giovedì 31 luglio 2014

MARINAI, GOVERNI E GUAI


Signore e signori del Governo, a prescindere che vi siete installati lì senza il voto di quel popolo che dovrebbe essere sovrano come recita la Costituzione (cito per i più distratti), signor Presidente della Repubblica Italiana mi piacerebbe conoscere su cosa avete giurato il giorno del vostro insediamento. Lo chiedo perchè proprio voi, a mio parere, quella "Carta" la state calpestando e asservendo ai vostri voleri e non certo lo fate, come dite, per il bene di quel popolo che dovrebbe essere il vostro popolo da voi tutelato e protetto. 

Oggi 31 luglio 2014 d.C. l'Italia e gli italiani hanno subito l'ennesimo "schiaffo" dall'India nel processo ai due fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone appartenenti al Battaglione San Marco. Forse voi vi siete dimenticati, oltre ai loro nomi, che là stanno due soldati mandati dallo Stato in missione antipirateria, la legge non l'ho fatta io. 

mercoledì 30 luglio 2014

La triste e infinita storia dei due Fucilieri del San Marco - che succederà domani?

Come tutti sappiamo domani 31 luglio 2014 riprenderà in India il processo a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone i due "Marò" trattenuti in terra indiana da 892 lunghissimi giorni.


I nostri media non ne parlano i politici manco meno (ora sono impegnati nella distruzione della nostra "Carta"). La ministro Mogherini non so in che parte del "globo" si trovi ora. 
L'unica notizia che si trova in rete è dell'ANSA che ci informa che il giudice Bharat Parashar  del Tribunale di New Delhi, che si sta occupando della vicenda  terrà un’udienza domani mattina.
Secondo le previsioni dovrebbe prendere atto, disponendo un rinvio, dell’ordine della Suprema Corte indiana del 28 marzo u.s. in cui è stato ammesso un nuovo ricorso dei due "Marò" che ha comportato la sospensione dei procedimenti giudiziari a loro carico.

GEORGE SOROS ALLA CNN: ''E' VERO, HO FINANZIATO IO IL COLPO DI STATO IN UCRAINA PER INSEDIARE UNA GIUNTA AMICA DEGLI USA''

Direi inquietante se tale notizia è confermata


mercoledì 30 luglio 2014 NEW YORK - Lo scorso fine settimana il miliardario americano George Soros ha rivelato a Fareed Zakaria della CNN di essere responsabile della creazione di una fondazione in Ucraina che ha contribuito al colpo di Stato contro il presidente Viktor Ianukovitch e all’insediamento di una giunta sostenuta dagli Stati Uniti.

“Ho creato una fondazione in Ucraina prima che il paese diventasse indipendente dalla Russia. Questa fondazione ha continuato a operare e ha avuto un ruolo importante negli eventi recenti – ha spiegato Soros.

E’ noto, malgrado non se ne parli, che George Soros ha lavorato in stretta collaborazione con l’USAID, la National Endowment for Democracy (Fondazione nazionale per la democrazia, che fa il lavoro che una volta veniva fatto dalla CIA), l’International Republican Institute, il National Democratic Institute for International Affairs e la Freedom House allo scopo di far scoppiare una serie di rivoluzioni nell’Europa dell’est e nell’Asia centrale, dopo il crollo programmato dell’Unione ovietica.

martedì 29 luglio 2014

Falce sulla reggia Farnesina Il ministero degli Esteri come Versailles al tempo del Re Sole: 1.300 stanze, suite per i diplomatici, proprietà e sedi multiple sparse per il mondo. Senza dimenticare consulenze, bonus e i soliti privilegi per dipendenti e pensionati. Un castello dorato che la Mogherini prova a scalfire a colpi di forbice



Al quarto piano la guardiola, grande quanto una sala riunioni, è deserta. Il corridoio prosegue fra nicchie, divanetti e porte chiuse. Dietro le poche che si aprono ci sono una o due persone dove c’è spazio per cinque. Secondo piano: altre venti stanze vuote, guardiola vuota, sala riunioni vuota. Percorrere i nove piani che compongono la Farnesina è un’esperienza illuminante: mille e trecento stanze, un totale di sei chilometri e mezzo di corridoi larghi almeno tre metri, il tutto disposto su 720 mila metri cubi, più o meno quanto la Reggia di Caserta.
Qui, al ministero degli Affari Esteri, fino a pochi anni fa lavoravano 2.500 persone e ora, fra prepensionamenti e snellimenti, sono 1.800. Il premier Matteo Renzi ha proposto non più di 24 metri quadrati per ogni dirigente pubblico. «Da noi — ci spiegano — ogni diplomatico a capo di un’unità ha suite con ufficio e salotto».

lunedì 28 luglio 2014

Un Sistema Italia impantanato rischia di perdere gli ultimi investimenti dall’estero



La finestra d’opportunità per il Sistema Italia comincia a chiudersi. Come abbiamo detto più volte, da diversi mesi l’Italia gode d’un notevole interesse da parte degli investitori esteri e, grazie a questo, nei primi sei mesi dell’anno la Borsa italiana, con un +12,7%, è stata la migliore del continente. Allo stesso tempo, nello spazio d’un anno lo spread fra i Btp italiani e i Bund tedeschi è sceso di 100 punti, che, per un Paese che emette circa 400 Mld di titoli del debito pubblico ogni anno, rappresentano un risparmio secco di 4 Mld (e i quattro quinti di quello tanto strombazzato della spending review per il 2014). Ma anche per le aziende la discesa dei tassi è stata provvidenziale, perché il credito (almeno quello che viene erogato) costa meno.
Il motivo di quest’afflusso di denaro è stato duplice; da un canto la politica della Fed americana (la banca centrale), che ha inondato i mercati di liquidità a tassi bassissimi; la gran parte di quei soldi – al solito – invece d’essere investiti in attività produttive o arrivare all’economia reale, è andata in giro per il mondo in cerca d’occasioni e rendimenti più alti (come in Italia). Dall’altro, di opportunità d’investimenti in attività ottime, messe alle strette dalla scarsa liquidità, ce n’erano e ce ne sono tante, e le roboanti promesse di Renzi di rimuovere i nostri tradizionali ostacoli a fare impresa hanno suscitato l’interesse di molti.

domenica 27 luglio 2014

Renzi va a Genova per la Concordia ma non va India, ... perchè?


