Un augurio, a tutti voi che mi leggete, che il 2014 sia un anno di vero cambiamento.
martedì 31 dicembre 2013
lunedì 30 dicembre 2013
Riforma della giustizia, liberi tutti
Provate a indovinare: qual è per il governo la prima emergenza della giustizia dopo i troppi condannati che finiscono in carcere? Non ci arriverete mai, ci vuole un aiutino: la prima emergenza della giustizia in Italia dopo i troppi condannati che finiscono in carcere sono i troppi arrestati che finiscono in carcere.
Quindi, dopo il decreto svuota-carceri, ci vuole una bella legge anti-arresti. Vi sta provvedendo la ministra Cancellieri, coadiuvata da un’apposita commissione presieduta da Giovanni Canzio, il presidente della Corte d’appello di Milano che nel febbraio 2012 impiegò un mese per respingere la ricusazione dei giudici del processo Mills, regalando così a B. la sua ottava prescrizione. Insomma l’uomo giusto al posto giusto per una giustizia più rapida ed efficiente.
Carmine Schiavone abbandona lo studio di Servizio Pubblico
Dopo un lungo reportage e un faccia a faccia con le madri
della Terra dei Fuochi, il collaboratore di giustizia Carmine Schiavone lascia,
infuriato, lo studio di "Servizio Pubblico".
Questa sera a “Servizio Pubblico Più” dedicato
alla Terra dei Fuochi, di cui Fanpage.it si è occupata in tutti questi
mesi, è stato ospite il pentito Carmine Schiavone, a suo tempo
camorrista, cugino di Francesco alias Sandokan, amministratore e consigliere
del clan dei Casalesi. L’uomo a fine trasmissione ha abbandonato lo studio
tuonando contro Sandro Ruotolo: “Con voi non faccio più interviste, e ora me
ne vado”. Si
è alzato, si è tolto il microfono e poi è andato via.
domenica 29 dicembre 2013
Presidente, il discorso glielo scrivo io…..
DISCORSO DI CAPODANNO PER IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA GIORGIO NAPOLITANO.
Caro Presidente, mi sono preso la briga di scriverLe il discorso di fine anno, visto che ogni anno quello che Lei pronuncia non corrisponde alla realtà. Non lo prenda come un gesto di superbia, ma mi piacerebbe sentire parole e pensieri più consoni alla vera situazione italiana.
Bene , cominciamo:
- “ Cari cittadini, italiane e italiani, Vi auguro un sereno 2014, pieno di prosperità, salute e felicità “. – Per tenere fede a queste parole però, Illustrissimo Presidente, dovrebbe fare qualcosina perché non restino vane. Cosa ? Beh, per cominciare sciogliere le Camere e mandare a casa quel governo che ,pare, quest’anno non abbia ricevuto nemmeno un regalo da Babbo Natale in quanto non ha fatto altro che marachelle nei confronti dei suoi concittadini, ha raccontato tante bugie sulla ripresa economica e promesso di cancellare l’IMU per poi invece trasformarla in altre pseudo tasse.
BONINO: IL DISASTRO DELLA POLITICA ESTERA ITALIANA
Tutti gli errori del ministro degli esteri che è stata votata da meno dello 0,2% degli italiani
Aiutata dalla difesa che quasi l'intero Parlamento ha fatto dell'operato del Ministro degli Interni Angelino Alfano sul caso di Alma Shalabayeva e della sua bambina di 6 anni, il ministro degli Esteri Emma Bonino prova a sfilarsi dalla sua evidente responsabilità politica. Lo fa in occasione della riunione del Consiglio Affari Esteri dell'Unione Europea e dice che "ci sono ancora dei punti oscuri che altre istituzioni devono chiarire". Addossa, quindi, l'intera responsabilità sul Ministero degli Interni e sgomita nel tentativo di smarcarsi. Aggiunge:"per quello che seguo in solitario e con grande attività dal primo giugno, di fronte a istituzioni del Paese che continuavano a ripetere che tutto era regolare, la mia preoccupazione è stata difendere questa signora". Come? Non si comprende, visto che "quella signora", con la sua bambina, è stata espulsa dal nostro Paese senza un plausibile motivo.
[Il M.A.E. ha riportato in Italia la Shalabayeva e tutti ad "incensare" ma nessuno che dica che la Kazaka ha un permesso
temporaneo e deve tornare in patria altrimenti il suo Paese non esiterà a chiedere il suo arresto tramite l'Interpol e dove ha lasciato in
pegno pure la sua casa c.p.]
sabato 28 dicembre 2013
Condannato per mobbing il ministero dell’interno
Condannato per mobbing il ministero dell’Omertà (ministero dell’interno) per fatti degli anni 2007-8 (ministri Amato e Maroni; prefetti Serra e Mosca)
Con una sentenza storica, la 16654
del 16/10/2012 (sito CGIL) il ministero dell’Omertà detto “Ministero dell’Interno”, in
nome del popolo italiano è stato condannato
per mobbing, per comportamento vessatorio, verso una persona
poi morta per le conseguenze.
