lunedì 6 maggio 2013

"Compagni di merende?" sicuramente due uomini con uguali problemi giudiziari

Berlusconi elogia Andreotti: "contro di lui indegna lotta della sinistra" 





Andreotti se ne è andato e il mondo politico lo ricorda con affetto. Da destra e da sinistra arrivano solo elogi nei suoi confronti. Solo il M5S ricorda il suo passato di "condannato prescritto per mafia".

"Con Andreotti, scompare un protagonista politico e un uomo di governo che ha fatto la storia d’Italia, dalla ricostruzione postbellica in poi, contro il quale la sinistra ha fatto una forma di lotta indegna di un paese civile" ha dichiarato il leader del Pdl, Silvio Berlusconi. "Leader tra i più autorevoli della Democrazia cristiana ha saputo difendere la democrazia e la libertà in Italia in anni difficili, sia in quelli della contrapposizione tra cattolici moderati e comunisti, sia in quelli in cui la Dc diede un contributo decisivo, di vite umane e di valori, per la sconfitta del terrorismo brigatista. Contro la sua persona la sinistra ha sperimentato una forma di lotta indegna di un Paese civile, basata sulla demonizzazione dell’avversario e sulla persecuzione giudiziaria: un calvario che Andreotti ha superato con dignità e compostezza, uscendone vincitore. Quello usato contro di lui è un metodo che conosciamo bene, perché la sinistra dell’odio e dell’invidia ha continuato a metterlo in campo anche contro l’avversario che non riusciva a battere nelle urne. Per questo auspichiamo che agli anni della demonizzazione segua finalmente una pacificazione, di cui il governo appena insediato possa rappresentare il giusto prologo”. 

"La scomparsa del Senatore Giulio Andreotti rappresenta una perdita gravissima per l’Italia. La sua esistenza – rileva il ministro della difesa Mauro - lascia un segno profondo nell’intera storia repubblicana del nostro Paese ed un ricordo indelebile quale uomo politico e di cultura di massimo spessore. Gli innumerevoli incarichi di governo ricoperti durante le passate legislature, ed in particolare quello di ministro della Difesa”.

”Sono sempre rimasto colpito dal suo forte senso dell’umorismo, dalla sua imperturbabilità, e anche dalla sua capacità di destreggiarsi nelle situazioni difficili, senza perdere la bussola” sostiene Camillo Ruini, ex vicario di Roma ed ex presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

“La scomparsa di Giulio Andreotti segna un profondo lutto nella storia del nostro Paese e della politica italiana. Uomo politico abile, straordinariamente intelligente, talvolta controverso, capace di dialogare con mente libera, spesso riusciva a guardare lontano, precorrendo i tempi, mantenendo intatte la sua lucidità e la sua ironia sino alla fine”. Con queste parole il ministro dell’Interno Angelino Alfano ricorda il senatore a vita e 7 volte presidente del Consiglio, scomparso oggi. 

Unica voce fuori dal coro è quella del M5S, che con Giulia Sarti dichiara: "E’ morto Andreotti, il condannato prescritto per mafia”.
 (Fonte)
Stampa il post

Nessun commento:

Posta un commento