Fanno pena,
compassione. A volte schifo Ma sono ancora in molti a vagare per il Palazzo in
cerca del posto al sole perduto. Nostalgia canaglia, si sa. Eppure non
dovrebbero più frequentare il Parlamento, che evidentemente qualcuno ha
scambiato per un ricovero per pensionati. Arrivano la mattina e se ne vanno la
sera tentando di elemosinare qualche incarico.
Non riescono assolutamente, in nessun modo a staccarsi dal carrozzone di Montecitorio, pensando di essere ancora al centro della scena politica e spacciandosi per politologi. Sono gli ex parlamentari, categoria di personaggi vari che non vuole in nessun modo darsi pace e capire di non fare più parte della scena politica.
L’ex direttore dell’Unità, Peppino
Caldirola ricorda che “è da sempre così, Stanno lì per un fatto di status. Ad esempio, «quando io
fui parlamentare c’era il socialdemocratico Flavio Orlandi che fin dalle 9 del
mattino era a Montecitorio. Stava lì seduto, leggeva i giornali, frequentava la
buvette, usufruiva del barbiere. Poi lì c’è l’aria condizionata”.
Addirittura è un fenomeno talmente
diffuso che sono stati suddivisi i tre categorie. C’è chi come l’ex An Gustavo Selva che
va a Montecitorio perché lo ha scambiato per un circolo di pensionati. Al
mattino raggiungono il palazzo con un taxi, usufruiscono della sala lettura,
sgranocchiano qualcosa e poi si addormentano. Fanno quasi tenerezza. Poi c’è la
categoria dei consiglieri regionali o presidenti delle provincie più disparate
che sono stati parlamentari.
Vanno a Montecitorio in modo tale da
poter raccontare in paese di aver incontrato qualche ministro o parlamentare
che avrebbe promesso qualche finanziamento al territorio “grazie” al loro
intervento. Questa è la categoria dei millantatori.
Ma è la terza categoria ad essere la più affollata.
Si tratta dei “trombati”, ossia coloro che non sono stati eletti o non sono
stati inseriti nelle liste del Porcellum. L’ex segretario generale della Cisl, Sergio d’Antoni, è uno dei più
fervidi rappresentanti di questa categoria. Non c’è giorno che
non si presenti a Palazzo a tal punto che in molti credono che sia ancora
parlamentare. La sua giornata si districa tra letture di giornali, qualche
chiacchierata con l’amico Franceschini e a fine giornata racconta qualche
storiella ai giornalisti pur di farsi nominare. La lista ovviamente è molto lunga tanto è vero che addirittura è stata
istituita l’associazione ex parlamentari, presieduta dall’ex Dc
Gerardo Bianco.
Paolo Cento, che fa parte di questa
associazione, giustifica i “trombati” e anzi rilancia: “Io credo sia utile che
chi ha svolto l’attività parlamentare continui a mantenere i rapporti con il
proprio partito e con le istituzioni. Semmai il tema vero è un altro: bisogna
ridare dignità al Parlamento italiano. Non
seguo l’attività degli ex parlamentari ma organizzano convegni molto
interessanti e danno un contributo notevole. Rappresentano una
risorsa alla politica”.
il mestiere piu' antico del mondo è molto simile a queste attivita'
RispondiEliminaQuesto è molto peggio in quanto non vogliono rinunciare a quanto possono ottenere mentre per l'altro, mestiere, più di qualcuna vorrebbe poter farne a meno.
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