giovedì 6 marzo 2014

Farmaci, multa da 180 milioni per Roche e Novartis: accordo a danno dei malati

L'Antitrust sanziona due grosse case farmaceutiche, Roche e Novartis, per un cartello che ha condizionato le vendite dei principali prodotti destinati alla cura della vista, Avastin e Lucentis. Accordo tra i due gruppi per ostacolare la diffusione dell’uso di un farmaco economico a vantaggio di uno più costoso.



L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deliberato una maxi-sanzione da oltre 180 milioni di euro ai gruppi Roche e Novartis per “un’intesa restrittiva della concorrenza, contraria al diritto antitrust comunitario, nel mercato dei farmaci per la cura di gravi patologie vascolari della vista”. Si tratta della multa più alta inflitta nel settore della Sanità dall’Authority, sanzioni ancora più pesanti sono arrivate solo per le Tlc. In sostanza, “i due gruppi si sono accordati illecitamente per ostacolare la diffusione dell’uso di un farmaco molto economico, Avastin, nella cura della più diffusa patologia della vista tra gli anziani e di altre gravi malattie oculistiche, a vantaggio di un prodotto molto più costoso, Lucentis, differenziando artificiosamente i due prodotti”. È quanto spiega l’Antitrust. Per il Sistema Sanitario Nazionale l’intesa avrebbe comportato un esborso aggiuntivo stimato in oltre 45 milioni di euro nel solo 2012, con possibili maggiori costi futuri fino a oltre 600 milioni di euro l’anno. L’istruttoria è stata avviata nel febbraio 2013 dopo le segnalazioni ricevute da Aiudapds, un’associazione di cliniche private, e la SOI-Società Oftalmologica Italiana.
Multa da 92 milioni a Novartis e 90.5 a Roche - Dalla documentazione acquisita “è emerso che le capogruppo Roche e Novartis, anche attraverso le filiali italiane, hanno concertato sin dal 2011 una differenziazione artificiosa dei farmaci Avastin e Lucentis, presentando il primo come più pericoloso del secondo e condizionando così le scelte di medici e servizi sanitari”. Le condotte delle imprese, spiega ancora l’Autorità, “trovano la loro spiegazione economica nei rapporti tra i gruppi Roche e Novartis: Roche, infatti, ha interesse ad aumentare le vendite di Lucentis perché attraverso la sua controllata Genentech – che ha sviluppato entrambi i farmaci – ottiene su di esse rilevanti royalties da Novartis. Quest’ultima, dal canto suo, oltre a guadagnare dall’incremento delle vendite di Lucentis, detiene una rilevante partecipazione in Roche, superiore al 30%. Non è stata invece ritenuta responsabile dell’illecito la controllata di Roche, la società californiana Genentech”. L’Autorità ha comminato al gruppo Novartis una sanzione di 92 milioni di euro e al gruppo Roche una sanzione di 90,5 milioni di euro. Per un totale, appunto, di oltre 180 milioni di euro.
Novartis ha annunciato ricorso al Tar contro la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato italiana di sanzionarla. Il colosso farmaceutico “respinge in maniera decisa le accuse relative a pratiche anti-concorrenziali messe in atto tra Novartis e Roche in Italia e si avvarrà dei propri diritti di difesa ricorrendo in appello dinanzi al Tribunale competente”. “I rischi derivanti dall’uso non autorizzato di farmaci – sottolinea la società – sono un problema critico e questa decisione da parte dell’Autorità incoraggia apertamente il diffuso utilizzo intravitreale non autorizzato di Avastin. Ciò è fortemente in contrasto con il contesto normativo di riferimento europeo ed italiano, che ha lo scopo di proteggere la sicurezza dei pazienti e che ora rischia di essere compromesso”. “La decisione di Roche di richiedere o meno per Avastin l’autorizzazione all’immissione in commercio per l’indicazione oftalmica, che al momento non possiede – prosegue Novartis – è stata assunta in modo assolutamente unilaterale. I fattori che impediscono o limitano l’utilizzo oculare off-label di Avastin in Italia non hanno nulla a che fare con Novartis”.
Anche Roche respinge le accuse, definite “prive di fondamento”. L’ azienda ha annunciato, come Novartis, che farà ricorso. Roche – fa sapere in un comunicato – “respinge con fermezza” le conclusioni del procedimento condotto dall`Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato circa un presunto accordo restrittivo della concorrenza con Novartis. L`azienda ribadisce che “ricorrerà in appello presso tutte le sedi deputate, a tutela della propria immagine e dei propri diritti, certa delle proprie ragioni”. Nel confermare che non c`è stata alcuna intesa anticoncorrenziale con Novartis, Roche precisa che Avastin (bevacizumab) e Lucentis (ranibizumab) sono farmaci diversi – per composizione, struttura e modalità di somministrazione – sviluppati per scopi terapeutici differenti: “Avastin (bevacizumab) è un farmaco oncologico, mentre Lucentis (ranibizumab) è un farmaco ad uso oftalmico”.
Stampa il post

Nessun commento:

Posta un commento