Camera, la spesa è impazzita
Più di 4,3
milioni di euro per la ristorazione (contro i 3,2 del semestre precedente).
Oltre 14 milioni per acquisti informatici (rispetto ai precedenti tre milioni).
Altri 3,3 milioni per la biblioteca interna (prima erano 445 mila euro). A
Montecitorio l'avvio di legislatura è stato una grande festa, non proprio in
linea con la 'spending review'
La buvette di
Montecitorio
Oltre 109 milioni di euro. Per essere
precisi: 109.809.654,17 euro. A tanto ammonta il totale delle spese ordinate
per lavori, servizi, forniture, consulenze e collaborazioni della Camera dei
Deputati e relativo solo al primo semestre del 2013. Rispetto al semestre
precedente, la differenza è clamorosa: oltre 90 milioni di spese in più. Non
esattamente una tendenza in linea con la 'spending review', ma una motivazione
c'è: le tante spese affrontate con l'insediamento della nuova legislatura, a
iniziare dalle assicurazioni per i nuovi deputati. Insomma, è stata una specie
di festa d'avvio. Ma una festa molto costosa: vediamola in dettaglio.
Guardaroba, cerimoniale e biblioteca
All'insediamento della nuova legislatura, ad esempio, per prima cosa ci si è
rivolti a tre diverse società fotografiche per rinnovare il cerimoniale: spesa
complessiva, 176 mila euro. Per il rilancio dell'attività di guardaroba,
invece, la spesa è stata di oltre 20 mila euro.
Grande attenzione è stata riposta anche nei riguardi della biblioteca, forse
per rispetto verso i parlamentari neoentranti. A fronte dei 445 mila euro del
secondo semestre 2012, infatti l'ultima rendicontazione parla di oltre 3,3
milioni di euro tra rilegature (39 mila euro), restauro (26 mila), acquisti di
nuovi libri (836 mila), accesso gratuiti via Internet (785 mila). Per non
parlare poi della gestione dello stesso patrimonio della biblioteca: circa 1
milione 246 mila euro. Un esborso a cui si aggiunge quello per il restauro
dell'archivio: 303 mila euro.
'Competenze' dei
parlamentari
Nella precedente rendicontazione il capitolo "competenze dei
parlamentari" (prodotti farmaceutici, telefonia mobile, apparecchiature
medicali, spese di rappresentanza) arrivava a 256 mila euro: ora la spesa è
balzata a 932 mila euro. Anche qui, evidentemente, sono stati fatti acquisti
considerevoli per i neodeputati.
Ci sono poi i corsi tenuti per preparare al meglio gli onorevoli alla nuova
legislatura, con i 200 mila euro stanziati per la formazione linguistica e
informatica dei deputati: 120 mila euro per conoscere meglio l'inglese e 80
mila per imparare ad usare computer e programmi. Anche nella rendicontazione
del 2012 spuntavano i due programmi, ma ad un costo nettamente più basso: 100
mila euro. Stesso trattamento, poi, per il personale: anche per loro corsi di
formazione per un totale di 244 mila euro.
Traslochi e facchinaggio
Anche al capitolo conservatoria spuntano diverse voci interessanti. Come quella
per "traslochi e facchinaggio": oltre 1,485 milioni di euro a cui si
aggiungono i 950 mila euro previsti dal contratto stipulato con la Cooperativa Italiana
Nuova. Nel secondo semestre 2012, la spesa era stata di circa 200 mila euro.
Per la manutenzione degli ascensori si sono spesi in un semestre 443 mila euro,
per quella degli impianti antincendio 804 mila. Per conservare in buono stato
l'impianto elettrico la spesa è stata di oltre 4 milioni di euro.
Cancelleria, lavanderia, ristoranti
Il costo del 'materiale da magazzino' incide per 924 mila euro, poco meno di
quanto speso nel 2012 (954). Ripartiti così: 388 mila euro per carta e spese di
cancelleria, 23 mila per la lavanderia, 183 mila per i nuovi vestiari, 38 mila
per le spedizioni. Non mancano 26 mila euro per prodotti igienici.
Poi c'è la ristorazione: servizio interno, 267 mila euro; servizio esterno 135
mila euro; servizio gestito da terzi 2 milioni e 845 mila euro. Totale: circa
4,3 milioni di euro a fronte dei 3,1 della seconda metà del 2012. E qui
l'aumento non pare giustificato dal cambio di legislatura, a meno che gli
onorevoli subentranti non abbiano molto più appetito di quelli che li hanno
preceduti.
Ovviamente, ai soldi spesi per nutrirsi si affiancano quelli stanziati per poi
rassettare: è quindi di 242 mila euro la spesa per la pulizia delle mense.
Per il candore di aule, uffici e corridoi, invece, la spesa ordinata supera i 3
milioni di euro.
Informatica
Ultimo appunto spetta al costo del servizio informatico. Tra manutenzione,
acquisti hardware e software, assistenza e noleggi, l'esborso è di oltre 14
milioni di euro (nel secondo semestre 2012 era poco più di 3 milioni).
Stupisce, allora, che il materiale per
l'attività parlamentare continui ad essere stampato e che si emanino bandi
proprio per la pubblicazione di tale materiale. Un costo, peraltro, non
esattamente esiguo dato che dalla rendicontazione del primo semestre 2013 arriva
quasi a 8 milioni di euro (contro i 47 mila euro della precedente
rendicontazione).
Eppure già nella scorsa legislatura vennero presentati emendamenti al dl sulla
spending review per abolire tali bandi e, dunque, tali spese (nella
fattispecie, vennero presentati dal parlamentare Idv Antonio Borghesi). Ma
niente da fare. Vennero bocciati.
(Fonte)
La buvette di
Montecitorio
Eppure già nella scorsa legislatura vennero presentati emendamenti al dl sulla spending review per abolire tali bandi e, dunque, tali spese (nella fattispecie, vennero presentati dal parlamentare Idv Antonio Borghesi). Ma niente da fare. Vennero bocciati.
(Fonte)
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