Ieri per la seconda volta in due anni la televisione
pubblica ha dedicato qualche minuto del suo prezioso spazio alla vicenda dei
due Fucilieri di Marina Massimiliano Latorre e SalvatoreGirone,
estradati in India dove stanno rischiando di essere processati per reati punito
secondo quanto previsto dal Codice Penale indiano con la pena di morte.
Un’estradizione decisa prevaricando tutti i disposti
normativi costituzionali e del Codice Penale italiano ed addirittura ignorando
pregresse sentenze della Corte Suprema che nella fattispecie chiarivano
inequivocabilmente aspetti salienti che hanno caratterizzato lo specifico problema.
Improvvisamente, il 6 dicembre 2013 si viene a sapere che a
Virus su RAI2 il conduttore dott. Porro avrebbe intervistato la Responsabile della
Farnesina, Ministro Emma Bonino. Ci saremmo aspettati che il Vice Direttore del
“Il Giornale” affrontasse anche della vicenda dei due Fucilieri di Marina,
magari sottolineando qualcuna delle “sbavature” che caratterizzavano la
gestione istituzionale della vicenda, in particolare a partire dal 22 marzo
2013 giorno della terza ed oserei dire indebita estradizione dei due fucilieri
di Marina.
Nulla di tutto ciò, qualche accenno di circostanza per
lasciare spazio ad un osanna incondizionato della dottoressa Bonino, al suo
impegno di Ministro degli Esteri a dire il vero più politico che
istituzionale, senza alcun cenno alla gestione della vicenda indiana, nelle
migliori tradizioni di una televisione di Stato di vecchia memoria.
Ieri, improvvisamente la notizia che alla Vita in Diretta su
RAI 1 un famoso ed accreditato giornalista, Franco di Mare, già
esperto inviato di guerra, avrebbe parlato dei due Marò, proprio il giorno in
cui per l’ennesima volta l’India aveva rinviato l’apertura del
procedimento penale affidato ad un Tribunale Speciale.
Ci si aspettava un dibattito colmo di contenuti, di verità e
di chiarimenti. Nulla di tutto ciò. Un Conduttore distaccato ha intervistato
due ospiti in studio, uno, il dott. Mario Sechi palesemente impegnato
a non intaccare l’immagine del suo mentore elettorale, il Senatore
Monti, e la dottoressa Ritanna Armeni alla quale consiglieri approfondimenti
in tema di diritto internazionale.
Una sola domanda al dott. Fausto Biloslavo in collegamento esterno, subito stoppato perchè troppo fermo nel testimoniare un sano senso di italianità fondamentale in vicende come questa.
Ciliegina finale sulla torta, un’intervista al
dott. Staffan de Mistura che si è sforzato di spiegare al pubblico la sua
scelta di applicare approcci machiavellici nei confronti degli indiani senza
però meglio specificare e, tantomeno, ha fornito chiarimenti sul perché
l’Italia non abbia ricorso all’arbitrato internazionale nel caso dei due
Fucilieri di Marina e lo abbia invece fatto per tutelare
gli interessi di Finmeccanica.
Grande delusione e grande tristezza in tutta la vicenda ed
ancora una volta la prova provata che la
RAI non è ormai più televisione pubblica ma informazione di
Stato alla stessa stregua di altri modelli comunicativi che
imperversavano negli anni ’80-’90 nei Paesi dell’est europeo, nell’ex
Yugoslavia e che ancora oggi operano in Venezuela piuttosto che a Cuba.
Di fronte a questo oltraggio alle più elementari regole di
una libera e costruttiva informazione basata più sul riferire piuttosto che
sull’esportazione di messaggi dogmatici peraltro spesso distorti, i cittadini
possono solo difendere la loro libertà di pensiero ed il loro diritto di essere
informati scegliendo altri canali televisivi ed oscurando queste fonti di
cattiva informazione. Facciamolo !
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