venerdì 28 dicembre 2012

SARA' SANTO? ... LUI CE LA METTE TUTTA

“Il papa venduto a Monti per 17 milioni di euro”

Il Giornale si arrabbia con le gerarchie vaticane per l'ok al professore. Che intanto tesse la tela.

 

 

L’endorsement dell’Osservatore Romano non è casuale. Anzi, secondo Il Giornale, dietro la benedizione della Chiesa alla candidatura di Monti c’è una serie di favori che il governo del professore ha fatto agli ecclesiastici. Ma il giorno dopo i giornali sono piuttosto pieni delle relazioni tra gerarchie vaticane ed esecutivo, che hanno portato ai giudizi lusinghieri odierni. Secondo Marco Ansaldo e Francesco Bei su Repubblica in primo piano c’è il filo diretto tra Ratzinger e Monti:

mercoledì 26 dicembre 2012

LA VITA CHE CI HANNO TOLTO

Auguri, e che la rivoluzione abbia inizio



È che tu cresci pensando che ci sia un corso naturale delle cose.
Studi, vai alle elementari, alle medie, al liceo, all'università, poi trovi un lavoro e bene o male farai quel lavoro tutta la vita, fino a quando andrai in pensione.
O se non sarà quel lavoro sarà un altro simile, legato agli studi che hai fatto, alle tue competenze se non addirittura alle tue passioni.
Questo è ciò che si aspettava dalla vita chi è nato tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta. Quelli che hanno visto i loro genitori costruire spesso dal nulla una rassicurante solidità economica: la prima casa di proprietà, magari anche una seconda casa, i figli, i soldi per farli studiare, qualche viaggio ogni tanto, robe così.

sabato 22 dicembre 2012

Ministro o venditore porta a porta?

Di Paola va dove porta la guerra

Il pomeriggio del 16 novembre 2011 quando giurarono fedeltà alla Costituzione i ministri-tecnici del primo Governo Monti, lui non c’era. “L’ammiraglio Giampaolo Di Paola, alla difesa, è in missione in Afghanistan per conto dell’Alleanza atlantica”, giustificò il premier. 
Da quel momento in poi il ministro con le stellette non si è fermato un attimo, sempre in giro per il mondo a promuovere la grandeur dell’Italia e l’efficienza del suo complesso militare industriale.



La prima visita ufficiale dell’ex Capo di stato maggiore ed ex presidente del Comitato militare della Nato - tredici giorni dopo l’insediamento - era a Berlino nel nome del ritrovato asse italo-tedesco per lo sviluppo dei missili e dei droni. Poi, una dietro l’altra, le missioni in Mauritania, nuovamente in Afghanistan, Gran Bretagna, Libano, Albania, Tunisia, Belgio, Russia, Stati Uniti (faccia a faccia con il Segretario alla difesa, Leon Edward Panetta, per predisporre il supporto logistico italiano alla missione Onu in Siria e parlare di scudo antimissile Nato e Afghanistan), Giordania, Giappone, Filippine, Francia, una seconda volta in Germania e Libano, Algeria, Lituania, Lettonia, ancora Afghanistan, Cipro, il Comando Nato di Bruxelles per il vertice dei ministri dell’Alleanza, Armenia e, a fine ottobre, a Gerusalemme per il “terzo vertice intergovernativo Italia–Israele” a riprova di una partnership sempre più fatta di esercitazioni congiunte, in Sardegna e nel Tirreno, nel deserto del Negev e nel golfo di Haifa, e di import-export di caccia, missili, satelliti e velivoli spia. Infine, qualche giorno fa, i bis in Algeria e in Francia (più correttamente a Parigi per la riunione con i ministri della difesa e degli esteri di Germania, Francia, Polonia e Spagna).

lunedì 17 dicembre 2012

Dati Ismu, per la crisi in Italia più emigrati che immigrati Italia



Ciò che è accaduto prima in Portogallo e poi in Spagna, accade ora anche in Italia. Tre paesi duramente provati dalla crisi economica che fino al 2010 apparivano ancora attrattivi per molti migranti in cerca di lavoro oggigiorno vivono una situazione completamente capovolta giacché dal 2011 anche l’Italia da Paese di immigrazione torna ad essere Paese di emigrazione.

