L’ALTRA CASTA - A CASTELPORZIANO TRE CHILOMETRI DI COSTA BLINDATA PER
I DIPENDENTI DEL QUIRINALE – “LIMITI INVALICABILI” GUARDATI A VISTA DAI
FINANZIERI
A Ostia, nella tenuta presidenziale, entrano solo i dipendenti e i
loro “aggregati”, come la burocrazia quirinalizia chiama i familiari. Pagano 60
euro l’anno di quota d’iscrizione e hanno accesso a un piccolo paradiso con
pineta e resti di ville romane. Accesso vietato anche dal mare fino a 300 metri
Basta un fischio ripetuto e deciso per scoprire la spiaggia
inaccessibile. Siamo ad Ostia, comune di Roma, ritrovo di bagnanti che fuggono
dall’arsura della città. Lungo la battigia, a destra il mare, a sinistra uno
stuolo di persone tra ombrelloni e sdraio, il richiamo sonoro è un perentorio
stop. Non si tratta di ambulanti pronti a rigenerarti con una fetta di cocco o
l’intramontabile “grattachecca”, granita alla romana. Il fischio arriva da un
gentile e accaldato finanziere.
Esce dalla casetta che lo ripara dal sole cocente, corre verso il
cronista per spiegargli che sta valicando un limite inaccessibile. “Lei sta
entrando in una zona della Presidenza della Repubblica, l’accesso è vietato. È
consentito solo a dipendenti e familiari”. È proprio così. Il lido di Ostia è
finito, due passi dopo inizia la residenza del Capo dello Stato.
Siamo nell’incanto di Castelporziano, un tempo tenuta reale, e poi,
dal dopoguerra, di pertinenza presidenziale. Insomma siamo a ridosso della
spiaggia del presidente e per noi la passeggiata in riva al mare finisce qui.
L’agente blocca anche due ragazzi distratti da fugaci chiacchiere e bellezze
estive. “Fermatevi! Non potete entrare, la zona è inaccessibile”. I giovani,
increduli, sorridono e, in romano, chiedono: “Dai nun scherza, ma che sta a dì
(cosa dici)?”.
Invece è tutto vero, ma riprovano e azzardano una soluzione: “Ma dal
mare è possibile. A nuoto possiamo passare?”. Il finanziere è risoluto: “No,
fino a 300 metri non è consentito. Dovrei fermarla o io oppure il
poliziotto-bagnino. La zona è interamente sorvegliata da agenti”. Insomma
neanche via mare è possibile il transito, i ragazzi sconsolati fanno
retromarcia. Nella spiaggia del Presidente ci sono lettini e ombrelloni,
particolarmente affollati.
I dipendenti del Quirinale, infatti, possono accedere e godere di
questo privilegio. “Basta pagare la quota associativa annuale” raccontano. Un
spesa di 60 euro per usufruire di oltre tre km di spiaggia, stretta tra il mare
e il bosco incontaminato di Castelporziano dove si trova anche la residenza del
Presidente della Repubblica. Non solo dipendenti. L’accesso è consentito anche
ai familiari, tecnicamente definiti “aggregati”. Bisogna compilare un modulo,
pagare la quota annuale più la tessera del mare per entrare nel circolo.
Risalendo verso la strada, la spiaggia è delimitata, in verticale, da un
passamano con cartelli esaustivi.
Si legge: “Demanio dello stato, limite invalicabile”. Mentre
arretriamo, notiamo due bagnanti intenti a discutere. Sono separati da un
paletto al confine. “Io sono una familiare di un dipendente - racconta la
signora - lui, invece, è un mio amico. Per parlare dobbiamo fare questo
siparietto visto che lui non può entrare e io non posso uscire”. Risaliamo e
dalla strada, dopo il cartello che sancisce la fine del lido di Ostia, c'è una
piccola stradina sulla destra. Poche decine di metri c’è il gabbiotto
all’ingresso. Questa volta ci ferma un carabiniere.
“L’area – spiega l’agente - è da sempre inaccessibile. Noi richiamiamo
il turista sbadato, se insiste scatta la diffida e poi la denuncia”. La nostra
giornata lungo la spiaggia del privilegio è quasi terminata, ma un’auto esce
dalla zona off limits.
“SIAMO FAMILIARI di un dipendente – ci raccontano – veniamo in questo
posto da molti anni. Fortunati? È vero, è un privilegio visto che oltre alla
spiaggia ben tenuta, protetta e sicura, c’è anche il bosco che è uno
spettacolo, incontaminato”. Ma se passeggiano anche per loro c’è uno stop dove
ci sono le guardie a tutela della tenuta dove risiede il Presidente della
Repubblica.
E in quel tratto le ragioni di sicurezza diventano necessarie, ma
restano i km di costa inaccessibili per i comuni mortali così come il bosco di
frassini, olmi e querce e la pineta a pino domestico. Nell’immensa tenuta anche
i resti di ville romane. Un vero incanto ad ingresso limitato. Per entrare ci
vuole la concessione speciale oppure appartenere alla schiera dei familiarDii o
dipendenti del Quirinale. È l’unica soluzione per non sentire il fischio e
l’alt che ti obbliga al dietrofront.
(di N. Trocchia per "il
Fatto Quotidiano" - Fonte)
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