Renzi, assieme alla moglie e ai due figli, è arrivato oggi in aereo a Genova per poi proseguire fino al porto su una motovedetta della Guardia Costiera e poter assistere all'arrivo nel porto della ex nave da crociera Concordia. Lì erano presenti pure i ministri Galletti e Pinotti (mancava solo la ministro Mogherini forse perchè stanca per la riunione ministeriale sui fatti di Gaza tenutasi ieri a Parigi). 

Ma cosa è andato a fare li?, direte voi. Per me un discorso per dire quanto siamo belli e bravi noi italiani!, lui invece dice "non c'è nessuna passerella nessuno show, c'è la gratitudine verso chi ha fattoUn discorso per dire quanto siamo belli e bravi noi italiani!

Il suo discorso inizia con il ringraziamento a chi ha fatto i lavori e in particolare il team degli ingegneri "... dove ci sono molti italiani ... anche se il team è mondiale ... qui (in Italia) siamo pieni di qualità ..."

sabato 26 luglio 2014

LA TAGLIOLA...ALLA SOVRANITA' COSTITUZIONALE E L'EPILOGO INEVITABILE (della democrazia "necessitata" del 1948)


Ricevuto questo interessante commento di Lorenzo Carnimeo, ritengo che meriti una risposta articolata, punto per punto, che troverete lungo lo sviluppo del suo intervento:

1. "Comunque. Sono molto pessimista.
La stessa "opposizione" che si vede sulla riforma del Senato, pur turbolenta, non centra concettualmente il problema, limitandosi ad aspetti di contorno (come le preferenze, la riduzione del numero dei deputati e l'eleggibilità diretta), senza comprendere l'involuzione della stessa forma di governo, e l'ormai avvenuto cambiamento, in chiave ultra-liberista, della costituzione materiale, espresso dall'inserimento in costituzione del pareggio di Bilancio
."

Caro Lorenzo, 
su questo punto ti rinvio alla "lettera aperta" di Aldo Giannuli, (pubblicata anche sul sito di Beppe Grillo), relativa alla riforma costituzionale "monocameralista" unita a legge elettorale fortemente maggioritaria, che conclude in questi termini:
"In definitiva avremmo un Parlamento composto da una Camera di nominati, eletta con criterio maggioritario e con pesanti clausole di sbarramento, ed un Senato di eletti di secondo grado con doppia selezione maggioritaria, dal quale dipenderebbero quasi totalmente tutti gli organi di controllo e garanzia ed il processo di revisione costituzionale: converrà che si tratterebbe di una situazione piuttosto anomala nel quadro delle democrazie liberali. Qualora Ella ritenesse non infondate queste preoccupazioni, sarebbe positivo che si aprisse un confronto, quantomeno sulle possibili misure per mettere in sicurezza la Costituzione." 

venerdì 25 luglio 2014

Ue, Katainen contro Renzi: “Flessibilità sui conti? Pericolosa. Fate le riforme”

Il nuovo commissario europeo per gli Affari economici e monetari, appena confermato nel ruolo e in corsa per sostituire il connazionale Olli Rehn anche nella prossima Commissione Juncker, boccia senza appello la richiesta di un'interpretazione meno rigida del Patto di stabilità. Misure di stimolo che comportino una crescita del debito "le possono varare i paesi che possono permetterselo". Il sottosegretario Gozi: "Non decide lui"


Sono passati solo due giorni dalla sua conferma ufficiale, anche se pro tempore, nel ruolo di commissario europeo per gli Affari economici e monetari al posto del connazionale Olli Rehn. Ma il finlandese Jyrki Katainen ha preferito non perdere tempo e chiarire subito come la pensa sull’interpretazione flessibile del Patto di stabilità invocata da Matteo Renzi anche all’avvio del semestre di presidenza italiana della Ue. In una parola: “Pericoloso”. Anche solo “discutere di una maggiore flessibilità nell’interpretazione del patto” è un rischio. Qualche dettaglio in più? “E’ un dibattito sbagliato”. E occorre “evitare qualsiasi ipotesi sulla possibilità di trovare un modo creativo per eludere” il Patto. Per il bene dell’Eurozona in generale, ma anche per Roma, che dovrebbe piuttosto “varare finalmente le importanti riforme” promesse dagli ultimi governi. Insomma, nell’intervista che apparirà domenica sul giornale tedesco Die Welt il giovane ex premier di Helsinki (classe 1971, quattro anni più di Renzi) non usa mezzi termini. Anzi, entra a gamba tesa negli affari romani e mette pure il dito nella piaga delle centinaia di decreti attuativi che mancano all’appello e rallentano l’entrata in vigore delle leggi. “I due precedenti governi (Monti e Letta, ndr) hanno varato importanti riforme e l’attuale esecutivo ha obiettivi ambiziosi”, ricorda. Dunque meglio concentrarsi sulla realizzazione effettiva, invece che pensare a chiedere deroghe o anche solo un’interpretazione morbida dei paletti esistenti. “Sarebbe d’aiuto se si realizzasse ciò su cui si è già trovato un accordo”. Poi l’ulteriore richiamo: “Le medicine fanno bene solo se vengono assunte”.

mercoledì 23 luglio 2014

Processo Maiorano sulle spese di Renzi al Comune di Firenze


Prosegue la battaglia legale tra Alessandro Maiorano e Matteo Renzi: Maiorano è il cittadino fiorentino che denuncia pubblicamente ormai da mesi e mesi gli sprechi e le spese pazze dell’attuale presidente del Consiglio (condannato in primo grado dalla Corte dei Conti anche per danno erariale ai tempi della Provincia di Firenze). 

