lunedì 9 settembre 2013

La camicia di forza europea, gli allenatori psicopatici e la guerra alle porte



L’Europa oramai è una camicia di forza insopportabile, e lo stanno ormai dicendo anche economisti non sospettabili di parte,  come Antonio Maria Rinaldi e Paolo Savona.  La macchina europea è solo un carrozzone  senza testa politica e militare, con guidatori lanzichenecchi che la usano solo per far fare profitti economici ai soliti noti, in queste condizioni non c’è più futuro. L’esercizio della sussidiarietà, un principio su cui si dovrebbe basare l’Europa, di fatto viene calpestato giornalmente a botte di propaganda di “spread” che nulla ha a che vedere con le costituzioni dei singoli paesi. L’europa è una squadra di calcio in mano ad allenatori folli che la fanno partecipare a campionati di roulette della turbo finanza  che ci sta portando alla morte. In queste partite non importa se qualche giocatore muore o si infortuna, conta solo la macchina europea che deve giocare la partite dell’euro. Il dilemma di avere un moneta forte e la ostinata ricerca di combattere l’inflazione ad ogni costo pur lasciandosi morti alle spalle è cosa tipica di tecnocrati che avendo ipotizzato una teoria sulla carta la vogliono vedere realizzata per forza ed insistono fino alla fine e anche quando si lasciano una infinità di morti alle spalle non hanno l’umiltà di dire abbiamo sbagliato tutto ma ribaltano la colpa sempre su qualcos’altro. L’euro è fallito come concezione, come moneta, come filosofia e anche come momento di aggregazione, bisogna che chi sta a Strasburgo  dica chiaramente alla finanza internazionale che bisogna cambiare, allenatore, campionato e pure gioco.

L’unità europea era ed è necessaria se la sua funzione è quella di realizzare l’Europa dei popoli e di creare infrastrutture tali da competere con gli altri continenti e giganti economici, ma l’antico egoismo di alcune nazioni europee e sopratutto l’infiltrazione massonica nella macchina europea ne ha deturpato la buona intenzione iniziale. Forse è una pia illusione quella di riportare l’Europa nei giusti binari (Mazziniani)e quindi tentare di riformarla, anche perché il dubbio che ci siano state reali buone intenzioni nel crearla vengono fuori tutti nella impossibile lettura dei vari trattati da Maastricht a Lisbona, dal ESM fino al Fiscal Compact. In America ci insegnano che certi palazzi, piuttosto che ristrutturarli è meglio buttarli giù per poi ricostruire meglio dopo, salvo quando li buttano giù degli aerei pilotati da  “cattivi piloti improvvisati” per altre ragioni tutte ancora da spiegare, ma questa è tutta un’altra storia. Una Europa da rifare e da ricostruire, che opprime, in cui non  è prevista una procedura d’uscita, che ti obbliga il pareggio di bilancio, che entrerà in merito alla finanziarie, che ti lascia fallire, che arriva a determinare la misura delle banane, mentre lascia morire imprese e facendo suicidare molti imprenditori. C’è una Ungheria fuori coro, di cui nessun media sta parlando a dimostrazione del totale allineamento  della comunicazione con il pensiero unico del potere, in cui c’è  stato uno scatto di orgoglio e di sovranità, dove hanno mandando letteralmente al diavoli il FMI, dimostrando che c’è un’altro modo di fare politica ed economia, ma stanno diventano un brutto esempio.

Un allenatore, quello ungherese che capisce la propria squadra e vuole il bene della squadra, mentre tutti gli altri allenatori psicopatici continuano a portare le proprie nazioni dentro questo campionato usuraio e suicida. La cessione preziosa delle singole sovranità all’Europa (una entità indefinita a cui tutti si devono inginocchiare) sta portando alla nullificazione di identità nazionali certe, per avere in cambio una identità indefinita volatile da una entità opprimente. Il gioco non vale la candela.

Il presidente del consiglio Letta nipote di Zio Goldmasuch (incaricato da un presidente della repubblica di seconda mano, votato da un parlamento eletto con il porcellum) è un europeista convinto e sta facendo di tutto per finire di distruggere l’Italia svendendo quel poco che resta delle industrie di stato (di proprietà) per avere in cambio un po’ di spiccioli di euro (in prestito) per pagare un debito in grossa parte creato in maniera fasulla e truffaldina proprio con la macchina euro/europa.   La sinistra italiana è ai minimi storici in quanto a dignità e pensa solo a mettere “fuori servizio” Berlusconi, si sta auto-referenziandosi intorno al prossimo burattino Renzi in mano alla finanza internazionale; tutto ciò mentre un innocuo M5S, con visioni stranemente  settoriali, cerca di non fa cambiare l’articolo 138 al fine di non modificare la costituzione che invece la sinistradestra vuole cambiare ancor più in chiave “neoliberista” come ordinato da JPMorgan (Troppo socialismo nelle vostre costituzioni). Tutto ciò  mentre c’è una vergognosa propaganda internazionale contro Assad;  Obama, oramai burattino sacrificabile politicamente essendo stato abbandonato anche da Albione (nobel ansitempo per la pace) vuole attaccare militarmente la SIRIA per aprirsi un varco nel punto nevralgico del medioriente per la futura guerra con l’IRAN (tutto su ordinazione naturalmente). Ma si sa…..!! Se si ammazzano dei gentili tra di loro poco male.  Giuseppe Turrisi

fonti
http://www.youtube.com/watch?v=2Al0ARjWaD8
http://infoliberaevera.blogspot.it/2013/09/guerra-alla-siria-i-veri-motivi-il.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/19/ricetta-jp-morgan-per-uneuropa-integrata-liberarsi-delle-costituzioni-antifasciste/630787/
http://www.informarexresistere.fr/2013/09/07/dopo-aver-cacciato-il-fmi-lungheria-emette-moneta-senza-debito/
http://247.libero.it/focus/26513937/279/crisi-ferrero-monti-ha-prodotto-debito-e-letta-svende-patrimonio/
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2013/09/01/AQrQp8G-matteo_renzi_genova.shtml

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