lunedì 1 giugno 2015

IL SEQUESTRO DEI FUCILIERI DI MARINA LATORRE E GIRONE - 'CONTROCANTO' n° 3: IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DEGLI ESTERI INDIANO SUSHMA SWARAJ

Il sequestro dei fucilieri di marina Latorre e Girone - 'Controcanto' n° 3: in merito alle dichiarazioni del Ministro degli Esteri indiano Sushma Swaraj

31 Maggio 2015L'ANSA oggi [31.05.2015] riporta che:

“Il ministro degli Esteri indiana, Sushma Swaraj, ha invitato oggi l'Italia a "partecipare al processo giudiziario per far avanzare la vicenda" dei marò. Lo ha dichiarato rispondendo ad una domanda dell'ANSA a una conferenza stampa a New Delhi dedicata a illustrare un anno di attività di diplomatica. "Abbiamo ripetutamente sollecitato il governo italiano a unirsi al processo giudiziario - ha detto parlando in hindi - in quanto il caso è sub judice". Secondo la Swaraj, l'Italia "non ha finora neppure partecipato al processo giudiziario. Se accetta di parteciparvi la vicenda potrà avanzare". “
Penso che il GOVERNO ITALIANO dovrebbe spiegare immediatamente e senza tentennamenti alla signora Swaraj che:
Dopo oltre tre anni di sequestro di due militari innocenti, dopo che l'India la giurisdizione se l'è auto-assegnata in modo assai discutibile utilizzando inganno e prepotenza e dopo che le manipolazioni compiute fin dalla prima ora sulle indagini in Kerala sono state smascherate, solo il pensare che l'Italia possa a questa punto unirsi ad un processo giudiziario nato su simili basi è tanto ingenuo quanto, ancora una volta, arrogante.

Sono ormai oltre due anni, cioè dall'uscita della ricostruzione complessiva della vicenda, che i comportamenti dei governi indiano ed italiano sono pateticamente tesi esclusivamente a salvaguardare la 'reputazione' dell'India mettendo la sordina agli abusi ed ai crimini compiuti nei confronti di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre.
La dichiarazione del ministro degli esteri Swaraj continuano a muoversi lungo questa linea, linea che purtroppo anche l'ultimo governo italiano ha sempre avallato.

Sia il 'nuovo' governo italiano (a guida Renzi) che il 'nuovo' governo indiano (a guida Modi) avrebbero reso decisamente un miglior servizio ai circa 60 milioni italiani ed ai circa 1.200 milioni indiani se avessero consentito che la verità emergesse agli occhi delle opinioni pubbliche dei due Paesi nella sua completezza, muovendosi poi per accertare le responsabilità individuali di chi del crimine commesso è stato responsabile e complice, tanto in India che in Italia.
Una scelta di trasparenza che rimane tutt'oggi, esattamente come due anni fa, l'unica possibile.
Una scelta che, pur mettendo in conto gli inevitabili schizzi di fango, con un po' di coraggio può essere intrapresa anche contando sul fatto che gran parte dei principali attori di questa triste e tragica vicenda non sono più direttamente oggi a capo né del governo indiano, né di quello italiano.

NOTE CONCERNING THE LATEST STATEMENT BY FOREIGN MINISTER SUSHMA SWARAJ ON THE ITALIAN MARINES CASE

May 31, 2015Today [May 31, 2015] the ANSA News Agency has reported the following news:

“The indian foreign minister, Sushma Swaraj, has invited Italy to 'join the legal proceedings in order to move forward' with the case of the italian marines. She has answered in such terms to a question put forward by ANSA during a press conference in New Delhi called to illustrate one year of diplomatic activity. 'We have repeatedly called upon the italian government to join the legal proceedings in consideration of the fact that the case is sub-judice' said Mrs. Swaraj speaking in Hindi. According to her, Italy 'has so far refused to join the legal proceedings. If Italy will accept to join, the case will make progress”.

I believe the ITALIAN GOVERNMENT should reply immediately and without the usual timidity to the indian foreign minister in the following terms:
After more than three years of detention of two innocent soldiers, after yielding to the unilateral indian decisions about the jurisdiction of the case resulting from imperium and deceptions and after that the manipulations of the investigation conducted in Kerala have been exposed, to simply imagine that Italy, at this stage of the farce, could join legal proceedings built on such bases is naive as much as, once again, arrogant.

It's now more than two years (i.e. since the conclusion of a well-known italian journalistic investigation), that the behavior of the indian and the italian governments has been pathetically aimed at saving India's reputation as a country of law by keeping a lid on the evidence that shows the abuses suffered by Salvatore Girone and Massimiliano Latorre. 
Foreign minister S. Swaraj latest statement moves along these same lines, still without interference or censure from the italian government.

Both the 'new' italian government (led by Mr. Renzi) and the 'new' indian government (led by Mr. Modi) would have better served the italian and the indian public opinions by disclosing the truth in its entirety, and by moving to ascertain the personal responsibilities of those individuals who, in both countries, have been main actors or accomplices in the crime that led to the attempted framing of the two italian marines.
A full disclosure of the truth remains today, as it was two years ago when the journalistic investigation came to light, the only choice that can lead to a transparent and acceptable solution in this case.
A choice that can be more easily undertaken, in spite of some inevitable amount of scam and corruption that will be exposed, in consideration of the fact that most of the main actors responsible for the attempted framing of the two innocent italian marines are no longer leading figures either in the indian government led by Mr. Modi or in the italian government led by Mr. Renzi.
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