I numeri parlano da soli: lo scorso anno il Bel Paese ha accolto appena 27mila stranieri mentre ha salutato 50 mila italiani in partenza verso altri lidi.

Uno scenario che appariva impensabile fino a pochissimo tempo fa: dal 2002 al 2009 ha infatti varcato la soglia italiana un numero oscillante tra i 350mila e i 500mila migranti all’anno.

giovedì 13 dicembre 2012

Negli ambienti internazionali non contiamo proprio niente

L'India arresta i marò e noi la premiamo

Continuiamo le missioni insieme. E in Libano il generale Serra ha perfino dato una medaglia a un ufficiale sikh

 

Ancora 48 ore per sperare che Salvatore Girone e Massimiliano Latorre tornino a casa a Natale, se la Corte suprema indiana decidesse una volta per tutte il loro destino.  

 

Il giudice, Altamas Kabir, ha tempo oggi e domani per emettere la sentenza. Da lunedì la massima assise indiana va in ferie. Non a caso il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, volerà a Kochi domenica, dopo essere stato in Afghanistan. Tutti sognano che riporti a casa i marò, ma è ben più probabile che dovrà rincuorare i due fucilieri di marina in vista di un bel Natale in India. Per il governo era la linea del Piave di una strategia ultra morbida, che per ora non ha dato frutti. Talmente soft che, come ha scoperto il Giornale, a nessuno è venuto in mente almeno di congelare i rapporti con funzionari e militari indiani, soprattutto nelle missioni all'estero. Su uno dei fronti più importanti, il generale Paolo Serra, comandante della missione Onu in Libano, ha appuntato medaglie al petto dei soldati di Delhi e continuato a lavorare spalla a spalla con importanti funzionari di origine indiana, nonostante dieci mesi di ingiustizie subite dai marò. Non è colpa di Serra, un buon ufficiale, ma del governo Monti, che non ha osato mandare un segnale forte e chiaro all'India.

lunedì 10 dicembre 2012

LA ROTTAMAZIONE DEL POPOLO ITALIANO

La spesa delle famiglie crolla, via gli sprechi e le ..... gioie

 

"Tra primo semestre 2011 e primo semestre 2012 il numero delle persone in cerca di lavoro è aumentato di oltre 700mila unità", a 2,75 milioni. "Incremento davvero eccezionale, +34%", rileva il Censis nel rapporto annuale. Mentre è "anticiclica" la dinamica dell'occupazione femminile, con 110mila nuovi posti tra 2010 e 2011, +1,2%; "Tendenze destinate a consolidarsi ancora di più nel 2012", con un saldo di +118mila unità nel primo semestre. In controtendenza anche l'occupazione nelle coop.

sabato 8 dicembre 2012

TANTI SOLDI ... E NON SOLO PER F35 (ma l'Italia non ripudia la guerra?)

Il drone uccide, noi paghiamo

Il primo dicembre ha fatto il suo debutto il nuovo aereo da guerra Neuron, il primo apparecchio senza pilota progettato per attaccare e ammazzare senza essere visto. Un progetto in cui Finmeccanica ha il 22 per cento, finanziato anche con denaro pubblico. Sì, quello tolto all'istruzione, agli ospedali e alle pensioni



Il futuro della guerra è decollato nel primo giorno di dicembre. Si chiama Neuron ed è il primo aereo robot progettato per il combattimento: un pipistrello cibernetico destinato a bombardare senza bisogno di piloti. Un programma francese, a cui si sono uniti altri paesi europei: prima fra tutti l'Italia, con Alenia-Aermacchi del gruppo Finmeccanica.

Negli ultimi dieci anni i droni sono diventati i protagonisti della lotta contro il terrorismo. Velivoli americani che colpiscono in tutti i continenti, ricevendo gli ordini da basi negli Stati Uniti. L'amministrazione Obama li ha trasformati nel fulmine delle operazioni contro le basi di Al Qaeda, creando un nuovo modo di fare la guerra: la morte viene decisa in diretta a migliaia di chilometri di distanza, agendo su una consolle identica a quella dei videogiochi.

giovedì 6 dicembre 2012

Denunciati al Tribunale Internazionale di Den Haag per Crimini contro l'umanità.