Le gravissime e indegne violenze denunciate, avanzate dall’accusa, accertate dal Tribunale e scritte nella sentenza sono state perpetrate contro una lavoratrice negli anni 2007-8 alla “prefettura” di Roma, per le gravi incompetenze e irresponsabilità dei “prefetti” e dei “ministri” del tempo cioè rispettivamente Achille Serra e Carlo Mosca, eGiuliano Amato e Roberto Maroni. Nessuno di costoro ha pagato: non solo non sono stati licenziati ma hanno fatto “carriera”, addirittura continuano a parlare al mondo insegnando, scrivendo libri o con la “politica”. Riemerge palese la psicopatologia dei luoghi di lavoro; poi ci sono la responsabilità politica specifica di quelle 4 persone e quella generale della “classe politica” e degli psicologi. A parole il ministero e i prefetti avevano anche una conoscenza specifica del fenomeno mobbing (convegno prefettura Pavia), ma non hanno fatto nulla di quanto in loro dovere. Questi sono i “professionisti” di cui risponde il ministero dell’interno: ministri, prefetti, questori, poliziotti, carabinieri e vigili, la “crema” della violenza, una massa di omertosi incompetenti.
venerdì 27 dicembre 2013
Ma è tutto merito del governo e del M.A.E.? secondo il suo avvocato Alma è sotto scacco
Shalabayeva, in Kazakistan avevo paura. Temevo mi uccidessero
Roma, 27 dic. - "Alma Shalabayeva
ha temuto per la sua vita soprattutto quando e' stata imbarcata e portata in
Kazakistan. Le erano stati tolti i cellulari e non aveva potuto
avvertirci". A parlare e' l'avvocato Anna D'Alessandro, componente del
pool difensivo della moglie del dissidente kazako Ablyazov. "La signora Shalabayeva e'
stata vittima di un'operazione brutale - ha
proseguito la penalista -.
Il provvedimento di espulsione dall'Italia era illegittimo, tanto e' vero che
e' stato annullato". L'avvocato D'Alessandro ha confermato che presto
Alma Shalabayeva sara' sentita da un magistrato della Procura di Roma: "in questo momento, pero',
siamo felici che la signora si sia ricongiunta con la famiglia e i suoi figli.
Non ha fatto ancora programmi sul suo futuro e per quanto riguarda le indagini
aspettiamo prima di trarre le conclusioni. La figlia Madina ha gia' presentato
un esposto contro ignoti chiedendo all'autorità giudiziaria di verificare che
dietro questo provvedimento illegittimo di espulsione ci siano condotte
criminose e responsabilità penalmente rilevanti. Per quanto ci riguarda nel
caso specifico c'e' stato un esproprio del diritto di difesa per non parlare
della limitazione alla liberta' personale che la signora Shalabayeva a subito
nel periodo in cui e' stata in Kazakistan. Ora che e' tornata in Italia la
signora e' piu' tranquilla".
I marò prigionieri in India la Bonino col velo a Teheran
Natale
in India, e non è un cinepanettone, è la tragedia di un Paese ridicolo, è la
sorte incerta e gravida di pericoli di due italiani servitori della patria,
gente per bene abituata a obbedire tacendo, anche di fronte a uno Stato e a un
governo che fanno schifo.
Chissà che cosa dovrebbero fare per ottenere attenzione Massimiliano
Latorre e Salvatore
Girone, detenuti illegalmente da 22 mesi in India con
l'accusa di aver ucciso due pescatori del posto,scambiandoli per pirati, mentre
erano in missione antipirateria su una petroliera italiana al largo del Kerala.
Chissà che cosa dovrebbero fare per ottenere l’attenzione di un premier che
ieri era così occupato a raccontare balle sulla svolta e sul cambio di
generazione al comando, a invocare san Giorgio salvatore d’Italia, da non trovare il tempo per nominarli nella conferenza di
fine anno. Potrebbero cucirsi le labbra stile centro di accoglienza di
clandestini, magari qualcuno si ricorderebbe di loro, un deputato li andrebbe a
trovare sotto luci di telecamere, guadagnerebbero aperture di tg. Sperare in
visita o anche solo due parole, una conferenzina stampa, del ministro degli
Esteri è francamente troppo, la signora deve scegliere come velarsi per
omaggiare gli ayatollah in Iran umiliando tutte le donne, e l’inviato speciale
prima sottosegretario agli Esteri ma sempre inutile alla bisogna, Staffan de
Mistura, dev’essere già partito per sudate vacanze.
mercoledì 25 dicembre 2013
... e domani anche questo Natale sarà passato!
