Dopo aver perso due guerre mondiali la Germania ci riprova con la Merkel
Secondo la cancelliera la via d'uscita dalla crisi passa da diritto di ingerenza, commissario unico per l'euro e rafforzamento del Parlamento di Bruxelles. Il presidente francese: "Capisco le sue ragioni elettorali, ma Parigi e Berlino hanno una responsabilità comune: salvare la zona Euro"
Il presidente francese François Hollande ha detto di capire “le ragioni elettorali” di Angela Merkel, che avrà le elezioni
nel settembre del 2013, ma ha ricordato alla cancelliera tedesca che
Francia e Germania “hanno una responsabilità comune: quella di fare
uscire la zona dell’euro dalla crisi”. Il presidente
della Repubblica anticipa così i temi della discussione che si aprirà
stasera in un vertice dell’Unione Europea. Ai giornalisti che chiedevano
le ragioni dell’accelerazione della Francia e della frenata della
Germania, Hollande ha risposto: “Noi usciamo dal nostro periodo
elettorale, mentre la Germania ha il suo proprio appuntamento nel
settembre del 2013. Posso capire, ma noi abbiamo una responsabilità
comune che è di fare uscire la zona dell’euro dalla crisi. Ci siamo
quasi, ma la migliore strada per farcela del tutto è rispettare le
decisioni che abbiamo preso insieme”.
Poi Hollande risponde alla
Merkel sulla richiesta della Germania di creare un “supercommissario”
con potere di veto sui bilanci nazionali: ”Non è ancora tempo per aprire
un nuovo Trattato” ha detto il presidente francese. Il “Fiscal compact“,
che riguarda “gli stessi temi” e che è stato approvato dalla Francia da
pochi giorni, “non è ancora stato ratificato da tutti i paesi”, ha
ricordato Hollande. E “prima di discutere delle prossime tappe, dobbiamo
chiudere l’Unione bancaria”, ha avvertito. Per questo “oggi dobbiamo
arrivare a delle buone decisioni”, confermando quelle prese e che “erano
buone” al vertice di giugno. Bisogna infatti approfittare del fatto
questo Consiglio europeo, che avviene in un “quadro
economico e sociale molto difficile”, è il primo da tempo a svolgersi
“non sotto la pressione dei mercati”, quindi, ha ammonito Hollande,
“dobbiamo approfittarne per discutere”.
Hollande peraltro si vedrà con Mario Monti
prima dell’inizio del vertice: al centro dell’incontro ”unione
bancaria, Spagna,Grecia e tutte le condizioni necessarie per risolvere
la crisi”.
Oggi aveva già parlato Angela Merkel. Diritto di ingerenza “europea” sui bilanci nazionali,
commissario unico per l’euro e rafforzamento del Parlamento
continentale: per la cancelliera tedesca la via d’uscita dalla crisi
dell’Europa passa da questi tre punti e lo ha specificato a chiare
lettere stamane al Bundestag in vista dell’apertura dei lavori del
vertice europeo dei capi di Stato e di governo. “Abbiamo fatto buoni
progressi nel rafforzamento della disciplina di bilancio con il fiscal
pact ma siamo dell’opinione, e parlo a nome del governo tedesco, che
dobbiamo fare un passo in avanti nel dare all’Europa il diritto di
intervento sui bilanci nazionali” ha detto il capo del governo tedesco,
che poi si è detta d’accordo con la proposta del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble di creare un commissario unico per l’euro e di rafforzare il Parlamento europeo.
“Abbiamo
bisogno di soluzioni che ci vincolino senza seppellire i parlamenti
nazionali, la sovranità nazionale, il principio di sussidiarietà e la
legittimità democratica” ha continuato la cancelliera tedesca parlando
delle prossime mosse per rafforzare l’Ue e in tal senso si è detta
favorevole alla creazione di un fondo europeo che investa su specifici
progetti degli stati membri, finanziato dalla tassa sulle transazioni
finanziarie. “Potrebbe essere questo un nuovo strumento di solidarietà”
ha detto la Merkel.
Assai chiare, inoltre, le idee sulla richiesta di aiuti da parte della Spagna. Per la Merkel, del resto, il governo spagnolo di Mariano Rajoy è “l’unico che deve decidere se chiedere il piano di salvataggio europeo. La Spagna è l’unica che può dire se fare appello al meccanismo europeo di stabilità
(uno dei fondi salva-Stati), perché ha bisogno di un ulteriore sostegno
oltre ai 100.000 milioni di euro offerti alle banche in sofferenza”, ha
sottolineato la Merkel prima di partire per Bruxelles per il Consiglio europeo.
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