Genitori troppo poveri: il tribunale toglie loro i figli
E' successo a Torre Annunziata: i due bambini, di uno e due anni, ora si trovano in una casa famiglia ma la prossima settimana potrebbero essere dati in adozione. Genitori disperati: "C’è mezza Italia senza lavoro e non certo vanno a togliere i figli a tutti".
Salvatore Di Salvatore, di 22 anni, e di Laura Victoria Begian, di 18, rischiano di vedersi sottrarre per sempre i due figli, di uno e due anni. I due genitori, entrambi di Torre Annunziata, sono infatti troppo poveri per poter far fronte alle necessità materiali dei bambini, ed è quindi stato emanato un decreto di adozione rispetto al quale il Tribunale dei Minori sarà chiamato a decidere la prossima settimana. Salvatore e Laura sono disperati. Il rischio, molto concreto, è che non possano più vedere i figli “soltanto perché non abbiamo un lavoro e una casa. Una bimba di due anni e un’altra di un anno, festeggia il primo anno di vita il prossimo 30 dicembre. A questa età non si possono allontanare due bebé dalla madre. E’ assurdo tutto ciò. Noi non vogliamo perdere i nostri figli. In questo momento di forte crisi economica, c’è mezza Italia senza lavoro e non certo vanno a togliere i figli a tutti. Ora stiamo aspettando la sentenza del Tribunale, ma subito dopo siamo pronti a trasferirci al Nord per lavorare”, racconta l'uomo a Metropolis Web.
La moglie prosegue: “Noi vogliamo lavorare, non vogliamo assistenza e soprattutto non vogliamo perdere i nostri bambini. E' assurdo che questi bimbi vengano sottratti alla mamma. Non ci stiamo. E' un anno che va avanti questa storia e non riusciamo più a sopportare tale atteggiamento. I servizi sociali dicono che non ci possono dare aiuto ma, nello stesso tempo, ci vengono a togliere i bimbi. Comprendiamo anche la decisione di affidarli a una casa famiglia, scelta che non abbiamo mai contestato ma sempre in attesa di una nostra sistemazione. Non va bene proprio che ci allontanano da loro. A crescere i bimbi ci pensiamo noi, l'assistente sociale non doveva prenderli e toglierceli”.
(Fonte)
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