Si sa, è arduo (e costoso) trovare e mantenere del
personale valido. Certamente potrebbe fare un ottimo lavoro e incrementare gli
introiti di un’azienda ma..mettendosi nei panni di un manager medio , siamo
sicuri che questo sia di giovamento? O questi rischia di sentirsi dire dal
proprio Ceo: “Come mai non ci hai pensato prima?”
o, peggio, risultarne sminuiti? Certo che no!
Tu, proprio tu, che sei nel mezzo. Che non hai né arte né parte, che nemmeno l’alcool o l’occasionale sveltina che ti concedi nelle feste comandate anestetizza il tuo senso di inferiorità. Si tu: in fondo sei consapevole di essere perfettamente sostituibile. E allora? Come fare per destabilizzare e far fuori tutti questi tremendi e talentuosi rivali?
Distruggi la loro autostima
Le persone di talento possono vantare stuoli di persone disposte a elogiarli. Compagni di classe, professori, ex colleghi ed ex capi: tutti pronti a tesserne le lodi. Persone così sicure di sé che sanno far valere le loro idee e che possono godere di ampio credito tra chi ha avuto a che fare con loro. E mentre ti chiedi, nervosamente, perché mai li hai assunti, preoccupati che il tuo superiore, nel frattempo, stia imparando ad apprezzarli. Ciò significa che prima o poi, il lavoro che hai svolto finora verrà fuori in tutta la sua miserabile mediocrità.
E allora: critica ogni loro atto, ogni piccolo, singolo dettaglio del loro operato. Assegna loro le attività più noiose e ripetitive concepibili. Non mostrarti mai soddisfatto, fai e disfai a tuo piacimento. E se proprio ti trovi costretto ad accogliere una delle loro idee, scegli la peggiore e soprattutto, non lodarli. MAI.
Sottopagali
La soddisfazione sul lavoro passa anche attraverso una buona retribuzione. Non farlo. Pagali il minimo, quel tanto che basta per portarli alla disperazione. Redarguiscili violentemente se solo osano chiedere un aumento. Falli sentire fortunati e grati di poter lavorare per te. Un lavoratore la cui paga oraria vale meno di un litro di latte fresco non penserà mai a sfidare lo status quo. Ricorda: i social network sono tuoi alleati. Esamina scrupolosamente i loro profili e crea un archivio con le immagini più imbarazzanti che li riguardano, ubriachi e spensierati in spiaggia o ad una festa. La prossima volta che ti chiederanno un aumento potrai accusarli di cattiva gestione del denaro.
Sii tassativo
Sempre con l’orologio alla mano, fai pesare loro qualunque minimo ritardo ( che dovranno rigorosamente recuperare , pena la decurtazione dello stipendio) e chiedi loro, più spesso possibile, di rimanere oltre l’orario di lavoro. Non sarà mai troppo tardi per uscire dall’ufficio. Capovolgi il concetto di qualità e fai credere loro che ciò che veramente conta è la quantità di tempo speso sul lavoro. Crea una bieca concorrenza tra impiegati: andrà tutto a tuo vantaggio. E soprattutto pretendi di essere informato sempre esattamente dove siano e cosa stiano facendo in un dato momento.
Ritmi massacranti e prolungati li sfibreranno, a scapito della creatività e della crescita personale. Con il tempo, diventeranno anonimi impiegati e non saranno più una minaccia.
Frasi ad effetto e gergo manageriale
Lo scopo è duplice: apparire competente agli occhi del superiore e scoraggiare il team. Agli indomiti che osano proporre le loro idee alla presenza di tuoi superiori non dire mai che non ti piace la loro idea ma, subdolamente, sollecitali a concentrarsi su un unico focus o ampliare le loro prospettive. Ci penseranno a lungo prima di riprovarci.
Abbandonati a frequenti sbalzi d’umore
Gli individui hanno bisogno di certezze . Tienili sempre sulla corda, mina il loro umore e, di conseguenza, le loro prestazioni professionali. I tuoi dipendenti ti odieranno quando sei di cattivo umore e, quando invece sei di buon umore, resteranno in allerta temendo l’arrivo della prossima bufera. Li porterai, così, esattamente dove desideri.
Le opinioni valgono più dei risultati
I fatti non sono tuoi alleati: non cadere nella trappola della misurazione delle performance professionali. I fatti possono essere usati contro di te e mettere a rischio la tua, finora protetta, mediocrità. Assicurati che ogni decisione sia basata su pareri opinabili: mostrati deluso se da loro arrivasse una proposta che risulta nettamente migliore della tua. Rimani nel vago: non offrire mai loro un feedback specifico. L’importante è che ci sia sempre qualcosa che manca, qualcosa che non va. Stressali al punto che consegneranno il lavoro in ritardo e potrai mostrare loro tutta la tua manageriale insoddisfazione.
Isolali
E’ fondamentale che non si mischino al resto dell’organico. Qualcuno potrebbe riconoscere il loro lavoro e parlarne con altri. Ciò non solo accrescerebbe la loro autostima ma metterebbero a rischio il tuo ruolo e renderebbe vano tutto il lavoro di logoramento messo certosinamente in atto fin qui.
Obiettivi irraggiungibili
Assegna loro compiti impossibili o scadenze irrealistiche: è un ottimo modo per minare la loro fiducia in se stessi . Al contempo, però, è bene stimolarli a lavorare per obiettivi e sottolineare quanto si abbia bisogno del lavoro di tutti per arrivare alla meta. Naturalmente mentre lo fai, cambia spesso umore, come al punto 5.
Conclusione
Sebbene apparentemente lo scopo di un quadro sia contribuire all’aumento delle prestazioni d’azienda , in realtà il miglioramento generale dei processi non farebbe che danneggiarti e mettere in pericolo la tua posizione. Meglio essere a capo di una nave che affonda piuttosto che ritrovarsi un equipaggio che si prenda tutto il merito o, peggio, ammutinato .
Riassumendo: le persone di talento mettono in luce la tua mediocrità. Portali all’esasperazione, frantuma le loro certezze: prima o poi si abbandoneranno alla mediocrità o, meglio, rassegneranno le dimissioni e tu sarai salvo.
(di: – Fonte)
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