Schiaffoni a stelle e strisce – e
meno male che Moody’s è l’agenzia “governativa” per antonomasia – dietro il suo
sganassone c’è chi vede il fastidio usa per l’apertura delle reti ai cinesi
Al Tesoro non si aspettavano
proprio che fosse la “dialogante” Moody’s ad aprire il fuoco di fila delle
agenzie di rating su Pittibimbo – Dietro alla bocciatura di oggi il fastidio di
ambienti americani per la vendita del 35% di Cdp reti (telecomunicazioni ed
energia) ai cinesi…
Dicono i vecchi del Tesoro che la
botta arrivata oggi da Moody’s fa ancora più male perché proviene da una
struttura “moderata” e, in passato, giudicata quasi “governativa”. Eppure
adesso i signori del rating a stelle e strisce scavalcano e anticipano in
durezza i “cugini” di Standard & Poor’s non solo per rivedere al ribasso le
stime della nostra economia, ma per dire senza mezzi termini che la “lentezza”
delle nostre riforme alimenterà tensioni tra l’Italia e alcuni partner europei
come la Germania.
Un fulmine a ciel sereno, per il
governo Renzie, ma anche il segnale definitivo che la luna di miele globale è
proprio finita, dopo che giovedì la Bce ci ha fissato l’agenda delle riforme
economiche da portare a casa per uscire dalla recessione.
Con la ripresa delle tensioni
sullo spread, per l’esecutivo guidato da Pittibimbo è suonata la campanella
d’allarme e ora che Moody’s ha rotto il silenzio il clima non può che farsi
sempre più difficile.
Nessuno lo confermerà mai, ma
dietro al brusco “voltafaccia” dell’agenzia Usa c’è anche chi vede un messaggio
degli stessi Stati Uniti, che non hanno gradito alcune mosse del governo. La
prima, più datata, riguarda sempre la delicata partita degli F-35, dalla quale
Renzie sogna di smarcarsi in qualche modo e sulla quale non vi sono stati passi
concreti solo perché sul Colle c’è un garante degli accordi internazionali come
Giorgio Napolitano.
La seconda mossa è dei giorni
scorsi e riguarda il via libera dato da Roma ai cinesi in Cdp reti, che
equivale ad aprire le porte a Pechino nel delicato settore delle reti
energetiche e di telecomunicazioni. Dall’altra parte dell’Atlantico, la faccenda
non è stata assolutamente presa bene.
(Fonte)
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