domenica 26 agosto 2012

Bruciati cento milioni nella falsa bonifica in Friuli nuovi guai per la Protezione civile

Una "Maddalena bis" nella laguna, chiesti 14 rinvii a giudizio. E un commissario nominato da Bertolaso per l'inquinamento fantasma 

 

UDINE - Questa è la storia di una laguna che è diventata una mangiatoia. Una laguna malata e mai bonificata. Un buco nero di sprechi e veleni nel quale lo Stato ha annegato 100 milioni. È una storia di fanghi al mercurio e commissari indagati, di canali otturati e analisi creative. Per raccontare lo scandalo della laguna di Grado e Marano basterebbe dire come è iniziato e come sta (forse) finendo. È iniziato con uno stato di emergenza (3 maggio 2002, ministro dell'Ambiente era Altero Matteoli) e la nomina di un commissario da parte dell'allora boss della Protezione civile Guido Bertolaso (dall'anno dopo e fino allo stop di Monti si andrà avanti col sistema della deroga che ha causato le porcate del G8 e della ricostruzione post-terremoto dell'Aquila).

sabato 25 agosto 2012

Keenan risponde a Blankfein

Quello di oggi è un venerdì molto caldo. Non tanto e non solo per la temperatura, ma perché vi è una convergenza di accadimenti sensibili per la vicenda globale.
Alla convention Repubblicana di Tampa, in cui Mitt Romney presenterà ufficialmente la candidatura sua e del suo vice, è previsto un uragano con momento culminante proprio a Tampa, all’ora del discorso principale.
Drake ha avvertito che questo fine settimana potrebbe esserci un forte momento di crisi e ha consigliato di lasciare le grandi città perché potrebbero esserci scontri armati.
Infine nel corso della giornata di oggi Neil Keenan, il legale che da tempo manda avanti la vertenza contro l’elite globalista che coverna occultamente il mondo, depositerà nuovamente – confortandoli con massicce evidenze probatorie –  i Liens, documenti che equivalgono a mandati d’arresto, nei confronti della Fed, della BCE e di numerose banche centrali.
A tale proposito, in risposta a questo articolo di Lloyd Blankfein, CEO di Goldman Sachs, recentemente apparso sui media, che titolava: “è il momento di scommettere su un grande ritorno dell’Europa”, ecco il messaggio che Neil lancia in risposta, come avvertimento a quelle persone che con Blankfein stanno orchestrando la rovina dei paesi sotto controllo occidentale. 




- Questa è assolutamente l’affermazione più assurda mai fatta da un funzionario bancario! Scommettere che l’Europa torni grande, dice! Bene, c’è un fondo di verità nelle sue parole, ma i bankster (termine dispregiativo per definire i banchieri corrotti) ancora non lo capiscono: Sì, l’Europa sta per tornare grande, ma questo sta per accadere perché l’Europa è prossima a liberarsi di questa orribile Commissione Europea! Una Commissione gestita da comunisti, socialisti e più in particolare globalisti. Un’organizzazione che crede di controllare l’Europa e i suoi cordoni della borsa, quando, in realtà, ha illegalmente usato Conti Collaterali (Global Funds) per finanziare l’Europa. Tutto ciò che ogni nazione deve fare è semplicemente chiedere a questi bankster se il denaro è legittimo, se è pulito, e loro tergiverseranno!

venerdì 24 agosto 2012

UN ALTRO ESEMPIO DI CUMULO DI INCARICHI

CHI LAVORA TROPPO E CHI UN LAVORO SE LO SOGNA CHISSA COME MAI! MI DOMANDO QUANTE ORE/GIORNO HA COSTUI?