Renzi ha deciso di portare Maiorano in tribunale e la cosa è stata appresa con favore dallo stesso cittadino, che avrà ora la possibilità di portare in aula fatture e altra documentazione che attesterebbe la cattiva amministrazione di Renzi al Comune di Firenze.

Maiorano sostiene di avere in mano scontrini e fatture per ben 60 milioni di euro: si tratta di soldi pubblici spesi dall’attuale premier per “cene, viaggi e prebende”. Il processo Maiorano-Renzi è iniziato qualche giorno fa, per la precisione il 7 luglio: il presidente del Consiglio non era ovviamente in aula (e non si è nemmeno costituito parte civile), ed è stato subito disposto il rinvio di un anno. Un rinvio che non preoccupa Maiorano, comunque, che ha avuto il tempo assieme al suo legale, di spiegare un po’ di cose. Tra la casa con affitto ad insaputa e cene a Boston da 3mila euro, l’accusatore di Renzi, stranamente snobbato dalla stampa che conta, lascia intendere che presto possa venire fuori altro materiale scottante sul presidente del Consiglio. Ecco i video:





(Fonte)
Il confronto


lunedì 21 luglio 2014

ASPETTANDO EUROGENDFOR STANNO SMANTELLANDO LE FORZE DELL'ORDINE

Tagli pazzi sulla sicurezza 
Forze dell’ordine smontate a colpi di scure per recuperare 1,5 miliardi. Stop alle assunzioni e 150 nuovi pensionati ogni mese. Via perfino auotovelox ed etilometri



L’intesa ormai appare raggiunta, il risparmio garantito. Perché il taglio alle spese del personale delle forze dell’ordine è la “voce” più remunerativa per chi sta cercando di rimettere in sesto il bilancio dello Stato. E dunque il governo ha intenzione di confermare il blocco del turn over al 55 per cento almeno fino al 2015 per garantirsi una riduzione di spesa che sfiora un miliardo e 500 mila euro. La scelta gela le speranze di chi pensava a nuovi investimenti in materia di sicurezza, comunque a un ricambio generazionale che garantisca migliore operatività. E riapre la polemica.

150 pensionati al mese
Quello dedicato agli organici è il capitolo più importante in materia di spending review. Ma anche il più rischioso. Perché, come è già stato denunciato dai vertici di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, la riduzione degli uomini in servizio indebolisce la funzionalità dei reparti, in alcuni casi mettendo in pericolo l’efficacia del controllo del territorio.
Eppure non sembra che da questa strada si possa tornare indietro visto che i conti fatti dal commissario governativo Carlo Cottarelli dimostrano come gli altri interventi – dalla chiusura degli uffici all’accorpamento delle sedi – garantiscano soltanto un aggiustamento per le casse statali certamente non sufficiente a raggiungere gli obiettivi fissati dal piano di ristrutturazione economica. Il risultato è una diminuzione del personale che già oscilla ormai tra i 150 e i 180 uomini al mese e porterà a una riduzione secca nel 2020 di almeno 80 mila persone.

Renzi fa le leggi di Berlusconi ma i sindacati non scioperano più


Il quotidiano “Il Giornale” e sottolineiamo “Il Giornale” oggi si fa una domanda interessante, che nessun giornale di sinistra si sta facendo più: Senato di nominati, legge elettorale porcata, decreti legge non emendabili dall’opposizione e presidenzialismo, sono progetti che Silvio Berlusconi aveva in mente da anni ma non era riuscito a realizzarli. Eppure appena veniva paventata una loro approvazione, l’Italia scendeva in piazza gridando alla dittatura… Ora che queste cose le fa Matteo Renzi con le sue larghissime intese da sinistra a destra, nessuno sciopera, nessuno manifesta. Il Paese è imbambolato, quasi ipnotizzato dal giovane incantatore di serpenti.
Se il decreto Poletti sul lavoro, una nuova legge porcata che favorirà ulteriormente il precariato, l’avesse fatta Berlusconi, i sindacati, la Cgil su tutti, sarebbe scesa in piazza, eppure oggi tutto tace. Non possiamo, dunque, che essere d’accordo con Alessandro Gilioli de l’Espresso, che sul proprio blog scrive:

Ha ragione il Giornale, bisogna ammetterlo: perché se il decreto Poletti l’avesse fatto Berlusconi, la Cgil sarebbe scesa in piazza con tutti i suoi pullman; se questa riforma dell’impianto rappresentativo (Senato più Italicum) l’avesse fatta Berlusconi, avremmo foto di gente imbavagliata per tutta la Rete; se gli 80 euro li avesse dati Berlusconi, avremmo tutto il Pd a strillare contro la ‘carità elettorale’ come al tempo della social card. E così via: compreso l’attacco all’articolo 18, il rafforzamento dell’esecutivo sul legislativo, l’iperpresenza televisiva. Si chiama doppiopesismo, ma anche ipocrisia, appunto; si chiama mancanza di onestà intellettuale.

Siamo un paese morto, intellettualmente. Siamo quindi pronti per una nuova dittatura, che la nuova P2 sta preparando per benino.
(Fonte)

domenica 20 luglio 2014

RENZI E' ANCHE QUESTO ... POVERA ITALIA!