Ecologia del vivere: Chi può dire Buon Natale?
Le domande che ci provengono dalla società sono svariate e
complesse, spesso con referenti e risposte immediatamente non individuabili. A
fianco di queste domande, troviamo le non-domande, la disperazione che cerca
nei pertugi del tempo, un modo per sbarcare la giornata e trovare un barlume di
speranza. Queste domande assumono le sembianze di persone senza volto, che
spesso cercano servizi a bassa soglia, che potrebbero servire solo per dare un
calcio a quella disperazione che toglie il respiro e la voglia di vita.
Informazioni utili per usufruire di servizi di sostegno ai diversi “accidenti”
che cascano in testa come coriandoli a Carnevale; o sportelli per affrontare le
minuscole questioni d’interpretazioni di norme e delibere che potremmo o
dovremmo utilizzare sia per premiare alcuni diritti sia per adempiere degli
obblighi ma di cui, di primo acchito, non decifriamo vantaggi e svantaggi; o un
piccolo sostegno per ridurre la pressione di società - ormai tutte all’estero -
che chiamano come e veri stalkers in tutte le ore del giorno, per una bolletta
o una rata non pagata.
Perché la crisi colpisce duro e capita sempre più spesso
di decidere se comprare una medicina o la frutta o pagare una rata lasciata in
sospeso. Purtroppo, la crisi economica è anche questa, e le famiglie non sono
più in grado di reggere l’urto. In questa situazione, potrebbero essere
sufficienti anche servizi a bassa soglia, che non risolvono i problemi, ma
intanto iniziano un percorso a piccoli passi, e cosa importante, non ci fa
sentire soli mentre il mondo ci crolla addosso.
martedì 24 dicembre 2013
Nonostante Letta faccia il "buonista", forse perchè è Natale, non si intravvedono segnali positivi ... anzi.
Crisi, l’agenzia globale non prevede nulla di buono per il 2014
La classifica delle dieci tendenze
segnalate dal Forum Economico Mondiale non è rosea sulla possibile uscita dalla
crisi. Il 2014 sarà migliore ma continua il rischio declassamento.
Sul fronte economico globale, il 2014 non promette nulla di buono. Tensioni sociali, aumento delle disparità salariali e disoccupazione sono i tre fenomeni che caratterizzeranno il prossimo anno. Lo dice il World Economic Forum, nella sua Agenda Globale frutto della ricerca svolta su un campione di oltre 1500 esperti provenienti da quattro mondi: accademico, governativo, business e società civile. La crisi economica, l'alto livello d'instabilità, le reazioni dei singoli governi che quest'anno hanno creato forti tensioni sociali in Paesi come il Brasile, la Turchia e la Svezia caratterizzeranno – secondo uno studio di Euromonitor International/ – anche il 2014.
“Il prossimo anno – spiega Sarah Boumphrey – sarà leggermente migliore del 2013, ma il rischio di declassamento continuerà a interessare diverse nazioni. Quelle sviluppate resteranno alle prese con alti livelli di disoccupazione, stagnazione economica ed elevato debito, pubblico e privato. I Paesi emergenti dovranno vedersela soprattutto con l'inflazione ed il cosiddetto tapering, il ritiro degli aiuti all'economia da parte della Federal Reserve americana”.
lunedì 23 dicembre 2013
L’ACCORDO SULL’UNIONE BANCARIA È IL CAPPIO SU CUI L’EURO SI IMPICCHERÀ
L’Italia si è dissanguata spendendo cinquanta miliardi per salvare le banche altrui (a cominciare da quelle spagnole e irlandesi). Tuttavia se dovesse accadere qualcosa a una delle nostre bisognerà sbrigarsela da soli. Tutta qui, in buona sostanza, la conclusione dell’accordo sull’Unione bancaria di cui tanto si parla in questi giorni. Sotto questo punto di vista risulta veramente incomprensibile l’applauso arrivato dal “Corriere della Sera”. Tanto più stupefacente perché unica voce acclamante nel coro perplesso della stampa europea. Il francese “Les Echos” ha parlato di un accordo “che fa digrignare i denti”. L’autorevole “Financial Times” descrive un testo fortemente influenzato “dalla volontà della Cancelliera Merkel di tenere i contribuenti tedeschi liberi da qualsiasi impegno”.
domenica 22 dicembre 2013
I FASTIDIOSI “NEMICI” DELLA MINISTRA BONINO
Nei giorni che avvicinano
alle festività natalizie tutti si sentono “più buoni” e, nonostante la crisi,
tutti si danno da fare per cercare di trovare almeno qualche giorno di
serenità.
