Torna ad usare facebook il sindaco De Luca e lo fa con un altro video d’attacco alla Regione Campania sulla questione Metropolitana ed il giorno dopo le spiegazioni di Vetrella. “Fra tre giorni – dice De Luca – chiude la metropolitana di Salerno: 7mila persone saranno private di un servizio essenziale. Possibile che il Presidente della Regione non dica niente di fronte alla chiusura di un servizio di tale importanza?”
Martedì si chiude un servizio che veniva offerto a 7mila persone al giorno, molte anche provenienti da fuori Salerno. Una Regione seria e un Presidente serio, con un briciolo di dignità politica, dovrebbe fare l’impossibile per garantire la continuazione di un’opera per la quale abbiamo dato l’anima e per la quale il Comune di Salerno ha investito 1,6 milioni. È un atto di delinquenza politica perché il trasporto pubblico locale è a carico della Regione, perché la regione riceve dallo Stato 550 milioni, 150 dei quali sono destinati a Trenitalia per il trasporto ferroviario.
La Regione fa finta di non capire che è lei a doversi far carico degli oneri di gestione della metropolitana. La Regione ha, dunque, il dovere di inserire la nostra metropolitana nel contratto di servizi con Trenitalia. E il problema non sono i soldi, perché i conti si fanno a fine anno e quasi sempre i conti sono a vantaggio della Regione, perché molti servizi saltano.
È un atto di delinquenza politica perché nel febbraio 2010 la precedente giunta si era impegnata a inserire la nostra metropolitana nel contratto di servizi con Trenitalia e, poi, nel giugno 2013, è stato firmato un accordo con Ministero dei Trasporti e Regione Campania, nel quale la Regione si è impegnata ad inserire il servizio metropolitano di Salerno nel novero dei servizi ferroviari regionali. Poi l’assessore regionale ha voluto far inserire un altro comma: “alle necessità finanziarie derivanti dalla messa in esercizio si farà fronte nell’ambito del contratto di servizi che la Regione stipulerà con l’azienda dei trasporti con conseguente adeguamento dei trasferimenti di risorse statali”.
Il Ministero ha accettato questa formulazione aggiungendo, però, la dicitura “nell’ambito delle leggi vigenti”. E le leggi vigenti impediscono allo Stato di coprire i servizi regionali: una volta mandate le risorse, come utilizzarle è un problema della Regione. Ho spiegato tutto questo, perché l’assessore regionale continua a ripetere una gran quantità di sciocchezze.
(Fonte)
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