Il sindaco Renzi è occupato



"Mi scusi, lei cosa ne pensa dell'eventuale costituzione civile da parte del Governo sulla trattativa Stato-mafia?"

"Rivolgetevi all’ufficio stampa: sono allo stadio, sto guardando la partita, c’è la Fiorentina".
Questa è la risposta che ha dato il sindaco di Firenze Matteo Renzi al giornalista del Fatto Quotidiano. Matteo Renzi è quello del PD. Matteo Renzi è quello che vorrebbe sfidare Bersani per la guida dell'Italia. Matteo Renzi è anche il sindaco di Firenze, nella cui città il 27 maggio 1993, alle ore 1:04, mani mafiose e menti chissà cosa, fecero detonare 250 kg. di tritolo uccidendo Nadia, Caterina, Dario, Angela e Fabrizio.
(Se volte potete approfondire scaricando gratuitamente il mio libro, con la prefazione di Rita Borsellino: Georgofili, una via una strage).

sabato 19 luglio 2014

Informazione e pensioni: il diavolo sta nei dettagli


I lavoratori di oggi sembrano consapevoli del fatto che andranno in pensione con regole di calcolo delle prestazioni meno generose e più avanti negli anni. Ma hanno davvero capito i cambiamenti intervenuti nel sistema pensionistico pubblico? 
COSA SANNO I LAVORATORI DELLA PENSIONE?
Qual è il grado di comprensione che gli italiani hanno dei cambiamenti in atto e di quelli prospettici nel sistema pensionistico pubblico? Rispondere a questa domanda è più che un lezioso esercizio accademico. Rendere i lavoratori correnti consapevoli delle implicazioni della nuova normativa sull’importo atteso della loro pensione e sull’età a cui potranno accedervi, oltre che un atto di trasparenza, è anche una politica cruciale per consentire loro di mettere in atto quei comportamenti compensativi nelle scelte di consumo e offerta di lavoro, tutt’altro che facili da programmare, ma necessari in un contesto radicalmente differente rispetto a quello passato. Fino a ora purtroppo non è stato fatto molto in questo ambito.

I lavoratori di oggi (e quindi i pensionati futuri) andranno in pensione con una regola di calcolo delle prestazioni meno generosa rispetto a quella di cui hanno potuto godere i loro genitori e con un’età più elevata. Se il primo fattore (riduzione delle prestazioni) lascia pensare che sia necessario aumentare oggi il risparmio per fare fronte alla riduzione futura della pensione pubblica, il secondo, allungando la fase attiva e riducendo quella di riposo, va nella direzione opposta. Alla luce di queste considerazioni lo scenario futuro per i lavoratori attuali deve essere fonte di preoccupazione, oppure le riforme pensionistiche sono effettivamente state in grado di mettere in sicurezza non solo la sostenibilità finanziaria del sistema, ma anche l’adeguatezza delle sue prestazioni? E soprattutto i lavoratori correnti quanto hanno incorporato nelle loro aspettative i cambiamenti in atto?

Italiani sculettanti alla meta – J.P. Morgan detta lo spartito il pifferaio di (Fi)-renzie esegue



Decisamente, Mattacchione Renzi è bravo. Ha un’abilità tutta sua nel propinare le medicine più amare senza che il paziente (in questo caso, il popolo italiano) si lamenti; anzi, facendosi anche premiare (in questo caso, col voto) per il suo tristo lavoro. È una cosa assolutamente unica negli annali della politica: sarebbe come se la Fornero fosse eletta Miss Italia dagli esodati.

Eppure, il pifferaio dell’Arno – almeno fino a questo momento – sembra essere riuscito ad ammaliare tutti. Esattamente come il “Pifferaio Magico” dei fratelli Grimm, che col suono del suo strumento stregato incantava i bambini di Hamelin e li trascinava, allegri e felici, fino alla morte.

Nel caso di Renzi, il flauto è sostituito dalle parole, che il tosco usa con raffinata maestrìa. Sono parole solitamente neutre, che possono avere un senso positivo o negativo. Prendete il “nuovo”, per esempio, o il “rinnovamento”, o il “cambiamento”, o equipollenti. Chi ha detto che il “nuovo” sia migliore del “vecchio”? Facciamo il caso della situazione italiana: è indubbio che, da vent’anni a questa parte, la nostra società, la nostra economia, il nostro tenore di vita abbiano subìto un “cambiamento”. Ma esiste una sola persona – fosse anche la più stupida del Paese – disposta ad affermare che il “nuovo” di oggi sia meglio del “vecchio” di ieri?

Ecco: il “nuovo” di Renzi – a modesto parere dell’eretico sottoscritto – ci porterà in letizia verso il baratro, giulivi e sculettanti al suono ipnotico del piffero delle riforme.

venerdì 18 luglio 2014

Aih aih aih "Mogherinova"

I giornali russi incoronano la Mogherinova
Il caso dell’inserto de la Repubblica, i cui contenuti sono preparati dalla Rossiyskaya Gazeta, di proprietà del governo russo. Quanti complimenti da Mosca per la Mogherini



Proprio nel momento più difficile per Federica Mogherini. E proprio alimentando quelle accuse di eccessiva “vicinanza” alla Russia che secondo alcuni paesi non rendono il ministro degli esteri italiano il candidato ideale per la poltrona di responsabile della politica estera dell’Unione europea. 

A Mosca, sembra il caso di dire, poco ci manca che la chiamino “Mogherinova”. E’ successo di tutto ieri, sulle colonne di Russia beyond the headlines, ovvero l’inserto di Repubblica i cui contenuti sono preparati direttamente dalla Rossiyskaya Gazeta, ovvero un quotidiano di Mosca di proprietà del governo russo. All’interno spicca un articolo a dir poco positivo nei confronti della titolare della Farnesina. Che di sicuro non avrà gradito così tanti complimenti ricevuti da una testata giornalistica filorussa proprio nel momento in cui è costretta a difendersi dalle accuse di essere troppo vicina a Mosca. 