Sembra non essere così in certe
“stanze” di Palazzo ed in particolare in quella del M. A. E.
sabato 21 dicembre 2013
L'Italia e uno Stato davvero solidale ..... ma a favore di chi?
Il caso Lampedusa e il business dei migranti
Ecco come l'emergenza immigrazione serve a fare soldi
Sotto la pressione di uno scandalo mondiale, adesso li hanno rimossi dai loro incarichi ma, per anni, i responsabili della cooperativa “LampedusaAccoglienza”, quella che gestisce i servizi all'interno del Cie di Lampedusa, sono stati considerati degli “intoccabili”. Nonostante i guai con la giustizia.
Quella aperta dalla Procura di Agrigento, per ora contro ignoti, per i reati di violenza privata e maltrattamenti non è infatti la prima inchiesta che investe l'operato dei dirigenti di questa società che da cinque anni – dopo aver vinto la gara con un ribasso del 30% – gestisce il Centro di soccorso e prima accoglienza (Cspa) dell'isola siciliana, primo approdo di tanti disperati in fuga dalle loro vite di miseria.
Qualche anno fa, infatti, l'amministratore delegato di “LampedusaAccoglienza”, Cono Galipò, fu rinviato a giudizio dalla Procura di Patti per il reato di “truffa aggravata continuata” in qualità di rappresentante legale di "Sisifo" nella gestione delle sue strutture per l’accoglienza di immigrati a S. Angelo di Brolo, in provincia di Messina.
I REGALI DI NATALE - ALLORA E' VERO LA CRISI E' FINITA!
Palazzo Chigi: 120 assunzioni da oltre 5 milioni di euro l’anno
Per monitorare la gestione e l’utilizzo dei fondi europei, un emendamento alla legge di stabilità prevede di “rafforzare” la Presidenza del consiglio assumendo oltre un centinaio di funzionari esperti.
Il compito è relativo ai finanziamenti Ue dal 2104 al 2020.
Ma l’incarico è a tempo indeterminato.
E implica un impegno economico di quasi 39 milioni di euro per i prossimi sette anni.
Centoventi nuove assunzioni a tempo indeterminato “ai fini del rafforzamento delle strutture della Presidenza del Consiglio, dei Ministeri e delle Agenzie”, che dovranno monitorare la gestione e l’utilizzo dei fondi europei dal 2014 al 2020.
giovedì 19 dicembre 2013
Ministro Bonino ci spieghi perchè queste navi si devono fermare in un porto italiano.
Siria, tappa a Brindisi per le armi chimiche. Poi saranno distrutte
I gas proibiti “trattati” su una nave militare Usa Forse il trasbordo avverrà in acque italiane
La decisione definitiva non è ancora stata presa, ma il porto italiano considerato per il passaggio delle armi chimiche siriane da distruggere sarebbe Brindisi. In subordine, restano aperte altre ipotesi in Puglia e Croazia, più che Sicilia e Sardegna. Brindisi offre il vantaggio di essere vicina, e di ospitare un’importante base dell’Onu. Le operazioni però avverranno a bordo della nave americana Mv Cape Ray, che durante il processo potrebbe anche restare all’ancora.
Il piano per la distruzione delle armi di Assad è nelle mani del direttore della Opcw, Ahmet Uzumcu, e dovrebbe ricevere il via libera in queste ore. Gli agenti da eliminare sono circa 1.300 tonnellate. La Siria deve trasportarle da 12 siti di stoccaggio al porto di Latakia, dove verranno imbarcate su due fregate danesi e norvegesi. La scadenza per questa operazione è il 31 dicembre. Le due navi porterebbero via prima i materiali più pericolosi, che vanno distrutti entro il 31 marzo, e poi gli altri, che devono essere eliminati entro il 30 giugno.
mercoledì 18 dicembre 2013
LA BOMBA STA PER ESPLODERE - INVIATA DENUNCIA CON RELATIVA DOCUMENTAZIONE
Riceviamo
da parte della Sig.ra (OMISSIS - per la sua tutela) fatto degno di nota e
pubblichiamo integralmente.
Fano 16
dicembre 2013
Al Procuratore Regionale
della Corte dei Conti
Procura Regionale delle Marche
Via Matteotti, 2
60121 ANCONA
Oggetto: denuncia per occultamento atti
pubblici e truffa ai danni dello Stato riguardante Il Bando di gara a procedura
aperta per la realizzazione del Polo archivistico di Urbino reso noto dalla
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche – Ancona.
