mercoledì 13 luglio 2016

I DELIRI DI DELRIO!

Ecco cosa diceva nell'ottobre del 2014 quando ricopriva la carica di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ... non ha cambiato idea evidentemente.


I DELIRI DI DELRIO / Al Sud non si investe perché ci sono le rocce. Marco Esposito: “Da lacrime”

Marco Esposito non gli dà tregua.  Il segretario di Unione Mediterranea, giornalista del Mattino, da tempo impegnato in una battaglia di denuncia sugli scarsi investimenti su ogni fronte al Sud, nei giorni scorsi aveva denunciato il clamoroso divario sugli investimenti ferrioviari. Oggi Delrio gli risponde sul giornale. Con una risposta ancor più clamorosa: si è passati da “al sud non si investe perchè sono geneticamente inferiori” (Lombroso) a “al sud non si investe perchè ci sono mafia e camorra” (vulgata postcostituzionale) al “a sud non si investe perchè ci sono le pietre” (Delirio di Delrio, appunto, forse citando Antoine?).

giovedì 7 luglio 2016

ALFANO, UN "MASTINO" CHE NON INTENDE MOLLARE

Tangenti, dopo il fratello spunta il padre. Alfano in crisi: "Una barbarie"

"Ai fratelli Alfano abbiamo messo a posto la famiglie". Nuove intercettazioni imbarazzano il ministro. Che nega tutto: "Mio padre è un uomo malato". Ma i grillini vogliono le sue dimissioni

Nell'inchiesta sulle tangenti e la corruzione, che sta travolgento "alte cariche istituzionali" a Roma, continua a spuntar fuori il nome di Angelino Alfano. O meglio: nelle intercettazioni continuano a saltar fuori i nomi dei suoi familiari.

Dopo il fratello Alessandro, che la cricca delle nomine si era spesa per piazzare alle Poste, adesso, tocca al padre"Noi gli abbiamo sistemato la famiglia...", dice senza troppi giri di parole Marzia Capaccio, segretaria del faccendiere Raffaele Pizza.

Le intercettazioni che imbarazzzano Alfano

Crescono le fibrillazioni nel governo dopo le nuove intercettazioni che tirano in ballo il padre del ministro dell'Interno. Parlando proprio di Alfano, una delle indagate dice: "... la sera prima... mi ha chiamato suo padre... mi ha mandato ottanta curriculum... ottanta.... dicendomi... non ti preoccupare....tu buttali dentro... la situazione la gestiamo noi... e il fratello comunque è un funzionario di Poste.... anzi è un amministratore delegato di Poste...". Una intercettazione che si aggiunge a quella in cui Pizza, al telefono con il collaboratore del ministro, Davide Tedesco, parla di una raccomandazione per il fratello di Angelino Alfano in una società del Gruppo Poste. Il 9 gennaio 2015 Pizza viene, infatti, intercettato mentre si sta lamentando con Tedesco delle pressioni del fratello del ministro:"Angelino lo considero una persona perbene, un amico. Se gli posso dare una mano..."."Una scheggia che non, hai detto bene tu l’altra volta... - interviene Tedesco - non è gestibile". E Pizza conferma: "Cioè ma Angelino che è intelligente ha capito... Tu devi sapere che lui va dicendo ... Lui come massimo poteva avere 170mila euro, io gli ho fatto avere 160mila... Tant’è che Sarmi stesso gliel’ha detto ad Angelino 'io ho tolto 10mila euro d’accordo con Lino (Pizza ndr) per evitare'... 'No, no ha fatto benissimo' e lui adesso va dicendo che la colpa è mia che l’ho fottuto che non gli ho fatto dare i 170 mila euro. Cioè gliel’ho pure spiegato poi ti facciamo recuperare...""Ma non lo dice come è entrato lì il 'sistema' per gestire gli appalti", chiosa proprio Tedesco.