Nell’articolo, che dà conto degli esiti dell’incontro tenutosi lo scorso 9 luglio tra la Mogherini e Vladimir Putin, sin dall’inizio su legge che “il presidente della Federazione russa ha auspicato che l’incontro rappresenti l’occasione per riportare i rapporti tra Mosca e l’Unione europea al livello di quelli tra l’Italia e la Russia”. 

giovedì 17 luglio 2014

LO STOP ALLA NOMINA DI FEDERICA MOGHERINI EVIDENZIA QUATTRO ERRORI DI RENZI

1. LO STOP ALLA NOMINA DI FEDERICA MOGHERINI EVIDENZIA QUATTRO ERRORI DI RENZI - 2. APPARE INCOMPRENSIBILE LA SCELTA DEGLI ESTERI VISTO CHE DAL PRIMO MOMENTO RENZI HA FISSATO L'OBIETTIVO DI 'FLESSIBILIZZARE' I PARAMETRI EUROPEI IN CAMPO ECONOMICO - 3. SECONDO: IL CARATTERE GAUCHISTA DELLA MOGHERINI E' INDIGESTO PER I CONSERVATORI - 4. TERZO ERRORE: LA SUPER-PERSONALIZZAZIONE RENZIANA E' MOLTO SGRADITA A BRUXELLES - 5. QUARTO, LA STRATEGIA. COSA VUOLE L'ITALIA? RIENTRARE NELLA CABINA DI GUIDA DI BRUXELLES? NE È PIÙ FUORI CHE MAI, NONOSTANTE LA PRESIDENZA (QUASI INSIGNIFICANTE) - 5. L'IDEA DI RESPINGERE A PRIORI ENRICO LETTA HA SOTTOLINEATO IL SUO CARATTERE SETTARIO - 6. ORA: SE IL PREMIER CAZZARO VORRÀ INSISTERE SULLA MOGHERINI, DOVRÀ MOLLARE ULTERIORMENTE IN ALTRI SETTORI DEL NEGOZIATO EUROPEO. SE MOLLERÀ LA MOGHERINI, SI TROVERÀ NEI PROSSIMI ANNI CON UN MINISTRO DEGLI ESTERI GRAVEMENTE INDEBOLITO -


Lo stop alla nomina di Federica Mogherini come Alto Rappresentante della politica estera europea evidenzia quattro errori fondamentali del premier Matteo Renzi.

PRIMO ERRORE. L'OBIETTIVO.
Appare incomprensibile la scelta della posizione oggi nelle mani di Lady Catherine Ashton, visto che dal primo momento Renzi ha fissato l'obiettivo di 'flessibilizzare' i parametri europei in campo economico. Tra le posizioni UE di vertice, quella voluta dal "matador" fiorentino (cosi' ironicamente definito dalla Merkel) e' certamente la più ininfluente rispetto alla politica economica.

Anzi: il neo-Presidente Juncker, nel suo discorso programmatico a Strasburgo, ha chiarito che intende ulteriormente depotenziarla, visto che il nuovo Alto Rappresentante dovrà essere in giro per il mondo più di quanto non abbia fatto l'algida Ashton.

mercoledì 16 luglio 2014

Il labirinto delle riforme



Riformare l’Italia, migliorare il funzionamento di istituzioni da tempo stantie, è stata sempre un’impresa degna di Sisifo. Ora, sotto la frusta renziana, sembrava che finalmente il cammino del rinnovamento fosse stato imboccato, ma si è presto entrati in un nuovo labirinto, per uscire dal quale occorre davvero un robusto filo di Arianna, probabilmente rappresentato da un finale colpo di forza da parte della maggioranza, che non è certo produca risultati troppo felici.
Perché? Un po’ perché le resistenze corporative continuano ad essere forti, diffuse e sornione. Parecchio, però, perché il Premier ha scelto una strada che non è per definizione la migliore: invece di limitarsi a indicare obiettivi di massima (superamento del bicameralismo perfetto, riduzione del numero dei parlamentari), lasciando al Parlamento il dibattito e la definizione dei contenuti specifici, è entrato in dettagli suscettibili di discussioni (corporative, alcune, altre ispirate da una genuina preoccupazione di far bene le cose). Oggi, perciò, mentre tutto fa pensare che gli obiettivi generali siano a portata di mano, i maledetti dettagli (nei quali, come si sa, sta il diavolo) rischiano di ritardare e rendere più difficile il tutto e di mettere il Premier di fronte a un dilemma: o fa il braccio di ferro su tutto, con il costo politico che ne deriva, o fa marcia indietro su alcuni punti, apparendo sconfitto.

Spettacolare intervento di Travaglio " Con le riforme Dittatura irreversibile. Cosa aspettiamo i carriarmati per difenderci?"

Unendo i puntini delle varie riforme vaganti tra governo e Parlamento, costituzionali e ordinarie, ma anche di certe prassi quotidiane passate sotto silenzio per trasformarsi subito in precedenti pericolosi, come le continue interferenze del Quirinale nell’autonomia del Parlamento, della magistratura e della stampa, viene fuori un disegno che inquieta. 



