domenica 28 dicembre 2014

Follia di Stato, 112 reati depenalizzati: ecco l’elenco completo

Ennesima porcata del Governo Renzi, che per ridurre il peso sulla Giustizia italiana ha deciso di depenalizzare 112 reati: e tra questi ve ne sono di clamorosi, tra cui stalking, corruzione, truffa e persino l’omicidio colposo. Ecco l’elenco completo.


"Profondo sconforto delle forze dell’ordine per la depenalizzazione dei reati minori: umiliati cittadini e poliziotti! Riuscite ad immaginare lo sconforto da parte degli operatori di Polizia - dichiara il segretario nazionale della Consap Giorgio Innocenzi - a seguito di questo provvedimento di depenalizzazione? Provate un attimo ad immaginare come dobbiamo sentirci noi poliziotti nel pensare che un omicidio colposo, furto, le percosse, il maltrattamento di un animale, la truffa, gli atti osceni, o una omissione di soccorso anche fatte sotto i nostri occhi possono non essere più oggetto di condanna penale. Riteniamo che questa forma di ingiustizia, non potrà fare altro che fomentare rabbia e sconforto tra gli operatori di polizia ma anche tra la gente comune!”

IL 31 DICEMBRE 2014 TERMINANO LE MISSIONI ANTIPIRATERIA, CHE FARÀ IL GOVERNO???

... e ora vediamo se sotto c'hanno veramente le @@ o gli interessi e le coperture avranno ancora una volta il sopravvento.
Perché: "Il termine naturale delle missioni anti-pirateria Ue e Nato nell’oceano Indiano è fissato per il 31 dicembre. Dopo questa data, l’Italia potrebbe decidere di disimpegnarsi qualora dagli organismi internazionali non arrivi un sostegno concreto per risolvere la questione Marò.
E’ quanto deciso dalle Commissioni Difesa ed Esteri della Camera, che ha approvato all’unanimità la riformulazione di un emendamento del leghista Gianluca Pini che invece prevedeva la sospensione immediata".


lunedì 22 dicembre 2014

Ma che bel Natale per Salvatore, Massimiliao e le loro famiglie

Oggi dal Presidente e Capo delle Forze Armate, dopo che nei giorni scorsi si era dichiarato "profondamente indignato", veniamo a sapere quest'altra frase rivolta agli indiani: "Da loro prove molto negative di sordità e scarsa volontà politica". 

L'indignarsi va bene Presidente ma solo con gli indiani? .... io credo che l'indignazione di tantissimi cittadini italiani siano rivolti anche alle istituzioni italiane e, voi, dovreste sapere il perchè!

Dal Thimes of India veniamo a conoscenza di una proposta segretissima elaborata dai nostri "governanti" (si, dall'India in quanto i media italiani arrivano, se arrivano, sempre tardi) ma a noi ci viene nascosta, per quale motivo? Se è vero quanto riporta il giornale indiano se ne capisce il motivo. 
(Qui l'articolo del Times)


Commissione d’inchiesta sui marò

«Il diritto internazionale sancisce che i due marò vengano giudicati in Italia, sia perché la nave italiana era in acque internazionali, sia perché essi godevano di immunità funzionale. Giunti in Italia, dovevano rimanervi. Perché Monti, Terzi, Di Paola non hanno fatto in modo che ciò avvenisse? Perché, a distanza di quasi tre anni, vengono fuori verità scomode come lo scontro tra gli Esteri e la Difesa?».

A porre gli interrogativi è il vicepresidente dei senatori della Lega Nord, Sergio Divina, che ha chiesto l'istituzione di una commisisone di inchiesta sull'operato del governo Monti in merito alla vicenda dei nostri due marò. «Cosa ha prevalso in tutta la vicenda che vede protagonista anche un influente cittadino indiano vicino all'allora governo di News Delhi, che ha dichiarato giorni fa che è stato fermato da un nostro ministro quando si offrì per poter portare in Italia Latorre e Girone? – ha concluso il parlamentare leghista – Insomma c’è abbastanza per chiedere al presidente Grasso l'istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare».

domenica 21 dicembre 2014

Riflessioni in materia di estradizione del cittadino italiano e riflessi sul caso “marò”