Io sottoscritta M. A. (omissis) nata a (Omiss) il (omissis)
e residente a (omissis) , inoltro questa denuncia per occultamento atti
pubblici e per truffa ai danni dello Stato da parte del Direttore dell’Archivio
di Stato di Pesaro e Sezioni di Fano e Urbino, Dott. Antonello de Berardinis,
Responsabile del Procedimento del Bando di cui sopra, in accordo con il
Direttore Generale degli Archivi di Stato, Dott. Luciano Scala e con
l’Amministrazione comunale di Urbino, rappresentata dal Sindaco, Dott. Franco
Corbucci, e per le quali affermazioni, ho documentazione che allego in copia
alla presente, spiegando i fatti come di seguito:
1)In data 1 dicembre 2008, via Fax, - Doc. 1 - trasmetto al
Direttore Generale per gli Archivi Dott. Luciano Scala, esposto – Doc. 2 – del
29 marzo 2008, inoltrato al Prof. Paolo Carini, Direttore Regionale Beni
Culturali e Paesaggistici delle Marche – Ancona -, perché rimasto lettera morta
non avendo prodotto alcun intervento istituzionale da parte della competente
Direzione Regionale.
martedì 17 dicembre 2013
Chi vorrà linkare dovrà pagare: la nuova norma ammazza internet
Google, Facebook e i big del web via dall’Italia: link, aggregazioni e indicizzazioni di contenuti protetti dal diritto d’autore devono essere autorizzati dagli Editori, previo pagamento di un corrispettivo; inoltre, sono previste detrazioni per l’acquisto di libri, ma non per gli ebook.
Che i nostri Governi siano sempre stati servi dell’editoria classica “cartacea”, o meglio, della grande stampa, non è una novità. Dai giornali dipendono spesso le sorti delle maggioranze e delle elezioni. Questo, ovviamente, si risolve in una serie di disposizioni “ad personam” che vanno anche contro l’ineluttabilità dei cambiamenti (leggi “internet”). Se nel resto del mondo i mercati si evolvono con le nuove tecniche, da noi viaggiano con un ritardo paradossale e anacronistico.
Non c’è bisogno di ricordare il credito di imposta del 50% sull’acquisto della carta approvato dai precedenti governi (leggi: “Berlusconi”) a favore dei grandi editori: senonché i requisiti – tra cui la quotazione in borsa – erano così stringenti da farvi rientrare solo Mondadori e pochi altri. In pratica, gli italiani hanno pagato per anni alla Mondadori la carta su cui la stessa stampava libri e riviste, ben potendo – invece – farlo in pdf.
O ancora ricordiamo le più recenti norme che hanno regalato numerosi sostegni all’editoria classica e non a quella su internet.
E per finire, arriviamo alla legge del 2011 che ha vietato alle librerie online (che vendevano sul territorio italiano) di praticare sconti superiori al 15% del prezzo di copertina (salvo nel caso di libri usati e poche altre ipotesi). Come dire: poiché su internet i venditori possono praticare prezzi più vantaggiosi per i consumatori, allora è giusto imporre loro dei limiti! Anche se ciò avviene in danno del progresso.
lunedì 16 dicembre 2013
E siamo a sei premi Nobel: “Via dall’euro al più presto”.Chi lo dice a Renzi?
E con Pissarides siamo a 6 premi Nobel che hanno criticato e affossato la moneta unica. Glielo dite voi a Renzi?
Per carità forse avrà ragione lui.
Dunque, con coerenza, utilizzi per la prossima campagna elettorale uno di questi slogan, come scrivevo qui: Lo slogan del Pd alle prossime elezioni europee
1) CI VUOLE PIU’ EUROPA
2) PER GLI STATI UNITI D’EUROPA
3) MORIRE PER MASTRICHT
2) PER GLI STATI UNITI D’EUROPA
3) MORIRE PER MASTRICHT
ROMA (WSI) – “Via dall’euro, al più presto”. L’avvertimento arriva nientemeno che dal premio Nobel per l’economia Christopher Pissarides. L’economista un tempo era sostenitore della moneta unica ma, viste le conseguenze, ha cambiato decisamente rotta.
“L’Euro non sta facendo altro che dividere l’Europa, portando molti paesi alla rovina. Bisogna prendere decisioni drastiche per ridare credibilità al mercato europeo: l’Euro quindi dovrebbe essere smantellato il più velocemente possibile per salvaguardare la crescita e l’occupazione”.
Ma Pissarides, in una conferenza alla London School of Economics, rincara la dose: “L’Euro ha creato una generazione perduta di disoccupati senza futuro.