La nota pubblicata con la settima puntata, quella in cui si faceva un esempio di concentrazione di incarichi in capo a una sola persona, il consigliere provinciale del Partito Democratico Pierluigi Mottinelli, ha fatto venir voglia a Tempo Moderno, anche per le sollecitazioni di lettori e commentatori, di approfondire il tema, cercando altri personaggi della provincia che si distinguessero per la loro capacità di accumulare incarichi.
Dopo una prima scrematura, è parso di poter individuare uno dei campioni, se non il campione, di questa particolare classifica, nel dott. Francesco Bettoni, a tutti noto come lo storico presidente della Camera di Commercio bresciana.
Il dott. Bettoni, infatti, riveste i seguenti incarichi (perdoneranno i lettori se si scoprirà che ne è sfuggito qualcuno):
  1. Presidente della Camera di Commercio di Brescia;

Buenos Aires seppellisce il Corralito


L’Argentina ha finito di pagare il suo debito.
A poco più di dieci anni dal default, un crack del valore di oltre 100 miliardi di dollari, Buenos Aires ha onorato l’impegno preso con i detentori delle obbligazioni che in seguito a quella crisi e si trasformarono in carta straccia. Con il Corralito, il nome con cui vennero etichettate le misure economiche adottate dal ministro dell’Economia Domingo Cavallo a fine 2001 per tamponare gli effetti della crisi, si cercò di porre un freno alla corsa agli sportelli congelando i conti bancari e proibendo il prelievo dai conti in dollari americani.

martedì 21 agosto 2012

IL GRUPPO RIVA RIORGANIZZA GLI AFFARI DAL LUSSEMBURGO

Il Gruppo Riva cerca di scaricare sui contribuenti i costi per il risanamento ambientale della sua acciaieria di Taranto , mentre fa utili portati a nuovo per 1,6 miliardi di euro.

 

 

 Il gruppo siderurgico Riva riorganizza a suon di fusioni le holding lussemburghesi di famiglia, utilizzando delle strutture societarie che vengono notoriamente utilizzate per sottrarsi al fisco italiano . Come emerge dai documenti depositati nelle ultime settimane nel Granducato in Lussemburgo,  la Ilva International Sa e’ stata assorbita dall’italiana Ilva Commerciale e quindi radiata dai registri lussemburghesi un mese fa, mentre ai primi di agosto e’ stato notificato il progetto di fusione di Parfinex (Participations et Financements Exteriuers)nella Stahlbeteiligungen Holding, la principale delle casseforti lussemburghesi del gruppo che in queste settimane e’ al centro della cronaca per il caso Taranto. In base al bilancio 2011 depositato dieci giorni fa, la Stahlbeteiligungen ha asset per 4,8 miliardi di euro e ha chiuso l’esercizio con un utile di 11,36 milioni di euro, in aumento dai 7,8 milioni del 2010, mentre gli utili portati a nuovo totalizzano 1,6 miliardi e il debito ammonta a 2,8 miliardi.

lunedì 20 agosto 2012

Per fortuna che Monti c’è



Professore, che piacere! È dai tempi in cui il professore era Romano Prodi, che non sentivo così forte l’esigenza di comunicare con voi, tutori del potere.
Per prima cosa la ringrazio di non essersi schierato a favore di un gesto di clemenza verso le Pussy Riot; sarebbe stato come sentirla cantare la musichetta idiota del Pulcino Pio. Poi la ringrazio per la facilità con la quale cede alla tentazione di rispondere a qualunque domanda le venga posta da un giornalista di un qualsiasi giornale.
Le faccio i complimenti, ricchi di tutta l’ammirazione che ho verso coloro i quali riescono a tenere la testa alta nonostante siano l’esempio più eclatante del cerchiobottismo più squallido.
Comprendo che rispondendo alle domande della rivista “Tempi” di orientamento cattolico, non potesse essere blasfemo, ma forse avrebbe potuto conservare un minimo di falsa dignità, così da mostrare a noi ultimi, dimentichi persino di Dio o di chi per lui, che tutto ciò che subiamo e tutte le nefandezze alle quali ci sottoponete, hanno un fine meritorio: sopravvivere. Invece no. Come l’altro giorno la sua collega Cancellieri, anche lei, spinto dalla forza di inerzia che vi dà l’arroganza, si è lasciato andare a sproloqui offensivi per la dignità e l’intelligenza altrui.

domenica 19 agosto 2012

Italia, un Far West per i petrolieri

Come mai in Italia le royalties per l'estrazione di petrolio e gas sono così basse? Perchè il governo non adegua i prezzi portandoli su standard mondiali? è in combutta con i petrolieri?
Voglio ricordare che nel resto dl mondo le aliquote oscillano dal 20% all'80% del valore del prodotto estratto; ce lo chiederà mica l'Europa?.


martedì 7 agosto 2012

Anche l’opinione pubblica sottovaluta questa crisi. Perché?