Il disegno di una DITTATURA che neanche Mussolini sarebbe stato capace di progettare. (Fonte)




Signor Giorgio Napolitano presidente della Repubblica italiana fermi questo scempio, credo sia nelle sue possibilità.

martedì 15 luglio 2014

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SUL PASTICCIO DI RARA FATTURA DELLE RIFORME, IL PARLAMENTO DEI NOMINATI E IL VENTENNIO RENZIANO CHE SI PREPARA (FORSE)



Signor Presidente, caro Re Giorgio,

13 LUG 2014 - Finalmente lunedì alle 11 scatterà l'ora X delle riforme da Ella tanto perseguite e con essa l'ora X della legislatura e del futuro non solo istituzionale della Repubblica. Il buon esito di questo percorso, sia per il risultato in se' sia, soprattutto, per i suoi contenuti, si rifletterà anche sulla Sua uscita dal Quirinale: insignito di gloria, coperto di polvere o un evento minore cui gli italiani presteranno poca attenzione, presi come sono da preoccupazioni più concrete.

Ci scusi allora se ci rivolgiamo a Lei con una lettera aperta, come quando a governo Monti da poco insediato ci trovammo costretti a segnalarLe tutte le anomalie di quell'infelice tentativo, del quale i nostri concittadini stanno tuttora pagando errori tecnici e madornali presunzioni politiche: a distanza di due anni e mezzo, in quest'ora così seria (oltre che grave) per il Paese, sentiamo il dovere di sottoporLe umilmente alcune questioni nude e crude. Siamo certi che esse già fanno parte delle Sue riflessioni; se le sottolineiamo e' perché speriamo in atti conseguenti, laddove non dovesse bastare la Sua ben nota moral suasion.

Il testo di riforma costituzionale che verrà esaminato da lunedì nell'Aula del Senato appare anche a noi che proprio esperti non siamo come un pasticcio di rara fattura, frutto di approssimazioni, incompetenza, esercitazioni muscolari, superficialità e, dispiace dirlo ma è la verità, interessi personali di ciascuno dei protagonisti, nessuno escluso. Il tutto rischia di scassare definitivamente l'ordinamento del Paese senza peraltro avere alcun effetto reale sulla necessità di migliorare la vita ai cittadini e il processo decisionale nelle istituzioni.

lunedì 14 luglio 2014

EQUITALIA - più "dolce", più "gentile"


LA NOSTRA COSTITUZIONE DICE, TRA LE ALTRE, CHE:

Art. 53. Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

Art. 54. Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

... e invece ...., (guarda il video).



Ma come tutti ben sappiamo "la casta", qualche giorno fa, ha bocciato la proposta del M5S di abolire Equitalia.

domenica 13 luglio 2014

TASI, chi è che non la paga? Non solo – come sempre – la Chiesa. Regali (con i soldi nostri) anche a scuole cattoliche e cliniche private !!

RENZI DELLA PROVVIDENZA – IL BOY SCOUT DI PALAZZO CHIGI SALVA SCUOLE CATTOLICHE E CLINICHE PRIVATE DA IMU E TASI – LE TASSE CI RENDONO UGUALI MA ALCUNI HANNO UN SANTO IN PARADISO: E NON PAGANO !!



Mentre milioni di italiani vengono spremuti con le tasse sugli immobili, il premier decide una mega-donazione ai proprietari di scuole cattoliche e cliniche private. Niente Imu e niente Tasi, con la promessa-burla di distinguere, per le cliniche, su stanze “a uso privato”
D’accordo, va tutto bene. L’adolescenza nei boy scout e la messa domenicale da chierichetto. La fine delle ideologie e lo ‘sfondamento’ nella mitica area moderata di centro. Ma c’era davvero bisogno che il premier riformatore Matteo Renzi consentisse uno sconto così generoso alle scuole cattoliche e alle cliniche private? L’esenzione dalla Tasi e dall’Imu, della quale beneficeranno questi istituti, è difficile da spiegare.
Non è una questione di gettito (che pure non sarebbe trascurabile, visto che l’Erario ci rimetterà svariate centinaia di milioni). Ma quello che conta, ancora una volta, è il segnale che il governo lancia ai contribuenti. Un segnale pessimo, improntato all’ipocrisia e all’iniquità.

sabato 12 luglio 2014

LA UE VA IN PEZZI! LA SLOVENIA SI SFILA E FIRMA ACCORDO CON LA RUSSIA PER GASDOTTO SOUTH STREAM

LA UE VA IN PEZZI! La Russia continua il pressing per fare avanzare il South Stream, progetto bloccato dalla Commissione europea e che sta diventando il fulcro della scontro tra Mosca e Bruxelles, sullo sfondo della crisi ucraina.



La Russia continua il pressing per fare avanzare il South Stream, progetto bloccato dalla Commissione europea e che sta diventando il fulcro della scontro tra Mosca e Bruxelles, sullo sfondo della crisi ucraina. Oggi il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha incassato l’appoggio della Slovenia alla nuova via del gas, mentre una controllata di Gazprom, la Tsentrgaz si è aggiudicata la costruzione del tratto serbo del South Stream.
Siamo convinti della necessità di rimuovere tutti gli ostacoli artificiali sulla via della realizzazione (del South Stream) e di agire in ottemperanza agli accordi intergovernativi già conclusi”, ha dichiarato Lavrov a Maribor, ribadendo che il nuovo gasdotto rafforzerà la sicurezza delle forniture di gas all’Europa.
La Commissione Ue ha chiesto alla Bulgaria la sospensione dei lavori per il South Stream, contestando la violazione delle norme del cosiddetto Terzo Pacchetto Energia, che prevede la divisone tra il ruolo di distributore e di fornitore del gas, cosa che esclude automaticamente il colosso del metano russo Gazprom. Ma la Russia, come ha fatto nuovamente notare oggi Lavrov, considera scorretta e inaccettabile l’applicazione delle regole del Terzo pacchetto in modo retroattivo rispetto agli accordi già firmati con i singoli Paesi Ue.