MA PERCHE' IL MINISTRO CANCELLIERI VUOLE A TUTTI I COSTI IL BRACCIALETTO ELETTRONICO?
UN PO' DI STORIA
Braccialetti elettronici, un flop da 80 milioni di euro
Il ministro Cancellieri vuole usarli contro gli stalker. Ma i dispositivi già hanno fallito. Dovevano risolvere il sovraffollamento delle carceri. Ma dal 2001 sono stati applicati solo 14 volte.
10 Maggio 2013 - Adesso il neoministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri lo propone per tenere d'occhio gli stalker. Ma quello del braccialetto elettronico è ormai un tormentone che va avanti da oltre un decennio tra montagne di polemiche e topolini in termini di risultati concreti.
Intanto va ricordato che la stessa Cancellieri è in odore di conflitto di interessi quando parla di braccialetti (che siano per i detenuti ai domiciliari o per gli stalker), visto che il dominus dell'appalto è da sempre Telecom, azienda presso cui il figlio dell'ex prefetto, Piergiorgio Peluso, è responsabile del settore Administration, finance and control.
NESSUNA APPLICAZIONE ESTESA. Ma l'aspetto peggiore della vicenda è un altro: il dispositivo tecnologico che funziona con il Gps è costato allo Stato svariate decine di milioni di euro e, al di là degli scontri politici, non ha mai avuto l'applicazione estesa e capillare che ha invece arrecato grandi benefici alle politiche detentive degli altri Paesi occidentali.
La sua introduzione risale a un decreto del novembre 2000 convertito poi nella legge 341 del 19 gennaio 2001. Ma se ne parlava già dalla seconda metà degli Anni 90, nell'ottica di un alleggerimento dell'emergenza legata al sovraffollamento carcerario (oggi circa 67 mila detenuti per 45 mila posti).
mercoledì 11 dicembre 2013
I MISTERI DELLA PAGINA DEL MINISTRO BONINO SU FACEBOOK
Il 30 settembre l’ANSA aveva diramato un’agenzia con la quale la dottoressa Bonino , Ministro degli Affari Esteri della Repubblica italiana, annunciava l’apertura di un Thread sulla Sua pagina ufficiale di Facebook dedicato alla vicenda di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Un’iniziativa destinata a durare solo qualche decina d’ore perché il Thread fu immediatamente rimosso e la pagina invasa da iniziative censorie nei confronti di chi si permetteva di esporre pensieri diversi dalle linee guida evidentemente date dal Ministro, fino a precludere agli “indesiderati” la possibilità di commentare i post.
L’Agenzia riportava testualmente : "BARI, 30 SET - ''Non è accertata la colpevolezza, e non è accertata l'innocenza. I processi servono a questo''. Lo scrive lo staff del ministro degli Esteri, Emma Bonino, in risposta ad alcuni commenti che si stanno susseguendo nello spazio aperto ieri su Fb, ''per ospitare pareri e commenti sulla vicenda che ha coinvolto i due marò italiani Latorre e Girone'', trattenuti in India da circa 600 giorni con l'accusa di aver ucciso 2 pescatori del posto,scambiandoli per pirati, in una missione al largo di Kerala".
martedì 10 dicembre 2013
"Un paese che non si ricorda del proprio passato è un paese senza futuro"
L’ITALIA NON SFRUTTA LA “GRANDE GUERRA”, IL MONDO ED I COMUNI SI.
Pare che il fondo nazionale per le celebrazioni del
centenario della “Grande Guerra” del ’15-’18 sia stato azzerato. Un evento
storico dell’Italia e del mondo (la
I guerra mondiale, appunto!) a cui parteciparono circa 6
milioni di concittadini segnando profondamente la storia sociale, politica,
economica e culturale del Paese con 750.000 morti tra caduti in guerra
(680mila) e civili. Complessivamente il conflitto è costato 157 miliardi di
lire (per avere un’idea delle proporzioni teniamo conto che in quel periodo il
PIL era di 95 miliardi). Un impegno economico salito a 213 miliardi se si
conteggiano gli oneri finanziari pesati sul bilancio dello Stato per 62 anni
dalla fine della guerra, cioè fino al 1980. La decisione (necessità) di
azzerare questo fondo è un brutto segnale per diversi motivi legati a storia,
memoria e iniziative che si dovrebbero realizzare. Brutto anche perché proprio
in queste settimane tra i vari Stati coinvolti nel conflitto, si sono avviati
gli incontri per organizzare gli appuntamenti del centenario.
