venerdì 31 maggio 2013

IN SICILIA SI MORIRA' DI MUOS. NELL'ATTESA SI MUORE DI PETROLCHIMICI NEL QUADRILATERO PRIOLO, AUGUSTA, MELILLI E SIRACUSA

SIRACUSA - MARA NICOTRA: ”URGE INTERVENIRE SULL’INQUINAMENTO INDUSTRIALE, TROPPI TUMORI E ARIA CATTIVA”

Il deputato siracusano  Stefano Zito del movimento 5 stelle hapresenta una mozione, proponendo una Legge ad hoc per gli inquinanti di origine petrolchimica




 Siracusa, 18 aprile 2013 - Due giorni addietro il deputato Stefano Zito del Movimento 5 Stelle di Siracusa ha presentato all’Ars una mozione sullo scandalo della qualità dell’aria e l’aumento di tumori nella provincia di Siracusa, presenta una mozione, proponendo al presidente di Commissione Ambiente dell’ARS, Giampiero Trizzino, una Legge ad hoc per fissare i limiti tabellari degli inquinanti di origine petrolchimica. “E’ come se non si volessero considerare le raffinerie come fonti principali di inquinamento atmosferico. È come se le aree a rischio in Sicilia non fossero mai esistite” – dichiara la ricercatrice Mara Nicotra, presente anche lei all’incontro con l’on. Giampieri Trizzino, presidente della Commissione regionale  Territorio e Ambiente,  insieme alla delegazione 5 Stelle di Melilli, Priolo, Augusta e Siracusa.
Purtroppo – afferma la Nicotra – sia a Priolo che a Scala Greca sono state riscontrate, sulle polveri (PM10), concentrazioni di idrocarburi policiclici aromatici quali: benzo(a)antracene, benzo(K)fluorantene, dibenzo(a,h)antracene, indeno(1,2,3-cd)pirene del valore limite superiore a 1 ng/m3, ma non essendo inquinanti normati dagli attuali decreti sull’aria (155/2010 e 888/17 aggiornato al 2006) non sappiamo quanto danno hanno causato alla salute dei residenti di quelle zone. Malgrado tali inquinanti siano stati classificati dallo Iarc super cancerogeni”. Oltre agli idrocarburi policiclici aromatici riscontriamo i solfuri e l’H2S alias acido solfidrico o idrogeno solforato (gas), fastidiosi alla popolazione, per gli odori molesti rispettivamente di aglio e di uova marce emessi in atmosfera nonché per l’azione estremamente tossica, irritante e asfissiante, quando superano la soglia olfattiva”. La qualità dell’aria nella provincia di Siracusa - dice la Nicotra – non è per niente rassicurante. In città, soprattutto a Scala Greca e viale Teracati, le PM10 non si riescono a debellare e il benzene nella zona industriale può raggiungere picchi orari giornalieri abbastanza significativi, deleteri per la salute pubblica. L’Atlante sanitario regionale (2012) inerente lo stato di salute delle popolazioni siciliane registra ancora un elevato tasso di morti per tumori nella provincia di Siracusa, in aumento rispetto al dato nazionale e regionale. Dato confermato anche dall’Istituto Superiore della Sanità (ISS). Nel 1990 l’area del quadrilatero industriale Augusta, Melilli, Priolo e Siracusa è stata dichiarata “ad elevato rischio di crisi ambientale” in conformità alla legge 349 del 08/07/86, in quanto caratterizzata da gravi alterazioni negli equilibri ambientali (AERCA), quindi, da sottoporre a Risanamento tramite appositi piani. Inoltre è stata perimetrata, ai sensi della legge 426/1998, sito di interesse nazionale (SIN), dunque, da sottoporre a bonifica e ripristino ambientale, così come le altre 2 aree a rischio siciliane: Gela e Milazzo. Orbene tali interventi non sono mai partiti. Il Piano di Risanamento Ambientale dell’aria è fermo al palo dal 1995. Per la realizzazione furono stanziati 100 miliardi delle vecchie lire, soldi pubblici di cui tutt’ora non si sa dove siano finiti. La bonifica del Sin di Priolo la attendiamo dal 2005, nel 2008 fu sottoscritto dai sindaci del triangolo, dalla Regione Siciliana, dalla Autorità Portuale, dal Consorzio della provincia etc, un Accordo di programma ove si prevedeva anche la riconversione degli impianti. Il ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo stanziò 770 milioni di euro, di cui 200 per la bonifica della rada di Augusta, la rimanente parte per la bonifica del Porto Grande di Siracusa. Lo scorso 31 gennaio il deputato Stefano Zito del Movimento 5 Stelle di Siracusa ha presentato una interrogazione all’Ars per sapere dove e come sono stati spesi quei milioni di euro per la bonifica. Considerato che nessun intervento e misura sono stati presi dalle istituzioni per tutelare l’ambiente e la salute pubblica nel quadrilatero industriale Augusta, Priolo, Melilli, Siracusa, ci chiediamo  - afferma la dottoressa Mara Nicotra – come fa l’Asp di Siracusa, nella persona di Anselmo Madeddu, direttore sanitario e vice presidente del registro tumori nazionale, a dire che i tumori nel SIN di Priolo sono in diminuzione? Visto che l’Asp non considera e non correla gli inquinanti cancerogeni non normati di cui già detto con le morti e le incidenze tumorali? Basta con le mistificazioni sulla qualità dell’aria e salute nella provincia di Siracusa. Per la mancanza di un Piano di Risanamento della qualità dell’Aria e delle bonifiche vanno censurate le responsabilità politiche e burocratiche. Perché la salute di tutti deve dipendere dal profitto di pochi ? Forse sarebbe il caso di cominciare a fare qualcosa. Urge, perciò, una Legge ad hoc per fissare i valori limite degli inquinanti di derivazione delle raffinerie del petrolchimico siracusano, uno strumento legislativo da estendere ovviamente anche alle zone industriali di  Gela e Milazzo”.
(Fonte)
Stampa il post

Nessun commento:

Posta un commento