Il vaccino MPR è un preparato
trivalente contro il morbillo, la parotite e
la rosolia, somministrato per via sottocutanea. È
ottenuto con virus vivi ma resi inoffensivi, o almeno questo è
quello che comunemente si può leggere o pensare. Nel caso di Riccardo,
gli effetti di quest’iniezione non sono stati per niente innocui ed hanno
causato danni di natura irreversibile. Paola, sua madre, ha
deciso di scrivere a NapoliTime.
“All’arrivo di un primo figlio una madre è
completamente impreparata. Fa le cose perché si fanno, senza pensarci poi così
tanto. Diventa iperprotettiva. I giorni vanno via veloci e le sorprese non
tardano ad arrivare.
Quando mi chiamano per la vaccinazione MPR
Riccardo ha soli quindici mesi. Ascolto i suggerimenti del pediatra e della
dottoressa dell’ASL. Mi dicono che la parotite
è pericolosa da ragazzo, che il morbillo può essere fatale e così via, le
solite canzoni. Ed eccomi all’ASL. Mi viene chiesto se il bimbo ha mai provato l’uovo
durante lo svezzamento, se è stato affetto da allergie.
Nel giro di pochi minuti mi viene sottoposto un foglio di autocertificazione da
firmare.
Aspetto quindici minuti all’ambulatorio come
da routine e poi rientro a casa. Riccardo è nervoso, agitato. Dopo qualche ora
gli sale la febbre a 41°. Una febbre che non
scende con un semplice antipiretico. Il bimbo
comincia a delirare e nonostante questo riesce a pronunciare qualche parolina. Boom
boom, mi dice, per farmi capire che la testa gli sta
scoppiando. Passano tre giorni ma non c’è nessun miglioramento. Si pensa che
abbia la sesta malattia, ma invece è encefalite.
Il bimbo continua ad essere nervoso, iperattivo, ma da giovane mamma,
stupidamente, sottovaluto la gravità della situazione. E improvvisamente
arrivano le crisi. L’elettroencefalogramma
evidenzia che non ci sono focolai epilettici. Da
una crisi ogni tre giorni si arriva al picco di trenta in un giorno, nonostante
l’assunzione di farmaci. Quel giorno le crisi di mio figlio si susseguono una
dopo l’altra, intervallate da pochi minuti di sonno.
Nei suoi primi sette anni di vita, Riccardo
dieci giorni al mese li passa in ospedale. Tante visite mediche, analisi,
accertamenti e diagnosi, ma nessuno che mi conferma che la febbre è stata
l’origine di ogni male. I medici di un ospedale pugliese
riescono finalmente a trovare la cura per il mio bambino. Le crisi scompaiono,
ma quel posto è troppo lontano per noi campani.
Io e mio marito decidiamo di affidarci all’ospedale Policlinico
di Napoli. La disavventura continua. I barbiturici
che gli vengono somministrati spengono il piccolo ogni giorno di più, fino a
quando nella sfortuna di un mio problema di salute, conosco il vero angelo di
mio figlio. Il nuovo medico vuole un gran bene a mio figlio. La
nuova terapia è efficace“.
Oggi Riccardo ha tredici anni, è un ragazzo
speciale che riesce a fare tante cose, nonostante i suoi problemi
cognitivi. Presenta dei tratti autistici.
Non riesce a scrivere in corsivo (disgrafia) e ad allacciarsi
le scarpe da solo. Continua la sua terapia e regolarmente si
sottopone a visite mediche e prelievi del sangue. Sua sorella ha pochi
mesi e lo stato d’animo di Paola oscilla tra rabbia, rimorso e paura. Si chiede
per quale motivo le vaccinazioni vengano eseguite senza prima
effettuare delle analisi per escludere il rischio di allergie,
si domanda perché ci sia così poca informazione su una tematica così
delicata. Ora è consapevole dei rischi che potrebbe correre e vorrebbe non
trovarsi ancora una volta davanti ad un bivio che lei definisce come una ”roulette
russa“. Perché se è vero che la trivalente è facoltativa,
le altre vaccinazioni sono invece obbligatorie. E i casi di
complicazione non sono poi così rari.
I nomi indicati nel testo sono frutto di
immaginazione per la tutela della privacy della nostra.
(Fonte)
Ciao, sono mamma anch'io e anche se non ho avuto problemi, posso nel mio piccolo immaginare cosa avete passato. Ti scrivo per informarti che da dicembre non è più obbligatorio vaccinare i bambini....io per quanto mi riguarda non vaccinero mai più., perché se ci pensi a quando noi eravamo piccoli, nessuno è mai morto per le malattie infettive....è sempre meglio delle malattie strane che ci iniettano.
RispondiEliminaVi auguro il meglio a te e a la tua famiglia!