MORIRE DI SAMSUNG
Corea del Sud: corsa contro il tempo per gli ex dipendenti ammalati della Samsung
Contro il colosso Samsung sono in atto varie azioni legali, in diversi paesi, per le sue note violazioni al diritto del lavoro . In Corea del Sud, la patria dei giganti della tecnologia, dove prevalgono a favore del colosso tecnologico stretti legami famliari e aziendali, alcuni ex dipendenti che soffrono di malattie contratte a lavoro hanno intrapreso una difficile battaglia contro Samsung.
Fortunatamente, però, in ottobre ci sono stati alcuni sviluppi positivi:
Locandina/Foto da “Un’altra famiglia”, un film finanziato con una raccolta fondi online, che denuncia la verità sulle vittime della leucemia contratta alla Samsung, Immagine fair use.
Il 18 Ottobre, un tribunale di Seoul si è pronunciato a favore di un operaio Samsung che era morto di leucemia acuta, e ha confermato che la malattia è stata causata dalle condizioni di lavoro, difficili e pericolose.
IL SOLITO SISTEMA!
Mentre tutti i maggiori media nazionali sono intenti a divulgare quanto comunicato dalla Questura di Torino (smentita da UGL e SIULP) trovo sul web quanto sotto riportato:
I poliziotti impegnati oggi a Torino nei servizi di ordine
pubblico si sono tolti il casco perché "erano venute meno le esigenze
operative che ne avevano imposto l'utilizzo". Lo precisa una nota della
Questura di Torino, escludendo che il gesto - come ipotizzato da alcuni - fosse
riconducibile a forme di condivisione della protesta. I video però che arrivano
da Torino, Rho e soprattutto Genova, mostrerebbero un altro copione.
Ecco la lettera di un Poliziotto.
venerdì 6 dicembre 2013
Marò, le quattro riflessioni che nessuno ha mai fatto
Il destino di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone è
appeso a un filo che, purtroppo, manovra solo l’India
Sul caso dei due fanti di marina Massimiliano Latorre eSalvatore Girone è stato scritto di tutto. Si è parlato di improbabili navi greche in transito, di sparatorie tra pescatori indiani e dello Sri Lanka, di intrighi internazionali vari. Ma quel giorno di febbraio, il 15, gli spari ci sono stati, sono avvenuti fuori dal mare territoriale indiano e due pescatori indiani sono morti. Questi sono gli unici dati di fatto assolutamente certi sull'origine di questa triste e vergognosa vicenda.
Da quel momento ricostruzioni più o meno fantasiose e non sempre supportate da prove inequivocabili, complice una gestione politica non sempre pragmatica e trasparente, hanno portato alconsolidamento del pasticcio attuale. Cerchiamo però, per una volta, di analizzare i fatti dal punto di vista dell'India. Scoprendo come l'ingenuità con cui il governo ha interagito con questo paese ci abbia messo nei guai. Quale che sia la verità degli eventi, infatti, il risultato di questo processo, di cui era stata promessa la rapidità ma che sembra interminabile, dipenderà certamente più dalla politica che dalle perizie balistiche o dalla raccolta di prove (anche perché, non dimentichiamolo, il barcone dei pescatori è stato colato a picco).
SE NON CORRI IN BANCA A FIRMARE TI CHIUDONO IL CONTO CORRENTE
Spicciolate. Questo tornerà nelle tasche dello stato dopo le attuazioni delle leggi antiriciclaggio volute dal Governo Montiche rischia di mettere in difficoltà solo anziani e portatori di handicap.
ROMA – Se non vai a firmare prima delle feste natalizie a gennaio potresti perdere il conto corrente e non ritirare più i contanti. No, non è uno scherzo, è solo l’effetto Monti prodotto dalle leggi antiriciclaggio.
Milioni di italiani stanno ricevendo ultimamente delle lettere dalla propria banca che li invita ad andare a firmare delle carte concernenti i loro dati anagrafici o altri dati incompleti. Negli avvisi c’è chiaramente scritto il rischio che si corre:
“Prego signor correntista deve venire in sede a mettere qualche firma e soprattutto fornire tutte le informazioni mancanti, dall’identità anagrafica al lavoro svolto. Faccia presto mi raccomando, non è una semplice formalità burocratica, diciamo entro il 20 dicembre, prima di Natale, altrimenti rischia che il primo gennaio 2014 non potrà prelevare contanti perché nel frattempo le abbiamo chiuso il conto. Lo dica anche a suo figlio e sua nuora perché sono cointestatari e ci servono anche le loro firme”.