Premesso che questa denuncia (Penale) nei confronti di questi 5 criminali è stata studiata nei minimi dettagli per far in modo che non ci sia scampo o via d'uscita. La denuncia è stata accettata perchè infrange il Trattato "Statuto Romano" in tutti i punti fatti presenti nella denuncia che corrispondono a quasi tutti i Trattati formulati e firmati sin dalla prima Costituzione del Trattato di Lisbona.
La denuncia non è solamente indirizzata contro specifiche persone, ma contro tutti coloro che hanno firmato l'ESM/EMS, contro la riforma del Pacchetto Fiscale, contro la Troika e contro il "Piccolo cambiamento" del AEVU 136.3 (BCE/FMI/ Commissione UE) che è stato approvato in tempi record dalla maggior parte dei firmatari facenti parte alla UE, anche i componenti del nostro Governo sono nella lista degli indagati.

mercoledì 5 dicembre 2012

Un altro obbrobrio tecnologico nel "catino" del nord Adriatico

Signor Presidente Tondo: le rispondo in merito al rigassificatore di Zaule

Non mi è difficile rispondere alle sue affermazioni che mi riguardavano a proposito del Riagassificate di Zaule, quindi lo faccio con le seguenti considerazioni.
Inizio con una battuta. Dopo un anno e mezzo non mi basta certo, e ne avrei talora motivo, rispondere ai problemi chiamando in causa chi c’era prima. Mi permetta allora di dirle che dopo 4 anni e mezzo di governo, quando si chiedono agli elettori altri 5 anni, questo diventa semplicemente buffo. In secondo luogo, e qui non c’è da ridere ma solo da esprimere una ferma indignazione e una toltale opposizione, lei porta la responsabilità istituzionale e politica della grave forzatura compiuta in sede di Conferenza di Servizi sull’Aia, dove il parere degli enti locali è stato incredibilmente “scartato” creando un vulnus molto pensante se un ex dirigente apicale della Regione ha commentato di non aver mai visto nulla di simile in 35 anni. Per quanto riguarda il ruolo della Giunta Illy, quindi anche la mia partecipazione a quelle scelte, le ricordo che una cosa è definire la valenza strategica del rigassificatore, ben altra cosa è valutare ubicazione e caratteristiche dell’impianto, della tecnologia utilizzata,delle problematiche aperte in materia di impatto ambientale, di sicurezza e di compatibilità con le altre scelte per il futuro economico di questo territorio.

lunedì 3 dicembre 2012

Uranio impoverito: migliaia i militari italiani colpiti

Quella che segue è un’intervista esclusiva, realizzata da Anna Maria Turi a Falco Accame, già capitano della Marina e parlamentare, oggi presidente dell’ANA-VAVAF. Accame parla dell’uranio impoverito, dei suoi effetti sulla salute e del numero dei militari italiani colpiti – numero molto più alto di quello che solitamente trapela nella stampa.




Che cos’è l’uranio impoverito?
È una scoria nucleare o rifiuto radioattivo, costituito dal materiale di scarto che resta (come residuo) dopo il processo di arricchimento dell’uranio naturale. Ha un costo limitatissimo in quanto “scoria”. In campo militare è usato per la costruzione di proiettili e di corazze. Ha un’alta densità (circa 1,7 volte quella del piombo). Tale densità ne rende più efficace la capacità di penetrazione (superiore anche a quella del tungsteno, metallo generalmente usato negli armamenti tradizionali). Inoltre l’uranio è piroforo: ha cioè la caratteristica di prendere fuoco spontaneamente nell’impatto con un bersaglio resistente. In questo impatto può raggiungere temperature dell’ordine dei 3000 gradi e produrre un aerosol (polvere di particelle di ossido di uranio, in gergo scientifico: “particolato”). Le piccolissime particelle (nanoparticelle) sono facilmente inalate e ingerite perché limitata è l’efficacia dei filtri. Peraltro anche il maneggio a freddo è pericoloso perché, ad esempio sulla superficie di un proiettile, si sviluppa ossido di uranio. Di qui la necessità di impiego delle sopraccennate misure di protezione. L’Italia fu edotta dalla NATO già nel 1984 dei rischi connessi al maneggio di uranio. L’uranio impoverito emette raggi beta, gamma ed alfa (questi ultimi sono i più dannosi). L’uranio presenta sia una pericolosità chimica per via della sua natura di “metallo pesante”, sia una pericolosità di tipo fisico, in quanto “radiante”.