FACCIAMO TUTTO NOI E DEL "POPOLO SOVRANO" CE NE FREGHIAMO!

Riforme, trovato l’accordo Pd-Lega-Forza Italia: ok al nuovo Senato dei nominati

Ncd e Carroccio contro un emendamento della Finocchiaro sulla assegnazione dei seggi in proporzione al peso nei consigli regionali. Poi il testo viene modificato e arriva il via libera. Discussione in Aula da lunedì 14. Renzi: "Non temo il voto". Di Maio: "Il Pd non ci risponde: non sono seri". Il premier: "Incontriamoci la prossima settimana, siamo d'accordo su molti punti"


LCamera sarà di nuovo composta da nominati grazie all’Italicum basato sui listini bloccati e senza preferenze. Il Senato “delle autonomie”, invece, avrà 100 componenti che non saranno proprio scelti dagli elettori, ma da altri eletti, cioè i consiglieri regionali. Proprio sulSenato non elettivo, approvato insieme a tutto il ddl Boschi sulle Riforme dalla commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, ha rischiato un inatteso testacoda il mega-patto tra maggioranza (Pd e gli altri), Forza Italia e Lega Nord. Uno dei relatori, la presidente di commissione Anna Finocchiaro, aveva infatti presentato un emendamento con il quale si legava la scelta dei nuovi senatori alla composizione dei consigli regionali, premiando così di fatto i partiti più rappresentanti e annullando invece quelli più piccoli. L’altro relatore, il leghista Roberto Calderoli, si è ribellato: ha disconosciuto l’emendamento, ha ritirato la firma e, insieme al Nuovo Centrodestra, ha preteso e ottenuto la modifica. All’emendamento è stato tolto un “tenuto conto” ed è stato approvato: in sostanza con questo testo (che ora sarà esaminato dall’Aula del Senato e poi dalla Camera) entra in Costituzione che l’assemblea di l Senato non è più elettivo e che sarà composto da 100 tra consiglieri regionali e sindaci. “Sono molto soddisfatta. Esce dalla Commissione un buon testo. E’ stato rispettato l’impegno a far uscire il ddl entro oggi e di questo ringrazio la Commissione” commenta il ministro Maria Elena Boschi che ci crede: “Approviamo tutto entro l’estate“. “E’ una giornata di straordinaria importanza per il paese – aggiunge il presidente del Consiglio Matteo Renzi – il processo di riforme strutturali avviato sta producendo tappe con un ritmo giusto. Non facciamo le corse, approviamo le tappe in tempi regolari, dopo anni di ralenti andiamo a velocità normale”.

venerdì 11 luglio 2014

DA NAPOLITANO A RENZI, LETTA, MONTI E GIU' A SCENDERE, PERCHE' VOLETE A TUTTI I COSTI QUESTO "PANTANO? CHI LO HA IMPOSTO?


Signor Presidente, signori governanti volete la "morte" della Nazione e dei suoi cittadini?, quel popolo sovrano, citato nella Costituzione, che state cambiando e che non potreste? o avete modificato, a nostra insaputa, l'articolo 138 e ora fate quel che vi pare? date almeno una spiegazione!




Juncker per la Gran Bretagna è fastidioso, ma per Francia e Italia è letale 



I parlamenti sovrani d'Europa sono vittime di un gioco di prestigio costituzionale, anche se alcuni sono più sottomessi rispetto ad altri. Il metodo degno di Oliver Cromwell che Jean-Claude Juncker ha imposto agli Stati è una violazione dei trattati.

giovedì 10 luglio 2014

MA IN CHE MONDO VIVIAMO?

L'Istituto Superiore di Sanità ci fornisce dei dati che dire inquietanti è poco.
Nella Terra dei Fuochi c’è un eccesso di mortalità del 13% per le donne e del 10% per gli uomini, e a Taranto i dati sono ancora più drammatici riguardando in particolare la fascia di età pediatrica (0-14 anni) nei quali si osserva un eccesso di mortalità per tutte le cause del 21%. Inoltre, per tutti i tumori si osserva un eccesso di incidenza pari al 54% e nel primo anno di vita c’è un eccesso di mortalità, per tutte le cause, del 20%. (qui il resoconto completo).

Parole dell’indiano Taos Pueblo «I bianchi vogliono sempre qualcosa. Ma che cosa cercano? I bianchi vogliono sempre qualcosa. Sono sempre inquieti, turbati. Non sappiamo cosa vogliono. Non li comprendiamo. Pensiamo siano pazzi». 
In queste parole Carl Gustav Jung (discepolo di Freud) trovò conferma di ciò che aveva già da tempo intuito: il mondo dell’uomo bianco è un mondo disarmonico, privo di equilibrio. 


I Macro Inquinanti della Raffineria di Taranto
I dati delle emissioni della raffineria pubblicati sul Registro Europeo E-PRTR e sul sito Ministero dell'Ambiente



2 luglio 2014 - L'area industriale di Taranto è occupata da due grandi attività, il siderurgico Ilva e la raffineria Eni, entrambe incidono sul territorio con svariate quantità di inquinanti che le stesse aziende devono periodicamente dichiarare al Ministero dell'Ambiente e sul Registro Europeo Emissioni e Trasferimenti di Sostanze Inquinanti siglato E-PRPT, almeno questo nella teoria.
Un argomento che negli ultimi giorni sembra aver occupato maggiormente le prime pagine della stampa locale tarantina e le home dei social è quello relativo a un progetto che potrebbe interessare la raffineria di Taranto. Questo progetto  denominato "Tempa Rossa", in poche parole, prevede il trasporto del petrolio dalla Basilicata alla raffineria tarantina. Nel giacimento petrolifero situato nella Valle del Sauro ci sono i pozzi per l'estrazione, il petrolio estratto raggiungerà la struttura della Val DAgri per poi arrivare tramite l'oleodotto "Viggiano-Taranto" all'Eni di Taranto.

mercoledì 9 luglio 2014

SBAGLIO O ABBIAMO UNO STATO IN STATO CONFUSIONALE? ... O FORSE ANCHE NO!