Italia sotto sforzo, balzo indietro di 10 anni
Rapporto Censis: si fatica a pagare le bollette e si tira la cinghia
ROMA - Il calo dei consumi in Italia è sintomo di ''un Paese sotto sforzo'', ''smarrito'', ''profondamente fiaccato da una crisi persistente''. Lo rileva il Censis nel Rapporto annuale evidenziando che nel 2013 su un campione di 1.200 famiglie ''il 69% ha indicato una riduzione e un peggioramento della capacità di spesa''. Nel 2013 le spese delle famiglie sono tornate indietro di oltre dieci anni'': lo evidenzia il Censis. Si tratta di ''un quadro preoccupante nel quale risulta ormai essenziale agire con rapidità in termini di radicale abbassamento della pressione fiscale, di incentivi ai consumi prontamente utilizzabili'' e di politiche del lavoro.
Una famiglia su quattro fa fatica a pagare tasse o bollette e il 70% è in difficoltà se deve affrontare una spesa imprevista. Lo rileva il Censis, che parla di ''fragilità'' per ''una larga parte del Paese''. L'incertezza ''ha preso il sopravvento'' sulle famiglie assumendo ''la forma della preoccupazione e dell'inquietudine''. Nel Rapporto annuale il Censis sottolinea che il 50% delle famiglie teme di non riuscire a mantenere il proprio tenore di vita e il 52% delle famiglie sente di avere difficoltà a preservare i propri risparmi. ''Una larga parte del Paese scopre un'intima fragilità: più del 70% delle famiglie - si legge nel Rapporto - si sentirebbe in difficoltà se dovesse affrontare spese impreviste di una certa portata, come quelle mediche, il 24% ha qualche difficoltà a pagare tasse e tributi'' e il 23% le bollette.
giovedì 5 dicembre 2013
Tibet - Si da fuoco per protesta contro la Cina, è la vittima numero 124
Meruma
(Tibet) - Ha urlato contro l'occupazione cinese e in favore del ritorno del
Dalai Lama e poi si è cosparso di benzina dandosi fuoco. Un uomo di 30 anni,
padre di due bambini ed ex prigioniero politico cinese, si è autoimmolato
martedi' sera nella città di Meruma, nella contea e prefettura autonoma
tibetana di Ngaba (Aba per i cinesi), nella provincia meridionale cinese del
Sichuan.
Kunchok
Tseten, questo il nome dell'uomo, ha urlato slogan in favore del ritorno del
Dalai Lama in Tibet e per la fine di quella che ha chiamato l'occupazione
cinese.
L'uomo
era stato già stato arrestato in passato per aver manifestato contro la Cina. Gli agenti
arrivati sul posto hanno dapprima spento le fiamme, poi hanno preso il corpo
dell'uomo le cui condizioni, così come il luogo dove si trova, sono sconosciute.
Mps crolla in Borsa Nazionalizzazione più vicina
Giornata nera a Piazza Affari per il titolo dell'istituto senese. E crescono i timori su un rinvio dell'aumento di capitale necessario per restituire gli aiuti pubblici
Giornata
nerissima oggi in Borsa per il Monte dei Paschi di Siena, il cui titolo è
arrivato a perdere più del 5 per cento. Il motivo dello scivolone va cercato
nella battaglia che si sta combattendo in questi giorni tra il management e gli
azionisti per salvare l'istituto di credito dalla nazionalizzazione. Tutto
nasce dalla proposta di aumento di capitale avanzata dai nuovi vertici del
Monte, il presidente Alessandro Profumo e l'amministratore delegato Fabrizio
Viola. I due manager hanno deciso di varare l'operazione il più presto
possibile, al fine di rimborsare i 4 miliardi di aiuti pubblici ricevuti (i
cosiddetti Monti Bond), scongiurando così la statalizzazione.
L'aumento di capitiale è stato così programmato nella prima finestra disponibile, a gennaio. Per effettuarlo, però, serve il via libera dell’assemblea dei soci, che si riunirà il 27 dicembre. E il verdetto non è scontato, anzi. Perché per la prima volta nella storia, la banca senese e la sua Fondazione di riferimento, che resta per il momento la prima azionista con il 33,5 per cento del capitale, si trovano su barricate opposte.
L'aumento di capitiale è stato così programmato nella prima finestra disponibile, a gennaio. Per effettuarlo, però, serve il via libera dell’assemblea dei soci, che si riunirà il 27 dicembre. E il verdetto non è scontato, anzi. Perché per la prima volta nella storia, la banca senese e la sua Fondazione di riferimento, che resta per il momento la prima azionista con il 33,5 per cento del capitale, si trovano su barricate opposte.
mercoledì 4 dicembre 2013
Dopo ben 8 anni hanno dichiarato il "Porcellum" illegale
Le motivazioni saranno
rese note con la pubblicazione della sentenza, che avrà luogo nelle prossime
settimane e dalla quale dipende la decorrenza dei relativi effetti giuridici.
Resta fermo che il
Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie
scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali.
(Fonte)
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