Dell’incapacità di governanti e finanzieri di comprendere la natura reale di questa crisi abbiamo già detto e non vi torneremo, ma questa incomprensione non riguarda solo loro. Anche le classi subalterne (o, se preferite, i cittadini, l’opinione pubblica, il popolo o come vi pare)  hanno le loro responsabilità. E non leggere. Mi riferisco, ovviamente ai paesi occidentali (degli altri ne so troppo poco per dire) nei quali c’è la diffusa sensazione che la crisi è destinata a passare come le tante altre di questi decenni trascorsi. Forse questa è più grave e lunga delle altre, anche di quella del 1973-74 che fu particolarmente rognosa ed ebbe effetti durevoli. Ma alla fine torneremo, più o meno, al livello di vita di prima ed i danni saranno contenuti. Da dove viene questa certezza infondata  che impedisce la percezione reale di quel che accade ed impedisce un giudizio lucido sull’operato delle classi dominanti?

domenica 5 agosto 2012

Boom dei negozi “compro oro” La Finanza: “Rischio di infiltrazioni mafiose”

La sola Bologna conta 40 di questi negozi, così come Parma, mentre la Provincia di Piacenza ne conterebbe ben 170. Zironi (Anopo): "Sono a tutti gli effetti un’attività finanziaria, non commerciale, e come tale dev’essere normata. Per ora ci troviamo di fronte ad una filiera di commercio illegale". L'Idv attacca: "E' la legalizzazione dell'usura".


Silenzioso, ma sotto gli occhi di tutti il giro dei “compro oro”, gravita. Negli ultimi 2 anni i negozi di compro oro in Italia sono quadruplicati, mentre in Emilia Romagna l’incremento registrato tra il 2009 e il 2011 è del 25%. Secondo una prima stima della Regione, sul territorio sarebbero tra i 500 e i 600 punti vendita, “ma potrebbero essere molti di più visto che spesso si tratta di lavoro sommerso”. La sola Bologna ne conta 40, così come Parma, mentre la Provincia di Piacenza conterebbe ben 170 negozi.

mercoledì 1 agosto 2012

Draghi ma non solo.

Il comitato di sorveglianza interna dell'Unione europea ha aperto un'indagine su Draghi a seguito di una denuncia per conflitto di interessi. Corporate Europe Observatory, ente che si occupa di tracciare le lobby europee, accusa il presidente della Bce di conflitto di interessi e mancanza di indipendenza per via della sua appartenenza al Gruppo dei Trenta, un forum internazionale di leader finanziari pubblici e privati.
"Abbiamo ricevuto l'esposto e inviato una lettere alla Bce. Ora aspettiamo una risposta", ha affermato la portavoce, aggiungendo che Francoforte ha tempo fino a ottobre per rispondere.
(Fonte: Milano Finanza)



I padroni del mondo: Group of Thirty

Leggendo l’ultimo scritto di Barnard, vengo a conoscenza dell’esistenza dell’ennesimo gruppo elitario. Faccio ammenda, nonostante sia uno dei temi che affronto e studio maggiormente, ne ero completamente all’oscuro. Il suo nome è Group of Thirty (G30), ovvero Gruppo dei Trenta. Sul web sono riuscito a trovare poche informazioni, per di più in inglese, il che la dice lunga sull’importanza di questo ristretto gruppo globalista. Spulciando nel sito della Banca d’Italia, ho appreso che dal 21 al 23 maggio 2009, si è tenuta in Italia, presso la sede del massimo istituto creditizio, la 61^ riunione plenaria del G30. Addirittura, al termine dei lavori, l’allora presidente del Gruppo, prof. Jacob A. Frenkel, ex Governatore della Banca centrale di Israele, e l’allora Governatore della Banca d’Italia, prof. Mario Draghi, hanno tenuto una conferenza stampa formale dove hanno potuto partecipare solo giornalisti scrupolosamente selezionati.
Sempre sul sito della Banca d’Italia sono riuscito a reperire una brevissima presentazione del G30: