotta e Gianni
De Martino)e all'ambasciatrice di Svezia Ruth Jacoby a Villa San Michele, sede
della Fondazione Axel Munthe.
De Mistura
dichiara alla stampa, al termine dell’incontro, che è lì per rilanciare la
"vocazione internazionale che Capri
ha sempre avuto" e che a Villa San Michele si potrebbero svolgere "incontri culturali ma anche politici
internazionali perchè l'Italia e Capri sono un punto di raccordo nel
Mediterraneo".
E qui salta
fuori, come si legge sul sito restoalsud,
la nascita di una scuola di formazione diplomatica.
De Mistura
ha già ottenuto, come riporta liberoquotidiano, un prestigioso incarico europeo
a Brixelles dove l'ex sottosegretario agli Esteri è alla testa dell'Istituto
Europeo per la Pace. A Bruxelles, come spesso accade, non badano a spese: per
De Mistura hanno messo a bilancio uno stipendio mensile da 30mila euro ed è in allestimento una struttura il cui costo, secondo gli studi
di fattibilità commissionati dalla Commissione Esteri del Parlamento europeo si
aggirerà intorno agli 8 milioni e 815mila euro per il primo triennio d'attività”.
Quindi mi
viene da pensare che a Villa San Michele sede della Fondazione Axel Munthe a Capri,
sarà la sede non solo di una scuola di diplomazia per giovani futuri leader ma
anche l’Istituto Europeo per la Pace o una sede distaccata della stessa.
Diceva (De Mistura) in un'intervista rilasciata a Stefano Vaccara e pubblicata su America Oggi (leggi tutto) nell'aprile 2012, a ridosso dell'arresto dei due fucilieri ed era sottosegretario agli Esteri :
"... Allora andiamo subito alla brutta notizia: le autorità indiane avrebbero trovato compatibilità tra i due fucili sequestrati a bordo della petroliera Enrica Lexie e i proiettili recuperati nei cadaveri dei pescatori indiani uccisi il 15 febbraio sul peschereccio St. Antony al largo delle coste del Kerala. E ora?
"Innanzitutto i risultati della perizia balistica non sono ancora stati ufficializzati, si tratta di indiscrezioni. Tuttavia, se cosi fosse ribadiremo che la giurisdizione è italiana e che un militare in servizio, pur responsabile di un errore di valutazione, va giudicato nel proprio Paese".
Già, lei ha ribadito spesso che i militari vanno giudicati solo in casa propria: "Non c'è un solo caso nella storia in cui questo non è avvenuto" ha dichiarato. Se invece ciò non avvenisse per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i marò italiani prigionieri dell'India, quali sarebbero le conseguenze nel rapporto tra i due paesi? E cosa potrebbe fare l'Italia a quel punto in sede internazionale riguardo a questo "storico caso"?
"L‘India e l'Italia sono due grandi nazioni con storici rapporti di amicizia, la crisi della Lexie non dovrà mai intaccare relazioni saldamente consolidate ed il rispetto e l'ammirazione per la loro cultura millenaria che tutti noi abbiamo. Ciò non toglie che sul piano giudiziario non lasceremo mai nulla d'intentato, ad ogni livello, per riportare in marò in Italia, e presto".
Quando ha incontrato l'ultima volta i marò Latorre e Girone, in che stato d'animo li ha trovati? Ha potuto riferir loro delle novità che possano tirar su di morale, o li ha trovati più scoraggiati rispetto agli incontri precedenti? Cosa le hanno chiesto? E come vengono trattati nel carcere di Travandrum?
"Guardi, lei sa bene che sono uomini pronti ad ogni evenienza, militari che sono stati impiegati nelle più delicate missioni, incluso peacekeeping in aree ad alto rischio. Praticamente impossibile cogliere in loro segni di cedimento o debolezza. E tuttavia sono consapevoli che il loro caso è assai singolare, il primo da quando membri delle nostre forze armate sono impiegate a salvaguardia della marina mercantile, e quindi non vi è alcuna giurisprudenza in merito. Tutto questo genera una certa apprensione. Ma sapere che l'intero Paese, a cominciare dal Capo dello Stato, li sostiene è indubbiamente un fattore che mantiene alto il morale".
Le famiglie dei pescatori uccisi: Le avete mai incontrate? Avete intenzione di incontrarle? E prevedete una indennità che l'Italia dovrebbe pagare ai familiari una volta che fosse accertato che a sparare e uccidere i pescatori indiani sono stati i Marò, anche se per errore?
"Insieme al cappellano militare di Loreto don Peppino Faraci ci sono stati incontri con la famiglia di Valantine Jelestine , abbiamo parlato a lungo con la moglie Dora ed i due figli. Così pure con la famiglia di Ajesh Binki. Le condoglianze degli italiani sono state rinnovate e ci si è resi conto delle difficioltà che stanno incontrando dopo la perdita del capofamiglia. Come l'Italia non mollerà mai i marò del San Marco allo stesso tempo non farà mai mancare la solidarietà a due famiglie colpite da un lutto cosi grave".
C'è chi in Italia pensa che uno dei motivi per il fallimento finora della trattiva sui Marò sia stato anche lei, con "Il Foglio" di Ferrara che giovedì sosteneva che sarebbe venuto il momento di sostituirla. Eppure lo stesso giorno arrivava la notizia dall'India della liberazione dell'ostaggio italiano Paolo Bosusco... Ha avuto qualche merito De Mistura in quest'altra trattativa andata a buon fine? Ha qualcosa da replicare a chi propone di sostituirla nella trattativa sui Marò?
"Sono un ammiratore del Foglio, quotidiano diretto da un grande giornalista, ma mi permetta di ribattere che la questione e assai più complessa di come la riassume il giornale in questione. Il sottoscritto non ha meriti particolari, la Farnesina lavora team work, come dite voi negli Usa, ossia one mission one team. Vale per la Lexie come per il sequestro Bosusco-Colangelo". ....
De Mistura a Bari rassicura le famiglie Latorre e Girone.
Diceva (De Mistura) in un'intervista rilasciata a Stefano Vaccara e pubblicata su America Oggi (leggi tutto) nell'aprile 2012, a ridosso dell'arresto dei due fucilieri ed era sottosegretario agli Esteri :
"... Allora andiamo subito alla brutta notizia: le autorità indiane avrebbero trovato compatibilità tra i due fucili sequestrati a bordo della petroliera Enrica Lexie e i proiettili recuperati nei cadaveri dei pescatori indiani uccisi il 15 febbraio sul peschereccio St. Antony al largo delle coste del Kerala. E ora?
"Innanzitutto i risultati della perizia balistica non sono ancora stati ufficializzati, si tratta di indiscrezioni. Tuttavia, se cosi fosse ribadiremo che la giurisdizione è italiana e che un militare in servizio, pur responsabile di un errore di valutazione, va giudicato nel proprio Paese".
Già, lei ha ribadito spesso che i militari vanno giudicati solo in casa propria: "Non c'è un solo caso nella storia in cui questo non è avvenuto" ha dichiarato. Se invece ciò non avvenisse per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i marò italiani prigionieri dell'India, quali sarebbero le conseguenze nel rapporto tra i due paesi? E cosa potrebbe fare l'Italia a quel punto in sede internazionale riguardo a questo "storico caso"?
"L‘India e l'Italia sono due grandi nazioni con storici rapporti di amicizia, la crisi della Lexie non dovrà mai intaccare relazioni saldamente consolidate ed il rispetto e l'ammirazione per la loro cultura millenaria che tutti noi abbiamo. Ciò non toglie che sul piano giudiziario non lasceremo mai nulla d'intentato, ad ogni livello, per riportare in marò in Italia, e presto".
Quando ha incontrato l'ultima volta i marò Latorre e Girone, in che stato d'animo li ha trovati? Ha potuto riferir loro delle novità che possano tirar su di morale, o li ha trovati più scoraggiati rispetto agli incontri precedenti? Cosa le hanno chiesto? E come vengono trattati nel carcere di Travandrum?
"Guardi, lei sa bene che sono uomini pronti ad ogni evenienza, militari che sono stati impiegati nelle più delicate missioni, incluso peacekeeping in aree ad alto rischio. Praticamente impossibile cogliere in loro segni di cedimento o debolezza. E tuttavia sono consapevoli che il loro caso è assai singolare, il primo da quando membri delle nostre forze armate sono impiegate a salvaguardia della marina mercantile, e quindi non vi è alcuna giurisprudenza in merito. Tutto questo genera una certa apprensione. Ma sapere che l'intero Paese, a cominciare dal Capo dello Stato, li sostiene è indubbiamente un fattore che mantiene alto il morale".
Le famiglie dei pescatori uccisi: Le avete mai incontrate? Avete intenzione di incontrarle? E prevedete una indennità che l'Italia dovrebbe pagare ai familiari una volta che fosse accertato che a sparare e uccidere i pescatori indiani sono stati i Marò, anche se per errore?
"Insieme al cappellano militare di Loreto don Peppino Faraci ci sono stati incontri con la famiglia di Valantine Jelestine , abbiamo parlato a lungo con la moglie Dora ed i due figli. Così pure con la famiglia di Ajesh Binki. Le condoglianze degli italiani sono state rinnovate e ci si è resi conto delle difficioltà che stanno incontrando dopo la perdita del capofamiglia. Come l'Italia non mollerà mai i marò del San Marco allo stesso tempo non farà mai mancare la solidarietà a due famiglie colpite da un lutto cosi grave".
C'è chi in Italia pensa che uno dei motivi per il fallimento finora della trattiva sui Marò sia stato anche lei, con "Il Foglio" di Ferrara che giovedì sosteneva che sarebbe venuto il momento di sostituirla. Eppure lo stesso giorno arrivava la notizia dall'India della liberazione dell'ostaggio italiano Paolo Bosusco... Ha avuto qualche merito De Mistura in quest'altra trattativa andata a buon fine? Ha qualcosa da replicare a chi propone di sostituirla nella trattativa sui Marò?
"Sono un ammiratore del Foglio, quotidiano diretto da un grande giornalista, ma mi permetta di ribattere che la questione e assai più complessa di come la riassume il giornale in questione. Il sottoscritto non ha meriti particolari, la Farnesina lavora team work, come dite voi negli Usa, ossia one mission one team. Vale per la Lexie come per il sequestro Bosusco-Colangelo". ....
De Mistura a Bari rassicura le famiglie Latorre e Girone.
De Mistura: "Non molleremo i marò" (dal minuto 6,20 e dal minuto 18,10).
I Marò tornano in India.
Il ritorno dei marò italiani in India. Ora cosa rischiano?.
Che dire? Stafan De Mistura se nulla ha potuto per i marò è certo che per lui molto si è dato da fare e credo che non ha ottenuto tutto questo da solo ma assieme ai suoi sodali.
Questa è l’Italia!
Alcuni link a corredo:
http://alfredodecclesia.blogspot.it/2014/06/de-mistura-cavaliere-di-gran-croce.html
http://fernandotermentini.blogspot.it/2014/06/le-parole-contano-piu-dei-fatti-nella.html
http://fernandotermentini.blogspot.it/2014/06/i-due-maro-chi-li-ha-consegnati-ad-uno.html
http://fernandotermentini.blogspot.it/2014/06/le-parole-contano-piu-dei-fatti-nella.html
http://fernandotermentini.blogspot.it/2014/06/la-vicenda-dei-due-maro-raccontata-al.html
I Marò tornano in India.
Il ritorno dei marò italiani in India. Ora cosa rischiano?.
Che dire? Stafan De Mistura se nulla ha potuto per i marò è certo che per lui molto si è dato da fare e credo che non ha ottenuto tutto questo da solo ma assieme ai suoi sodali.
Questa è l’Italia!
Alcuni link a corredo:
http://alfredodecclesia.blogspot.it/2014/06/de-mistura-cavaliere-di-gran-croce.html
http://fernandotermentini.blogspot.it/2014/06/le-parole-contano-piu-dei-fatti-nella.html
http://fernandotermentini.blogspot.it/2014/06/i-due-maro-chi-li-ha-consegnati-ad-uno.html
http://fernandotermentini.blogspot.it/2014/06/le-parole-contano-piu-dei-fatti-nella.html
http://fernandotermentini.blogspot.it/2014/06/la-vicenda-dei-due-maro-raccontata-al.html
uno squisito farfallone e nulla più,per l'onorificenxa,la stessa avuta dal partigiano responsabile del massacro di Schio
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