Il caso dei due fucilieri della Marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone attualmente sotto processo in India consente di formulare alcune interessanti osservazioni sull’art. 698 c.p.p. e sui limiti oltre i quali non è ammissibile l’estradizione di un cittadino italiano in un paese straniero.
Altresì consente di valutare ed esaminare una fattispecie penale spesso poco conosciuta nella sua completezza dai non addetti ai lavori, ovvero il reato di abuso d’ufficio (art. 323 c.p.). Ma andiamo con ordine.
L’art. 698 c.p.p. statuisce: “Non può essere concessa l’estradizione per un reato politico né quando vi è ragione di ritenere che l’imputato o il condannato verrà sottoposto ad atti persecutori o discriminatori per motivi di razza, di religione, di sesso, di nazionalità, di lingua, di opinioni politiche o di condizioni personali o sociali ovvero a pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti o comunque ad atti che configurano violazione di uno dei diritti fondamentali della persona”.
L’art. 27 Cost. dispone espressamente che nel nostro ordinamento giuridico: “non è ammessa la pena di morte”.
Dunque qualora un cittadino italiano rischi la pena di morte a seguito di un processo da svolgersi in uno Stato estero, l’estradizione non è mai ammessa.

sabato 20 dicembre 2014

L'avvocato inglese e la sua "truppe" cosa hanno fatto?


Più e più volte è stato annunciato l'avvio di un arbitrato internazionale dai vari ministri per gli Affari Esteri italiani. L'attuale Lady Pesc, in carica come M.A.E., ha pure dato incarico ad un noto avvocato inglese, certo Daniel Bethlehem di formare un "gruppo di lavoro" per risolvere la triste vicenda dei due fucilieri del San Marco, appunto per chiedere all'India l'arbitrato.
Come ormai noto dai più, a tutt'oggi, nonostante gli squilli di trombone quell'arbitrato non è mai stato fatto, anzi oggi la stampa ci racconta che il governo (indiano) sta esaminando una proposta italiana per una soluzione consensuale. Quale sia questa soluzione naturalmente è segretissima e spero non sia solo il solito annuncio ad effetto per incantare i "polli".
Visto l'annunciato cambio di passo mi chiedo quanto sia costato agli italiani l'avvocato Bethlehem e i "suoi", e cosa hanno prodotto. 
Il nostro Governo quando ha accettato di "assumere" questi professionisti lo ha certamente fatto per avviare l'arbitrato in quanto non credo li abbia commissionati solo per dargli uno stipendio.
Quindi desumo che qualcuno abbia fatto pressione perchè non si proseguisse su questa strada.
Se così è mi piacerebbe sapere chi è o sono questo/i personaggio/i anche se chi segue questa telenovella da tempo, credo, già abbia individuato i responsabili.

Termino con un articolo apparso sulla stampa nel maggio 2014.
Maurizio 

Marò, insediato un Comitato di giuristi internazionali


"E' stato insediato il comitato di giuristi internazionali che sta seguendo la nuova fase di internazionalizzazione". Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, precisando che "l'insediamento del nuovo governo non ci fa tornare indietro sul fatto che non è l'India a dover esercitare giurisdizione sulla vicenda", visto che i marò erano "coperti da immunità internazionale". Il comitato è guidato da Daniel Bethlehem,ex capo del servizio giuridico del Foreign Office.

giovedì 18 dicembre 2014

Marò, secondo voi chi ha più colpe tra i politici italiani?


Secondo me in questo sondaggio, per quanto possa valere, manca di un personaggio "di spessore”, tal Corrado da Como che dicono abbia pesato parecchio su questa vergogna nazionale. Poi, secondo me mancano, in primis, il capo delle Forze Armate (quello, adesso, “fortemente contrariato”), poi quel personaggio che all’epoca diede l’ordine alla nave di recarsi nel porto di Kochi (scusatemi ma ancora non so il suo nome), le ex M.A.E Bonino e Mogherini. Mi fermo qui perché l’elenco sarebbe ancora lungo e capisco che non tutti possano entrare in un sondaggio. Spero le omissioni siano solo lievi dimenticanze e forse, secondo me, tra quei nomi scelti c'è uno di troppo. Buona giornata.
(Maurizio - Commento al sondaggio di Libero)