Voglio prendere spunto da una denuncia fatta dal CODACONS alla Procura di Roma, la quale ha aperto un fascicolo in merito al morso di Suarez a Chiellini durante i mondiali di calcio brasiliano. Giusto, giustissimo! ma ci sono molte altre cose che avrebbero bisogno di questa celerità.




A esempio non trovo niente di simile nella questione dei due fucilieri Massimiliano Latorre e Salvatore Girone i due del San Marco costretti a rimanere in India da ben 871 giorni. Nessuno che si sia preso la briga di fare qualcosa al di la delle semplici chiacchiere e impugnare veramente la questione. Perchè non lo si vuole fare? forse per paura di disturbare qualcuno molto in alto? un qualcuno, o probabilmente più di qualcuno, che non sopporta di essere privato dei propri interessi? nessuna risposta ci è stata mai fornita nonostante le molteplici sollecitazioni pervenute da più parti sia con manifestazioni che con "scritti" sui giornali o come ha fatto personalmente il Generale di riserva Fernando Termentini il quale così mi informa: "Ho presentato personalmente un esposto a marzo chiedendo che fosse vietato l'espatrio dei due nostri marò e nulla è accaduto . Ne ho presentato un altro ad ottobre per chiedere che fosse fatta chiarezza sulle decisioni di rimandare il 22 marzo in India i Marò e non ho ricevuto risposta. Il 20 giugno u.s. ne ho presentato un altro insieme a altri 387 cittadini raccontando gli eventi e chiedendo che fossero valutati per rilevare eventuali omissioni nella gestione. Ad oggi nessuna risposta naturalmente".

lunedì 7 luglio 2014

UN GOVERNO DI SILENZI E CENSURE - PERCHE'?

QUESTO LO DOVETE SAPERE TUTTI!!!



I miei ragazzi il 2 Giugno, in occasione della parata militare, furono nell'ordine:
Fermati, successiva consegna documenti, controllati più volte e infine ... minacciati di sequestrargli il  Banner che sosteneva Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, nel caso di urla tipo " LIBERI SUBITO, MARO' LIBERI ECC. 

Questo il trattamento ricevuto da semplice cittadini che invece di essere considerati vicino alle forze armate e ai nostri ragazzi prigionieri ,venivano trattati dalla Digos ,I Servizi..ecc come una minaccia.Manco fossero state zecche dei centri sociali ad urlare 10, 100, 1000 Nassiriya. ..In nessuna nazione al mondo neanche nell' infame India oppure nel Bongo Congo un atto di amore per la patria i suoi soldati e ostaggi sarebbe stato cosi' trattato.  

Questa e' la nostra nazione ... vergognosa.

giovedì 3 luglio 2014

E' PER QUESTO CHE LA MINISTRO MOGHERINI VUOLE UN POSTO IN EUROPA?

CONTI IN TASCA AGLI OLIGARCHI UE: QUELLA COSA INUTILE DI CATHERINE ASHTON (ESTERI UE) COSTATA 2 MILIONI DI STERLINE!



LONDRA - E' un fatto abbastanza risaputo che i commissari europei navigano nell'oro grazie ai soldi estorti ai cittadini italiani ed europei ma la stampa di regime italiota censura queste storie al fine di evitare che i cittadini italiani vengano contagiati da quel populismo che e' cosi' malvisto dai vari Renzi, il fu Monti e Napolitano.

Ed indubbiamente tutti coloro che sono stati ridotti alla fame e alla disperazione dalle misure lacrime e sangue imposte dalla UE scoppierebbero di rabbia se sapessero che Catherine Ashton, negli anni in cui era commissario europeo per gli affati esteri (il suo mandato scade ad Ottobre), percepiva una remunerazione annuale di £287.583 (pari a 343mila euro all'anno) grazie alla quale era diventata la seconda donna politico piu' stipendiata al mondo.

Adesso il suo mandato sta per finire ma anche quando non sara' piu' commissario europeo la signora Ashton continuera' a ricevere remunerazioni da nababbo.

Infatti nei prossimi tre anni ricevera' una buonuscita d'oro di £400.000 (pari a 480mila euro) tassata all'aliquota minima dei funzionari europei e il cui scopo e' quello di garantire che ogni commissario europeo non accetti incarichi per il suddetto periodo al fine di prevenire possibili conflitti d'interesse.

Pero' tra 18 mesi puo benissimo cercare un'altro lavoro ma deve chiedere il permesso alla commissione europea e qualora' ne trovasse uno potra' mantenere tale remunerazione se il salario ricevuto e' meno di £134.000 (pari a 160mila euro); qualora ricevesse un salario superiore questa buonuscita d'oro verra' ridotta.

Ma i benefici per Catherine Ashton non finiscono qui visto che dal 2021 ricevera' una pensione di £61.000 all'anno (73mila euro) alla faccia di tutti i pensionati italiani che sono costretti a rimendiare un pasto caldo alla Caritas.

A rivelare questo scandalo e' stato il Daily Telegraph e non c'e' bisogno di ricordare che tali storie sono uno dei motivi per cui la maggioranza dei cittadini britannici vogliono uscire dalla UE.

Sarebbe ora che anche gli italiani si svegliassero e iniziassero a chiedere spiegazioni a Renzi e al suo governo composto da ministri venduti e nullafacenti.
(Di Giuseppe de Santis - Fonte)