Armi chimiche Siria a Gioia Tauro, Bonino: "Massima sicurezza"
Il trasbordo del materiale chimico dovrebbe avvenire alla fine del mese
Il ministro degli Esteri Emma Bonino ha
assicurato che la questione delle sostanze tossiche provenienti dalla Siria che
transiteranno per il porto di Gioia Tauro "sarà condotta con la ricerca
della massima sicurezza".
In un'intervista sul Corriere della Sera, la
responsabile della Farnesina ha spiegato: "La scelta non l'ho fatta io, ma
mi pare che, dal punto di vista dei requisiti, l'indicazione del porto di Gioia
Tauro sia conseguente. È un porto di eccellenza e le ragioni portate dal
ministro Lupi mi sembrano convincenti".
"Tutto sarà condotto con la ricerca della
massima sicurezza - ha continuato Bonino - Ma per essere chiari va detto che
stiamo parlando di materiale tossico, non di armi chimiche. Nei container l'agente
chimico e gli inneschi sono ovviamente separati: diventano armi solo se vengono
messi assieme, di solito nella testata del razzo [sarà così o...]. Il trasbordo, che avverrà da
banchina a banchina, senza stoccaggio, impiegherà più o meno 48 ore".
Sui tempi dell'operazione vi è ancora qualche
incertezza: "Le operazioni sono un po' in ritardo per problemi in Siria.
Il trasbordo sulla nave americana Cape Ray, a Gioia Tauro, dovrebbe avvenire a
fine mese o a inizio febbraio. La
Cape Ray poi distruggerà i materiali in acque internazionali
mediante idrolisi. I residui saranno trasferiti in Germania e Gran Bretagna per
essere convertiti in sostanze utilizzabili dall'industria".
(Fonte)
Sembrerebbe inoltre che parte dei residuati saranno stoccati nell'ex base americana di Nardello, a Gambarie d'Aspromonte e in parte tombate nelle gallerie dismesse dell'A3 come riportato in questo articolo.
Nessun commento:
Posta un commento