"I marò pagano le false promesse di Mogherini e Renzi"

Terzi: «Monti li rispedì in India per i nostri affari: avevamo l'accordo per tenerli in Italia»


«Il governo Renzi si sta addossando una responsabilità enorme, nei confronti del Paese e delle nostre Forze Armate. Con la nostra remissività rischiamo che venga avviato un processo in India per i due marò Latorre e Girone, ipotesi inammissibile. Allo stesso tempo stiamo creando un precedente che finirà per danneggiare anche i nostri alleati». Giulio Terzi di Sant’Agata conosce bene la vicenda dei fucilieri di marina accusati di aver ucciso alcuni pescatori durante un’operazione antipirateria nel febbraio 2012. Per circa un anno l’ha seguita dalla Farnesina, dove ricopriva l’incarico di ministro degli Esteri nel governo di Mario Monti. Ed è proprio per denunciare pubblicamente quello che definisce «il vergognoso voltafaccia» dell’esecutivo, che nel marzo 2013 si dimise.

L’ambasciatore ripercorre gli aspetti oscuri di quella storia. A partire dai «mai chiariti interessi economici» che convinsero Palazzo Chigi a rispedire in India i marò (che nel frattempo erano tornati in Patria in occasione delle elezioni). E questo nonostante ci fossero tutte le condizioni - e a sentire l’ex ministro anche un’intesa di massima con le autorità di Nuova Delhi - per trattenerli in Italia. Oggi, l’ultima novità. La Corte Suprema indiana si è rifiutata di esaminare le richieste dei nostri militari. Dopo essere stato colpito da un ictus, Massimiliano Latorre aveva domandato di prolungare il periodo di convalescenza. Il collega Salvatore Girone, invece, aveva chiesto il permesso di trascorrere il Natale a casa.

mercoledì 17 dicembre 2014

DOPO "SCHIAFFO" INDIANO SI PROSEGUE A MANDARE SOLDATI IN GIRO PER IL MONDO

L'annuncio di Pinotti, 280 italiani in Iraq per addestramento curdi


In partenza un contingente con compiti di addestramento. Per fine 2015 rimarranno a Kabul 70 militari per un costo di 160 milioni.

Nei prossimi giorni partiranno i primi militari italiani in teatro in Iraq, in particolare nella regione curda, con compiti di addestramento nell’ambito della coalizione contro l’Isis. Ci saranno anche forze speciali ed il numero complessivo sarà di 280 unità. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in audizione alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato.

Pinotti ha riferito che la missione italiana dal prossimo gennaio «transiterà dall’attuale missione Isaf alla “Resolute support”, con circa 750 militari, che andranno a diminuire nelle settimane successive’. Il contingente svolgerà esclusivamente compiti di addestramento e supporto logistico. Per fine 2015 rimarranno 70 militari, concentrati a Kabul. Il costo della missione è stato indicato in 160 milioni.

Oltre ad armi e munizioni
Nelle ultime settimane, ha spiegato Pinotti, «ci sono stati i primi positivi risultati nelle operazioni contro l’Isis, di cui è stata arrestata l’espansione territoriale. Le forze irachene hanno riconquistato alcune località strategiche da un punto di vista energetico». Per quanto riguarda l’impegno nazionale, ha riferito il ministro, «stiamo implementando le misure. Oltre ai lotti di armi e munizioni, abbiamo consegnato sistemi controcarro tipo "Folgore" ed abbiamo schierato tutti gli assetti aerei, dal velivolo di rifornimento in volo, che ha fatto decine di sortite, al Predator ed ai Tornado, pienamente operativi. Questo dispositivo - ha ricordato - è perfettamente idoneo a contribuire alle operazioni alleate: la sorveglianza e la ricognizione svolgono un ruolo strategico per scoprire ed identificare le forze ostili che si sono disperse sul terreno».

I 3 GOVERNI DI SOLE CHIACCHERE E I NOSTRI INFORMATORI

Per Salvatore e Massimiliano quasi tre anni di chiacchiere e promesse ma fatti "ZERO" e disinformazione di quasi tutti i nazionali multimediali. 




Si, signori, disinformazione, volete un esempio di tra i tanti?
Oggi alle 13:30 (2014/12/17) sul telegiornale di La7 ho udito delle parole agghiaccianti da Parte del commentatore Che Diceva pressapoco cosi: ".... I Due fucilieri  spararono uccidendo  i pescatori indiani a causa .... " 


Se non credete ascoltate, prima che tolgano, questo video


Ora Un po 'di cronistoria solista in audio / video tanto per Ricordare Questa storia che sembra un'utopia ma così non ê. Alcuni dei principali protagonisti.

domenica 14 dicembre 2014

MAFIA CAPITALE, UNA RELAZIONE DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA SPUTTANA IL SINDACO MARZIANO

Mafia Capitale, una relazione del ministero dell’economia sputtana il sindaco marziano: era al corrente di tutte le irregolarità dei finanziamenti del comune alle coop - quei 6,3 mln affidati al Consorzio di Coop di Buzzi “in barba a ogni legge


L'escalation di irregolarità e abusi ha inizio con la giunta Alemanno e prosegue con quella Marino e fa particolarmente arrabbiare la Ragioneria di Stato, secondo cui “certi comportamenti creano i presupposti per debiti fuori bilancio” - Una vera chiamata di correità per il finto tonto Marino
Marino sapeva. Da mesi. E non ha fatto nulla. Forse non era al corrente di tutti i link tra criminalità organizzata, traffichini vari, coop e amministratori capitolini, ma di certo non poteva non conoscere le irregolarità e le anomalie degli affidamenti da parte del Campidoglio alle cooperative sociali.
buzzi e marinoBUZZI E MARINO

È tutto nero su bianco in una relazione sulla verifica amministrativo-contabile effettuata a fine 2013 dagli ispettori del ministero dell'Economia e Finanze Vito Tatò ed Enrico Lamanna a Roma Capitale e disposta dalla ragioneria Generale dello Stato.

 La relazione, datata 16 gennaio 2014, è stata inviata al Campidoglio e protocollata con il numero 24031 il 4 aprile 2014. A essa si è largamente ispirato l'organo di revisione economico finanziaria di Roma Capitale nella successiva relazione protocollata il 29 aprile nel quale si approva con riserva, eccezioni e rilievi il bilancio consuntivo 2013. Insomma, un documento spietato e largamente a conoscenza di Marino e della sua giunta. Che però non hanno preso alcun provvedimento. Per ignavia, per incuria, per incoscienza.

venerdì 12 dicembre 2014

#iostoconimarò - Chiacchiere per i Maro', affaroni per chi li ha inguaiati


Oscena tragicommedia che si sta consumando da quasi tre anni sulla pelle dei Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ha visto l’entrata in scena di un nuovo personaggio: il neoministro degli Esteri Paolo Gentiloni.
La nomina di Gentiloni, in effetti ha rappresentato un fatto positivo per la vicenda dei Marò. Non in sé; perché nessun credito particolare può essere attribuito a questo personaggio, ma per il fatto che con la sua nomina alla Farnesina si è scongiurata quella di Lapo Pistelli, responsabile Esteri del P.D. che pare che Napolitano volesse a tutti i costi (non si riesce a capire perché), forse chiamato a sostituire la Mogherini.

mercoledì 10 dicembre 2014

Ecco chi è Salvatore Buzzi la “Formula” vincente dell’uomo delle coop

In Abruzzo grazie ai rifiuti lavora per decine di Comuni


ABRUZZO. Sono molti i Comuni abruzzesi anche piccoli che hanno affidato il servizio di raccolta rifiuti a Formula Ambiente, la mega cooperativa che fa capo anche a Salvatore Buzzi, arrestato nella mega inchiesta romana denominata “Terra di mezzo”.
Dalla provincia di Chieti a quella di Teramo passando per Pescara e L’Aquila la presenza della coop c’è e non sempre è ben vista dai cittadini che qualche volta hanno lamentato anche la scarsa meticolosità nello svolgere il servizio di pulizia urbana.
Buzzi, nell’ambito della maxi inchiesta romana, è accusato di numerosi episodi di corruzione e nella ponderosa ordinanza di custodia cautelare si raccontano svariate vicende di appalti truccati e di pubblici ufficiali corrotti sempre nella zona laziale. 
La corruzione, sostiene l’accusa, era la via facile per arrivare ad acquisire posizioni dominanti e a drenare denaro pubblico che poi finiva in mille rivoli.
Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati (già banda della Magliana e «intoccabile perchè avrebbe portato soldi a tutti» grazie ai legami con Finmeccanica) non era solo. 
Buzzi è stato presidente di Formula Ambiente fino al 2012 ed oggi è socio insieme a Carlo Maria Guarany e Alessandra Garrone, membri del cda della stessa cooperativa, Emanuela Bugitti, presidente del cda della Coop 29 giugno, proprietaria del 49% della Coop Formula Ambiente, Paolo Di Ninno, sindaco della società. Tutte persone indagate nella maxi inchiesta sulla mafia romana.
Tra le persone finite nell’inchiesta anche la marsicana Pierina Chiaravalle, nata ad Avezzano il 21 ottobre 1984 e stretta collaboratrice di Buzzi, depositaria dei suoi segreti e delle dazioni. 

NON C'È NULLA DA FARE


Non c'è nulla da fare, la mentalità oligarco-partitocratica infarcita di ideologia catto-comunista non è emendabile in nessun modo. I recenti fattacci di Roma, che non differiscono affatto sugli analoghi fattacci che avvengono in tutt'Italia se non per il fatto di essere stati "scoperti" hanno ovviamente scatenato la solita " pioggia di parole" ed i soliti scaricabarile frenetici in questo caso ma di tutto si parla, anzi si urla, meno che del nocciolo della questione.
Atteniamoci alla gestione degli "estranei", vi piace questo termine che li indica tutti? C'è questa gente che, si dice, non si deve cacciare che pare brutto e si deve gestire. 
Non essendo un politico a me vengono in mente subito alcune cosette, intanto se ho degli estranei che mi giran per casa la cosa dovrebbe riguardare le Forze Armate dove ancora ci dovrebbe essere la Croce Rossa che, invece, non c'è più e si farebbe bene a chiedersi il perchè visto che tutto parte con una certa Garavaglia che qualche pasticcetto lo aveva creato prima di essere inviata a trasformare una gloriosa Istituzione, nel solito carrozzone greppia. 

martedì 9 dicembre 2014

“ER CECATO” SI PIEGA MA NON SI SPEZZA

“Er Cecato” si piega ma non si spezza - in carcere Carminati rifiuta il cibo ed e’ sprezzante con gli agenti - chi e’ l’uomo al quirinale caro a Buzzi? – e nei prossimi giorni scatteranno nuove manette. Ora i palazzi tremano.


BUZZI CARMINATIBUZZI CARMINATI
Quinta sezione, reparto Primi Ingressi, Regina Coeli: in una cella singola di dodici metri quadrati sta ormai da otto giorni Massimo Carminati. «Più spavaldo di Fabrizio Corona», racconta un agente che ha conosciuto entrambi.
Quando si è trovato davanti al pubblico ministero Paolo Ielo, subito dopo l’arresto, Carminati l’aveva guardato in faccia con un sorriso freddo, senza tradire emozioni: «Era chiaro che un giorno ci saremmo dovuti incontrare, dottore», gli aveva detto. Poi silenzio.
Questa mattina alle undici vedrà il suo avvocato, Giosuè Naso. Quindi finalmente giovedì — dopo dieci giorni passati in isolamento, senza giornali e televisione — saranno ammessi alle visite la compagna Alessia Marini e il figlio Andrea, per cui è preoccupato.
CARMINATICARMINATI
«I carabinieri mi hanno arrestato davanti a lui con i mitra spianati, mentre potevano farlo in cento altri modi e questo proprio non mi va giù», ha detto Carminati al suo legale. Per il resto, il presunto re di Mafia Capitale dorme e mangia pochissimo, «passa le ore a guardare la finestra, oltre le sbarre, pensieroso». Eppoi «rifiuta quasi tutto il cibo che gli diamo — racconta ancora l’agente — non parla con nessuno e si rilassa soltanto durante l’ora d’aria».

venerdì 5 dicembre 2014

CREDO SIAMO ARRIVATI ALL'ASSURDO!

Niente Natale a scuola. Preside VIETA il Presepe:”Offende e discrimina”.Indovinate chi?!? Scoppia la protesta.

Ormai le nostre tradizioni, valori e principi non contano più…Sono quasi diventati carta straccia… Tutto è stato denaturato e ridotto in miseria!



All’istituto De Amicis nel quartiere Celadina di Bergamo quest’anno non ci sarà alcun presepe. Nessun simbolo religioso..NULLA DI NULLA!
La scioccante decisione è stata adottata dal preside della scuola, Luciano Mastrorocco, il quale ha deciso di vietare CATEGORICAMENTE la realizzazione del presepe per non discriminare chi è fedele di religioni diversa da quella cattolica.
Dunque, nessun presepe con i re Magi…Nessun Pastorello ma soprattutto nessuna nascita di Gesù bambino tra i banchi di scuola.

VOI CREDEVATE CHE VINCENDO IL REFERENDUM FOSSE FINITA?

Confindustria contro i referendum del 2011

Confindustria chiede al Governo di cancellare l'esito del referendum sull'acqua e sui servizi pubblici



 Il referendum sull'acqua e sui servizi pubblici locali del 2011 "ha peggiorato i servizi" e per aprire questo settore al mercato bisogna "mettere in discussione gli esiti di quel referendum".

Questi sono alcuni passaggi dell'intervento che la direttrice generale di Confindustria, Marcella Panucci, ha svolto il 1 dicembre al convegno "Competizione e mercati: Uk e Italia nel contesto europeo".
Finalmente Confindustria ha deciso di calare la maschera rispetto al tema delle privatizzazioni giungendo a sostenere la necessità di cancellare la volonta popolare chiaramente espressa il 12 e 13 giugno 2011 da circa 27 milioni di cittadini, ovvero la maggioranza assoluta del popolo italiano.

Appare, dunque, palese la gravità di tali dichiarazioni.
In primis perchè viene attaccato frontalmente uno strumento di democrazia diretta, quello referendario, garantito dalla costituzione.
In seconda battuta perchè si sostiene una bugia enorme, quella che il peggioramento della qualità del servizio offerto sarebbe colpa dei referendum. In realtà il tentativo sotteso a questa dichiarazione è quello di nascondere le evidenti responsabilità dell'attuale sistema di gestione privatistico del servizio idrico e dei servizi pubblici locali.
Da tempo come movimento per l'acqua denunciamo che la gestione dell'acqua e dei servizi pubblici attraverso società per azioni, di cui le grandi multiutilities (A2A, IREN, ACEA, HERA) già quotate in borsa da diversi anni, danneggia i cittadini e gli utenti. 
Opacità della gestione, aumenti tariffari insostenibili, negazione del diritto umano all'acqua, peggioramento delle condizioni di lavoro e aumento del lavoro in appalto, scarso controllo delle amministrazioni pubbliche, diminuzione degli investimenti, erogazione dei dividendi agli azionisti tramite l'indebitamento, impoverimento della risorsa idrica e mancato coordinamento della gestione della risorsa. Questi sono gli effetti del processo strisciante della privatizzazione in atto in questi anni.

giovedì 4 dicembre 2014

MANDIAMO UNA LETTERA AI POLITICI ITALIANI

Questa lettera a sostegno dei due fucilieri del Reggimento San Marco, che si trovano da quasi tre anni in India accusati ingiustamente di aver causato la morte di due pescatori indiani. dovrebbe venire recapitata a tutti i politici italiani affinchè questa storia abbia finalmente una giusta fine. 
Tre anni e niente è stato ancora fatto? ma che politici abbiamo? ... già, non dovrei neppure chiedermelo vedendo e leggendo cosa "combinano" e dove ci hanno portato! 
Questi cari signori si sono insediati giurando sulla Costituzione di operare per il bene della Nazione e dei suoi abitanti, .... ma lo sanno o sono convinti che: "a noi tutto è permesso"?
Io credo che questa lettera deva raggiungerli tutti (e-mail, lettere, profili Facebook, Twitter, ... e ogni altro mezzo di comunicazione).
E' stato creato, per questo, anche un'evento  apposito dove si chiede, a tutti quelli di buona volontà, di partecipare e di collaborare spedendo più lettere possibile fino a sommergerli.
Si dirà che queste "letterine" non servano a niente e che verranno cestinate ma sicuramente verranno anche lette e, se saranno tante, capiranno pure di non ignorarci perchè "il numero" per la politica conta molto (anche se da qualche anno fanno da soli). 
In fondo partecipare a questa "azione" non costa poi molto.

mercoledì 3 dicembre 2014

Monsanto, un secolo di veleni.

Questa azienda è proliferata, con l'aiuto dei politici (compreso, recentemente, anche Obama), seminando malattie e morte, "grazie" alle sostanze utilizzate e diffuse su tutto il pianeta, come la saccarina, l'aspartame, i pesticidi e la diossina, ma anche gli OGM e l'Agent Orange, un defoliante cancerogeno lanciato negli anni '60 sul Vietnam.


La storia della Monsanto1901.
 La società viene fondata da John Francis Queeny, un membro dei Cavalieri di Malta, sposato con Olga Mendez Monsanto, dalla quale la Monsanto Chemical Works prende il nome. Il primo prodotto della società è la saccarina chimica, venduto a Coca-Cola come un dolcificante artificiale. Il governo sapeva che la saccarina era velenosa e fu citato in giudizio per averne fermata la fabbricazione, perse la causa, dando così la possibilità alla Monsanto di avvelenare il mondo, a partire da quella bibita.

1920. Monsanto espande la sua produzione di sostanze chimiche industriali e farmaci, diventando il più grande produttore al mondo di aspirina, cioè di acido acetilsalicilico (che in certe dosi può essere anche tossico). Questo è anche il momento in cui le cose cominciano ad andare velocemente e terribilmente male per il nostro pianeta, con l’introduzione dei loro bifenil-policlorurati (PCB). I “PCB sono stati considerati una meraviglia chimico industriale: un olio che non brucia, impermeabile al degrado e con applicazioni quasi illimitate. Oggi i PCB sono considerati una delle più gravi minacce chimiche del pianeta.
Ampiamente usato per lubrificanti, fluidi idraulici, oli da taglio, rivestimenti impermeabili e sigillanti liquidi, sono potenti cancerogeni e sono stati implicati nei disturbi del sistema riproduttivo, dello sviluppo e del sistema immunitario. Il centro del mondo di produzione di PCB è lo stabilimento della Monsanto alla periferia di St. Louis, Illinois, che ha il più alto tasso di morte e di nascite di feti immaturi nello stato “. (1)

LE PRIMARIE DEL PD A ROMA ''PILOTATE'' DAI CLAN DEL BOSS CARMINATI E DEI SUOI ''SOCI'' (EMERGE DALLE CARTE DALL'INCHIESTA)


ROMA - Adesso ci sara' un bel problema per gli ultra' della doppia P. Vestali e sacerdoti della liturgia delle primarie prima e delle preferenze poi avranno nuovi motivi per riflettere. Perche', se c'e' un aspetto, ancora non evidenziato, che merita invece particolare attenzione nella vicenda di criminalita' e affari emersa con l'indagine della Procura romana, e' esattamente il dato squisitamente elettorale.

E', cioe', la capacita' di controllo di pacchetti di voti, che diventano poi preferenze, a vantaggio di questo o quell'altro candidato, di questo o di quell'altro partito. Non e' certo una novita'. Con poco sforzo ci si ricordera' che era stato il leitmotiv della campagna per l'abolizione delle preferenze multiple di Mariotto Segni oltre vent'anni fa. L'inquinamento e il condizionamento criminale o mafioso, attraverso il controllo e la compravendita di pacchetti di voti.

PASSERA CERCA "CASA" .... LA TROVERÀ?


Il  14 giugno 2014 Passera presenta a Roma il movimento "Italia Unica". Incuriosito sono andato a sbirciare nella pagina di questo Movimento e mi è saltata all'occhio questo capoverso che voglio riportare: 
"Io siamo… la Legalità
E la ricerca continua della giustizia.
Io siamo il rifiuto delle ingiustizie, della corruzione e dell’illegalità e l’intolleranza nei confronti della lentezza del sistema giudiziario. Io siamo il rispetto della legge, delle regole della nostra comunità perché la certezza del diritto è la base di ogni convivenza civile. Io siamo la ricerca di leggi al passo con i tempi, capaci di realizzare giustizia in un mondo in continua evoluzione. Per questo ci impegniamo a costruire un’Italia profondamente rinnovata nell’amministrazione della giustizia, che rispetti e valorizzi le forze dell’ordine e la magistratura, un’Italia che prenda decisioni rapide e giuste a tutela dei cittadini e delle imprese che esigono tempi certi per la riparazione dei torti e la soluzione delle controversie. E soprattutto, un’Italia sicura e rispettosa dei diritti e dei doveri, un’Italia nella quale vogliamo vivere e far crescere i nostri figli.
Questa è Italia Unica, fatta da italiani che rispettano il valore della giustizia".

lunedì 1 dicembre 2014

Gentiloni, Masi (Tg2), i marò e gli altri “dimenticati”


Il neo ministro degli Esteri Paolo Gentiloni si è concesso ieri [27/11/2014] una lunga intervista al Tg2. Tanti naturalmente i temi affrontati. Dalla Russia, con la possibilità (remota) di assistere ad una nuova Guerra Fredda, alla situazione dell’Europa con l’Italia che, secondo lui, si sta riprendendo. All’Isis che mette paura, all’immigrazione. Poi il solito disco rotto sul caso dei marò. Infine la questione Chico Forti, un italiano detenuto a Miami da 10 anni.

Proprio sul tema dei due fucilieri della Marina Italiana piovono le critiche maggiori al ministro e al Tg2. A gennaio, infatti, Massimiliano Latorre sarà costretto a tornare in India. Finirà la sua licenza per malattia. Alla domanda dell’intervistatore – per l’occasione nientepopodimenoche il direttore dello stesso Tg2 Marcello Masi- “cosa si può ancora fare per risolvere questa drammatica situazione?”, la risposta è stata sempre la stessa, inutile. “Siamo in contatto con il governo indiano, stiamo cercando una soluzione con i più alti livelli politici. Stiamo facendo il massimo”. Incredibile, dopo oltre mille giorni di prigionia, le parole sono sempre uguali. Affermazioni inattendibili ormai, a cui non crede più nessuno. Sono cambiati tre capi del Governo, Monti, Letta e Renzi, e addirittura quattro ministri degli Esteri, Terzi Sant’Agata, Bonino, Mogherini e appunto Gentiloni. Tutti hanno sempre ripetuto le stesse identiche parole. Peccato anche che il Tg2 si sia prestato alla solita “intervista in ginocchio”, una delle tante, quando aveva l’occasione per domandare il perché di una così disarmante debolezza dell’Italia di fronte agli altri paesi internazionali e chiedere (e pretendere) delle spiegazioni a nome degli italiani.

IL CLAMOROSO REGALO DELLO STATO AI PADRONI DEL GRATTA & VINCI - LOTTOMATICA DIVENTA GTECH, VA A LONDRA PER NON PAGARE LE TASSE ITALIANE, MA LA CONCESSIONE VIENE PROROGATA ALLA NUOVA SOCIETÀ. SENZA FIATARE

Pellicioli ha trasferito la sede in Inghilterra, e la società di scommesse e giochi pagherà le tasse alla Regina Elisabetta, e mollerà Piazza Affari per quotarsi in America - Eppure l’escamotage fiscale non ha imposto una nuova gara per la concessione, che è stata prorogata fino al 2016.

1. GTECH VA A LONDRA MA LA CONCESSIONE RESTA. LA POLITICA TACE E LA LOBBY NE APPROFITTA
Carmine Gazzanni per la Notizia (www.lanotiziagiornale.it)

GTECHGTECH
Partiamo da un dato. Il giro d’affari del gioco, secondo gli ultimi dati, supera di gran lunga i 70 miliardi. Una cifra incredibile. E ciò spiegherebbe perchè l’attenzione dello Stato deve essere massima. La domanda allora sorge spontanea: perchè mai si permette che una concessione, senza che venga indetta nuova gara pubblica, passi di mano, motu proprio, da una società ad un’altra? Il riferimento è al colosso del gioco GTech (meglio nota come ex Lottomatica) che sta concludendo il passaggio di fusione con Igt (leader mondiale nel settore dei casinò) per poi lasciare l’Italia ed emigrare in Inghilterra. Non solo: la società abbandonerà anche Piazza Affari per poi quotarsi solo e soltanto negli States.